tag:blogger.com,1999:blog-860695016202113542024-03-14T06:26:21.766+01:00Kitchen Bloody KitchenCucino cose vegan, fotografo, scribacchio... ma soprattutto mangio.Alice Martinihttp://www.blogger.com/profile/02695151311218171606noreply@blogger.comBlogger281125tag:blogger.com,1999:blog-86069501620211354.post-24150907535564587682016-02-10T12:28:00.001+01:002016-02-10T13:56:30.726+01:00Cavolfiore arrostito con salsa alla tahina e melassa di melograno<div class="hrecipe">
<div class="separator" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;">
<img border="0" class="photo" src="https://4.bp.blogspot.com/-urS43uiD6R0/VrsAyq3p7-I/AAAAAAAABXM/NNekr41P18w/s1600/2016-01-06_0041_Cavolfiore%2Barrostito_Modifica.jpg" /></div>
<br />
<br />
<br />
Questi sono giorni intensissimi, in cui gli impegni e le cose da fare si rincorrono senza sosta: sto lavorando praticamente giorno e notte, anche se i miei propositi di imparare a dormire in modo polifasico funzionano a fasi alterne: quel che è certo è che sto cucinando come non facevo da mesi, ma ci sono intere giornate in cui trovare il tempo per imbastire un pasto che includa verdure - per il resto c'è sempre <i>lominodellepizze </i>- è davvero impossibile.<br />
<br />
Quel che mi mette in difficoltà, spesso, è trovare il tempo di mondare e preparare i vegetali: può sembrare una sciocchezza, ma in questi momenti riesco a comprendere chi si lascia affascinare dai sacchetti di verdura già pulita che affollano i supermercati.<br />
Non volendo cedere alla plastica faccio incetta di <b>vegetali che necessitano di una pulizia davvero minima </b>come rape, cavolfiori, carote.<br />
<br />
Un'altra grande risorsa è il frigo, perennemente intastato di <b>vasetti e conserve home-made</b> di tutti i tipi: citron confit, <a href="http://www.erbaviola.com/2015/11/06/insalatini-o-crauti-rossi-fermentati-con-shoyu-o-tamari.htm" target="_blank">insalatini al tamari</a>, burri di frutta secca - sesamo, nocciole e arachidi in primis -, kimchi, salsa verde, <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Capuliata" target="_blank">capuliato </a>e chi più ne ha più ne metta.<br />
Tra questi una menzione speciale va alla <a href="http://www.kitchenbloodykitchen.com/2010/10/melassa-di-melograno.html" target="_blank"><b>melassa di melograno</b></a>, che preparo ogni anno: ne basta davvero poca per dare una svolta a piatti come quello che vi presento oggi.<br />
<br />
Sicuramente ne avrete già visto qualche variante in giro: cavolfiore arrostito e salsa di yogurt alla tahina non sono certo una novità, ma è confortante sapere di poter <b>preparare un pasto salubre, colorato e ricco di sapore in poche, semplici mosse</b>.<br />
Generalmente lo utilizzo come piatto unico accompagnandolo, se le scorte non sono esaurite, con della pita fatta in casa, ma funziona altrettanto bene come antipasto.<br />
<br />
<br />
➜ <a href="http://www.kitchenbloodykitchen.com/2010/10/melassa-di-melograno.html">Come fare la melassa di melograno</a>. Se non avete voglia di prepararla in casa la potete trovare in alcuni negozi di prodotti etnici, ma non è molto diffusa.</div>
<div class="hrecipe">
<br />
➜ <a href="http://www.kitchenbloodykitchen.com/2010/10/la-pita-di-trizzi.html">Come fare il pane pita</a><br />
<br />
➜ <a href="http://www.kitchenbloodykitchen.com/search/label/Melassa%20di%20melograno">Altre ricette con la melassa di melograno</a><br />
<table align="center" border="0" cellpadding="0" cellspacing="0" style="width: 100%;"><tbody>
<tr><td width="100%"><div style="-moz-background-inline-policy: continuous; background: none repeat scroll 0% 0% rgb(246, 246, 246); padding: 5px 8px;">
<blockquote>
<span class="item">
</span>
<br />
<div class="fn">
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-large;"><b>Cavolfiore arrostito con salsa alla tahina e melassa di melograno</b></span></div>
</div>
<div style="text-align: left;">
<span class="item">
</span>
</div>
</blockquote>
<br />
<blockquote>
<div style="text-align: left;">
Ingredienti per <span class="yield">2-4</span> porzioni:</div>
