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Tahinopita

TahinopitaNon so quand'è la prima volta che ho sentito parlare di Vefa's Kitchen, il libro di  Vefa Alexiadou edito da Phaidon, anzi non ricordo nemmeno da chi ne ho sentito parlare.
Come al solito l'ho segnato nella mia wish list insieme a mille altri libri, ogni tanto tornavo a guardarmelo ma che capperi, quasi quaranta eurini per un libro di cucina greca tradizionale in cui forse avrei trovato qualche ricetta interessante -tendente al veg, insomma- ma che non avevo nemmeno la possibilità di sfogliare... prima o poi mi passa, mi dicevo, sarà pure interessante ma se mi piglio tutti i libri che m'incuriosiscono... e invece no, resisteva imperterrito alle frequenti sfoltite che do alla lista dei desideri!

Dovete anche sapere che, avendo delle cape strafighe, per natale invece del solito panettoneebottigliadispumantetristerrimo mi sono vista arrivare un bel buono da spendere in libreria. Quale occasione migliore? ; )

Vado, ordino, un paio di settimane e vado a ritirare i miei 5 kg di libro (saran 40 euri ma solo in carta ne avran spesi 20 come dire, mamma se pesa!), al primo semaforo non posso fare a meno di aprire il sacchetto, togliere la pellicola e ... porca paletta, ma è in inglese!!!!! Quel pirla di un libraio, io gli ordino un libro e mi arriva nella lingua sbagliata, ma si può???. 
Acchiappo il telefono e chiamo.

-Buongiorno, mi scusi, temo ci sia stato un errore, non è che prova a controllare?
-Guardi, non so, trovo solo l'edizione in inglese, ma è sicura?
-Si che son sicura... guardi, se non lo trova me lo tengo, però l'avrei voluto in italiano (ma varda ti questo, manco bon de far el so' laòro). Aspetti che controllo sul web, così le dico l'editore...

Epilogo: dopo un quarto d'ora che quel povero cristo cerca nel suo catalogo ricordo che mi ero segnata il libro per rammentarmi di controllare se usciva l'edizione in italiano. Dopo profonde scuse al povero libraio -che si è perfino proposto di riprenderselo- inizio a guardarlo sconsolata (il libro, non il libraio). Si, ok, alle ricette pian pianino c'arrivo pure, a parte la difficoltà di adocchiare al volo le ricette papabili... ma tutte le introduzioni, la storia, le tradizioni -praticamente la parte più interessante- mi sembrano scritte in arabo. Una pagina, due pagine e... tadaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!! Una ricetta quasi completamente vegan, unica eccezione il miele (che io mangio)!
Un paio di modifiche dettate dalla mancanza di alcuni ingredienti (farina autolievitante, cremor tartarlo e uvetta dorata) e via, sia con il miele che con il malto è venuta ottima...
...E' amore.



Tahinopita

Ingredienti
per uno stampo da 17cm di diametro:
  • 130 gr di farina 00
  • 5 gr di lievito per dolci non aromatizzato
  • 1 pizzico di sale
  • 3 gr di bicarbonato
  • 1/4 cucchiaino di cannella macinata
  • 1/8 cucchiaino di chiodi di garofano macinati
  • 15 gr di nocciole tritate grossolanamente
  • 50 gr di uvetta
  • 70 gr di tahina
  • 80 gr di spremuta d'arancia
  • 40 gr di miele (o malto di riso o di mais) 
  • 30 gr di zucchero
  • 20 ml di brandy
    Procedimento:
    Versare Accendere il forno a 170°.
    Setacciare farina, lievito, sale, bicarbonato, cannella e chiodi di garofano.
    A parte, miscelare le nocciole tritate con l'uvetta ed un cucchiaino della miscela di farina; mescolare bene in modo che tutta l'uvetta sia ben infarinata.
    Mettere tahina, spremuta d'arancia, miele e zucchero in un frullatore e frullare per 2 o 3 minuti, quindi unirli alla miscela di farina mescolando delicatamente.
    Unire anche nocciole e uvetta.
    Versare l'impasto a cucchiaiate nella teglia, livellarlo con le mani leggermente inumidite e cuocere per 30 minuti circa.
    Lasciar riposare il dolce nello stampo per 5 minuti, quindi trasferirlo su un piatto da portata e spruzzarlo con il brandy.
    Servire la tahinopita fredda, cosparsa di zucchero a velo.

