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Polpettine di okara e topinambur



Questa ricetta nasce da esigenze di 'smaltimento okara in eccesso', visto che sistematicamente ne produco in quantità abnorme, ne esce un ottimo finger food (mi sento molto scic a chiamarlo così ;)
L'okara l'ho abbinata ad uno dei prodotti tornati chissà perchè in auge negli ultimi tempi: i topinambur. Perchè poi adesso siano così di moda non so, tanto che crescono praticamente ovunque... per non parlare degli effetti collaterali, se non siete abituati a mangiarli e ne fate una scorpacciata lo stomaco griderà vendetta facendovi spetazzare allegramente per ogni dove. Ma basta organizzarsi: ogni anno inizio la stagione con una bella mangiata, possibilmente in giorno festivo così da non ritrovarmi in situazioni imbarazzanti ;)... e poi via, ogni settimana me ne faccio fuori un po' in modo da tenere l'intestino allenato ;) Vabbè, c'è da dire che io me ne mangio un 4/5 etti per volta, ma sono così buoni!

Ok, ok, la smetto, altrimenti vi faccio passare l'appetito...


Ingredienti:
  • 400 gr di topinambur
  • okara residua dalla lavorazione di 200 gr di soia
  • 40 gr di pangrattato
  • 60 gr di farina
  • 1 tsp curry (ho usato il curry saporito CTM-Altromercato)
  • 4 tbs di farina di cocco
  • mentuccia essiccata
  • sesamo
  • 2 spicchi d’aglio
  • olio evo
  • olio d'arachidi o evo per friggere
Procedimento:
Cuocere l’okara per almeno 40 minuti, aggiungendo un po’ d’acqua se necessario; deve risultare il più asciutta possibile.

Lasciar raffreddare.
Nel frattempo sbucciare i topinambur immergendoli man mano in acqua e farina per evitare che anneriscano; grattugiarli e rimetterli in ammollo nella stessa acqua lasciandoli riposare per una quindicina di minuti.
Soffriggere gli spicchi d’aglio interi in un cucchiaio d’olio, aggiungere il curry e il cocco e tostarli brevemente.

Aggiungere i topinambur e un pizzico di mentuccia e cuocerli a fiamma non troppo vivace finché saranno cotti, ma ancora leggermente al dente, e ben asciutti.

Lasciar raffreddare.
Mescolare okara, topinambur (ricordando di togliere l’aglio), pangrattato, farina ed aggiustare di sale.
Formare delle polpettine grandi quanto una piccola noce, rotolarle nei semi di sesamo e friggerle in olio profondo finché non sono dorate.
Tanto per stare leggeri le ho servite con una maionese vegetale aromatizzata con zeste di limone e cumino tostato e ridotto in polvere.
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16 commenti:

  1. Non conoscevo questo derivato della produzione del tofu, grazie!


    anche io uso spezie CTM, ho lavorato e appena torno in Italia lavorerò nuovamente per un'associazione di commercio equo e solidale che vende questi prodotti e mi piacciono molto, non solo per i progetti che supportano

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  2. hai ragione, almeno nella blgosfera i topinambur sono un ingrediente modaiolo, forse perchè non si trovano ovunque. Per es. qui da me a Roma non è facile trovarli. Molto interessanti le tue ricette, ne ho viste un paio in archivio da approfondire. Ciao!

    Francesca

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  3. @Francesca: sì, forse sono un ingrediente modaiolo...ma sono talmente buoni...
    Io non sono ancora stanca di mangiarne... ;)

    Brava Azabel, mi piace tutto quello che è in forma di polpetta! Ali

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  4. ma a questo punto dovresti spiegarmi come faccio ad ottenere l'okara...e a che ci sono:sai se si può fare il seitan in casa?grazie e un bacio

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  5. @Comida: hai proprio ragione, i prodotti Ctm li trovo anch'io molto buoni, e non solo per la filosofia che ci sta dietro.. del resto se hai cura dei tuoi produttori penso sia logico che sia prestata altrettanta attenzione al prodotto finale

    @Francesca: ma pensa... qui crescono veramente ovunque, le rive dell'Adige ne sono piene e penso siano anche discretamente infestanti... non pensavo potessero essere di difficile reperibilità!

    @Ali: anche a me le polpette fanno impazzire! Sopratutto fritte ;)

    @Mike: l'okara è ciò che avanza dalla produzione del latte di soia, in pratica è soia tritata. E il seitan si può fare in casa senza nessun problema, anzi, viene anche più buono di quello di molte marche in commercio! Appena rimpinguo le scorte faccio un post :)

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  6. Mi incuriosisce questa produzione abnorme di okara! Io non sapevo neanche cosa fosse :) E non conoscevo neanche gli effetti imbarazzanti dei topinambur! non si smette mai di imparare ;) Cat

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  7. @Cat: sarà che io ne mangio proprio tanti di topinambur, ma in effetti sono proprio terribili ;)

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  8. Non ero passato ancora dal tuo blog... semplicemente stupendo! Belle foto e ricette d'autore!

    Queste polpettine sullo spiedo poi...

    complimenti, ciao
    mattop

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  9. Dimenticavo...
    se hai tempo correggi il mio link, adesso è:
    http://www.essenzalimentare.com

    ciao!

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  10. Fatto :) E si che ho tutti e due gli indirizzi, alla fine devo aver fatto confusione!
    Grazie di essere passato :)
    Ciao!

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  11. OKARA.....questa sconosciuta,dammi qualche indizio, non ho proprio idea a cosa posso pensare che sia.ciao

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  12. L'okara è il residuo della preparazione del latte di soia..hai presente come si fa quest'ultimo? In breve si fanno bollire soia gialla e acqua, si frulla il tutto e si filtra ; quello che resta nel filtro è l'okara, in pratica soia sostanzialmente cruda tritata finissima.

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  13. ciao e grazie per queste ricette!come smaltire l'okara è sempre una notizia felice!!

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  14. hai ragione, penso che l'okara sia l'incubo di tutti quelli che si fanno il latte di soia!

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  15. Bello, azabel, stai proprio facendo un bel lavoro.
    Tanto bello, che non sembra neanche un blog vegano!!! :-P

    Continua cosi', anche a farmi rabbia con le tue foto... :-D
    teresa_gennarino

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  16. Grazie capa! A dire il vero sono io ad essere invidiosissima delle tue foto, molte volte sono semplici, ok, ma semplicemente stupende!

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