<ul>
<li class="ingredient">
<span class="amount">1</span>
<span class="name">cavolfiore diviso in cimette (circa 1 kg al netto degli scarti)</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">2 cucchiai</span>
<span class="name">olio extravergine d'oliva</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">1 spicchio</span>
<span class="name">aglio, piccolo</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">15 g</span>
<span class="name">succo di limone</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">50 g</span>
<span class="name">tahina</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">50 g</span>
<span class="name">yogurt di soia al naturale, non dolcificato</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">30 g circa </span><a href="http://www.kitchenbloodykitchen.com/2010/10/melassa-di-melograno.html" target="_blank">melassa di melograno</a>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount"></span>
<span class="name">foglie di menta fresca</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount"></span>
<span class="name">foglie di prezzemolo</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount"></span>
<span class="name">chicchi di melograno</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount"></span>
<span class="name">sale</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount"></span>
<span class="name">pepe nero</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount"></span>
<span class="name">succo di limone per servire</span></li>
</ul>
Procedimento:<br />
<ol class="instructions">
<li class="instruction">
Porta il forno a 180°
</li>
<li class="instruction">
Dividi le infiorescenze di cavolfiore in cimette e condiscile con 2 cucchiai d’olio, 1/2 cucchiaino scarso di sale, una macinata di pepe. <br />
Mescola bene utilizzando le mani, in modo che il condimento sia distribuito in modo uniforme.
</li>
<li class="instruction">
Trasferisci il cavolfiore in una teglia sufficientemente grande perché possa stare ben distribuito in un solo strato.
</li>
<li class="instruction">
Cuocilo in forno finché diventa croccante e dorato, mescolando a metà cottura; saranno necessari circa 40 minuti.
</li>
<li class="instruction">
Lascia raffreddare.
</li>
<li class="instruction">
Nel frattempo prepara la salsa: pesta l’aglio privato dell'anima con 1/2 cucchiaino di sale. <br />
Aggiungi il succo di limone e infine la tahina, mescolando bene. <br />
La salsa diventerà immediatamente densa: diluiscila con 20 g di acqua, o quanta ne serve per ottenere la consistenza di uno yogurt. <br />
Aggiungi lo yogurt e mescola bene, regola sale e pepe nel caso sia necessario.</li>
<li class="instruction">
Quando il cavolfiore è pronto condiscilo con la salsa di tahina e yogurt, cospargilo di melassa di melograno, aggiungi qualche foglia di menta e di prezzemolo freschi e servi immediatamente.
</li>
</ol>
</blockquote>
</div>
<br />
<br />
<br />
<br /></td></tr>
</tbody></table>
</div>
<div class="separator" style="display: none;">
<img border="0" src="https://1.bp.blogspot.com/-ALBEfVgtkok/VpZqY5j7hKI/AAAAAAAABVg/wY5AOtbUpQI/s1600/cauliflower%2Brice.jpg" /></div>
Alice Martinihttp://www.blogger.com/profile/02695151311218171606noreply@blogger.com12tag:blogger.com,1999:blog-86069501620211354.post-61386107515626071952016-01-29T09:32:00.000+01:002018-01-31T20:42:31.910+01:00Torta rovesciata di mele | Vegan ma senza ingredienti "strani"<div class="hrecipe">
<div class="separator" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;">
<img alt="Torta rovesciata di mele | Vegan ma senza ingredienti strani" border="0" class="photo" src="https://4.bp.blogspot.com/-8fnuaTAiHPY/Vqrc_7qlz0I/AAAAAAAABWY/mcqRG8OZpF4/s1600/Torta%2Bdi%2Bmele%2Brovesciata%252C%2Bvegan%2Be%2Bsenza%2Bingredienti%2Bstrani_.jpg" title="Torta rovesciata di mele | Vegan ma senza ingredienti strani" /></div>
<br />
<br />
<br />
Non mi smentisco mai: nonostante i buoni propositi di ricordare, per una volta, il <b>compleanno di questo blog</b>, mi ritrovo a pubblicare con un giorno di ritardo.<br />