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    23 commenti:

    1. Simpatica la storia del libro e eccezionale questa ricetta mi ispira tantissimo.

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    2. ahahhaha povero librario. Eh sì, comunque no i le fa più i librai de 'na olta.
      Buona, lo sapevo che mi sarebbe piaciuta. Ma chissà perché me l'aspettavo salata.

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    3. Davvero interessante questa ricettina e da provare, perchè in grecia non l'ho mai sentita nominare... bacio

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    4. Guarda te che la Signora Vefa è diventata famosa pure in Italia!!!
      La miglior amica delle mamme greche:D
      A me la tahina piace tanto, appena mi libero dagli esami di dottorato ci provo anche io!!
      Baci!

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    5. Amo la tahina in versione salata...mi sa che un bel tocco anche in versione dolce! :)
      Ma sei veneta anche tu cara? :)
      Il tuo racconto mi ha strappato un sorriso, mi ritrovo nella wishlist con i libri da 40 euro che guardo e aspetto mettano almeno in sconto!:)
      ..ed in genere son tutti stranieri questi libroni giganti!!!

      cmq...bellissima la ricetta sperimentata! ora vado a mettere in wishlist sto libro!:)

      ciao

      Terry

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    6. ;-))
      che profumo!
      ti segnalo solo questa cosa che ho scoperto da poco: pare che il miele in cottura diventi tossico. qui ho trovato due righe:
      http://www.terniweb.it/cgi-local/speciali/cat_img.cgi?newsid1097510549,2523,
      poi me lo ha confermato anche la mia "shiatsura" che ha studiato cucina ayurvedica
      ...così continuo ad usare il malto.

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    7. anch'io desidero un libro di cucina da 42 euro e lo tengo lì tra i desideri anche se adesso c'è il 3x2 su bol... ma arriverà il suo momento!
      la tua ricetta sembra davvero golosa!

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    8. Anch'io sapevo di questa tossicità del miele una volta cotto. I dolci greci e ancor di più quelli mediorientali strabordano di miele...il malto lo trovo anch'io un ottimo sostituto se proprio si vuole evitare il miele ma in alcune preparazioni (sto pensando alla baklava!) togli il miele ed ecco che il risultato non è esattamente lo stesso. Sicuramente sarà squisita anche la baklava al malto (e burro vegetale!?), si può provare... Ci sono piatti/cibi in cui l'ingrediente in questione è talmente caratterizzante che la sostituzione non regge (pensiamo anche a quelli tipici italiani, che pur essendo vegetariani puoi ragionarci quanto vuoi ma non sono veganizzabili). E dopo tanto divagare...questa ricetta credo invece si presti senza problemi a essere rielaborata :)

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    9. Carinissimo il racconto, immagino la scena in macchina, al telefono. Mi hai fatta arrivare sorridente a questa ricetta super attraente, grazie!

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    10. Dai, un ottimo modo per rispolverare o imparare l'inglese ;-) I libri di cucina (e non solo) della Phaidon sono stupendi, valgono tutto il loro prezzo.
      @LaGolosastra: anch'io pensavo si trattasse di una ricetta salata!
      @Alice: e provare a fare la baklava con la melassa?

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    11. That's too bad that the book came in English--who knows what I'd do if a book I ordered came in Italian! :)--but the bread looks delicious!

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    12. ma sì, dai... mica si può eliminare tutto! sennò con che ci intossichiamo? ;-))

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    13. @Elisa, Dada, divertente si... se non sei tu a fare la figura di m...!!! Giuro, sarei sprofondata! ^_^

      @Cri, povero si! Sono passata davanti a lui proprio ieri, correndo per non farmi vedere, eheh!

      @Pasticciona, magari è tipica di qualche regione o città particolare... se riesco a tradurre riferisco! ^_^

      @Kos, e io che credevo di averne sentito parlare da te!

      @Terry, si... Veronese per la precisione ;)

      @Cobrizo, Alice... studi scentifici ce ne sono? Io non ne ho mai sentito parlare, ma ammetto di non badare molto a queste cose!

      @Lise, io non sapevo del 3x2... ho appena fatto un ordine, grazieeee!!!! :D
      (libroni a dir poco costosi, eheh! Pure io sono sempre a caccia di sconti, prima o poi l'occasione si trova ;)

      @Yari, altro che rispolverare! Prima o poi mi devo mettere di buzzo buono, dizionario alla mano e via... ma sono pigra e scansafatiche! :P
      Della Phaidon ho solo questo (grazie a dio), li vale veramente tutti anche solo per la qualità dei materiali :)

      @Jes, I understand what you wrote, lol!!! Yes, I have serious problems with English :))

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    14. Fantasticissima! provata e divorata!!! devo solo tarare meglio la cottura perchè col mio forno è venuta un po' troppo asciutta (confrontando con la tua foto). Io ho usato le nocciole tostate e lo zucchero di canna, la tahina metà scura e metà bianca...che dici della tahina? meglio la bianca che dicono essere meno amara?
      a presto, Elena

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    15. Elena, felice che ti sia piaciuta!
      Dovrebbe venire un dolce asciutto, ma non troppo... prova ad abbassare un pelo la temperatura, la prossima volta ;)
      Per la tahina, io ne ho usato metà e metà perché quelle avevo :D , forse con quella scura e basta potrebbe essere un pelo troppo forte ma va a gusti secondo me :)

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    16. Uaaaao, ma con la tahine?? La stessa tahine di cui ho un mega barattolo in frigo, comprato in un momento di foodshopping compulsivo, e che ora non so come sbolognare?? Ma beeene!
      Ahah perlomeno il libraio era gentile, quelli di Padova non so cos'abbiano. Io e i miei conoscenti siamo giunti ad ipotizzare che nel curriculum dei librai padovani ci sia anche la voce: "Antipatico. Molto."
      Ah, se hai bisogno di aiuto con l'inglese scannerizzami pure quello che non riesci a capire, anche se si tratta delle introduzioni o cose così! Io mi ci diverto, poi così faccio pratica per l'università. :P

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    17. Grazie Marina, terrò in considerazione :)) Il risco maggiore è che ti dia tutto il libro, eheheh!!!

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    18. mannaggia che storia!
      per farci un dispetto a noi potevi pubblicarla in inglese a sto punto :D ahahah
      che peccatoooooooooe vabbeh dai :)

      la ricetta, te l'ho dtto su flick ma mi ripeto qua, mi ha catturata a prima vista.. anche perché, quasi quasi sembra una torta di nocciole! :)

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    19. Peccato si... ma lo guardo, lo riguardo e sono troppo felice di aver fatto questa gaffe... se avessi saputo che era in inglese non l'avrei preso, e invece merita proprio!!!

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    20. Fatta e rifatta...imparato a trovare la temperatura giusta nel forno...ma possibile che tenda sempre a sbriciolarsi un po' troppo? e a staccarsi il bordo esterno dal resto della fetta? secondo te può dipendere dalla cottura comunque o dal tipo di tahina o dal fatto che metto il malto al posto del miele? mi piacerebbe scoprire se c'è un trucco 'tecnico' per risolvere il piccolo inconveniente...più che altro estetico....

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      1. Sono sincera: non lo so. Non ho più rifatto questa ricetta e non la ricordo eccessivamente sbriciolosa. L'unica supposizione che posso fare, basandomi più che altro sul bordo che tende a staccarsi, è che la temperatura sia un po' troppo alta. Hai provato ad abbassarla di 10, 20 gradi (ovviamente allungando i tempi)?

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    21. Fatto! proprio come hai detto tu...problema risolto!!! grazie mille

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