<br />
Questi <b>otto anni di Kitchen Bloody Kitchen</b> hanno sicuramente lasciato il segno e ormai non riesco a contare le <b>persone</b> che mi ha fatto conoscere, le <b>amicizie</b> che mi ha permesso di stringere, le <b>occasioni</b> che si sono presentate, le <b>passioni</b> che ho avuto modo di coltivare, le tante cose che non avrei mai nemmeno immaginato di poter apprezzare e le <b>prove</b> che non avrei mai pensato di poter affrontare.<br />
<br />
Quel che è certo è che senza questo piccolo angolo di web e tutte le persone che lo costellano, la mia vita ora sarebbe molto diversa: non necessariamente peggiore ma sicuramente <b>più povera e meno stimolante</b>; questo anche e soprattutto grazie a voi, al lettore che mi accompagna da anni ma anche a quello di passaggio, a chi è rimasto nonostante la mia discontinuità e a chi, per un motivo o per l'altro, ha preso strade diverse. <b>Un grazie mi sembra doveroso :)</b><br />
<br />
Con la scusa del compleanno ho deciso di creare, finalmente, la <b>pagina Facebook di Kitchen Bloody Kitchen.</b> Considerato che il commento più comune alla notizia è stato "oh, era ora" forse interesserà anche a voi :)</div>
<br />
<br />
<br />
<div class="fb-page" data-adapt-container-width="true" data-hide-cover="false" data-href="https://www.facebook.com/alice.martini.kitchenbloodykitchen/" data-show-facepile="true" data-small-header="false" data-width="500">
<div class="fb-xfbml-parse-ignore">
<blockquote cite="https://www.facebook.com/alice.martini.kitchenbloodykitchen/">
<div style="text-align: center;">
<a href="https://www.facebook.com/alice.martini.kitchenbloodykitchen/">Kitchen Bloody Kitchen - Alice Martini</a></div>
</blockquote>
</div>
</div>
<br />
<br />
<br />
Passando alla ricetta di oggi, vi propongo *l'ennesima* <b>torta di mele</b> visto che, come detto più e più volte, non sono mai abbastanza.<br />
<br />
Avevo voglia di un dolce semplice e da fare in fretta, senza troppe pretese, e pazienza se un pezzetto di mela rimane attaccato alla carta forno e strappa via parte dell'impasto.<br />
Avevo voglia di una torta che possono fare tutti, con <b>ingredienti base che si trovano in qualunque cucina</b> - che sia veg o onnivora poco importa -, per cui se manca qualcosa è possibile entrare in un qualunque negozio di alimentari, anche quelli piccini picciò che servono paesini di poche anime e il cui assortimento è fermo a venti anni fa, e recuperarlo al volo.<br />
<br />
Ho utilizzato <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Melannurca_campana"><b>mele annurca</b></a>, una varietà partenopea di cui sento parlare da molto ma che non avevo mai avuto modo di assaggiare. Sono diventate le mie mele preferite, ma sentitevi liberi di sostituirle con quelle che più vi aggradano.<br />
<br />
Se siete anche voi tortadimele-dipendenti, vi ricordo:<br />
<ul>
<li>La<a href="http://www.kitchenbloodykitchen.com/2009/01/torta-ripiena-alle-mele.html"> torta ripiena alle mele</a>, lievitata e dolcificata con malto</li>
<li>Lo <a href="http://www.kitchenbloodykitchen.com/2012/10/strudel-di-mele-e-castagne.html">strudel senza zucchero</a></li>
<li><a href="http://www.kitchenbloodykitchen.com/2011/10/torta-di-mele-semiintegrale-con.html">La torta di mele integrale</a> dolcificata con malto</li>
<li><a href="http://www.kitchenbloodykitchen.com/2011/01/torta-di-mele-carote-e-nocciole.html">La torta di mele, carote e nocciole</a></li>
<li>Il <a href="http://www.kitchenbloodykitchen.com/2011/07/cobbler-di-mele-e-mirtilli-pepe-rosa-e_20.html">cobbler con mirtilli</a></li>
<li>Il <a href="http://www.kitchenbloodykitchen.com/2010/08/crumble-di-mele-e-more-alle-noci-pecan.html">crumble con more e noci pecan</a> </li>
</ul>
<br />
<br />
<table align="center" border="0" cellpadding="0" cellspacing="0" style="width: 100%;"><tbody>
<tr><td width="100%"><div style="-moz-background-inline-policy: continuous; background: none repeat scroll 0% 0% rgb(246, 246, 246); padding: 5px 8px;">
<blockquote>
<span class="item">
</span>
<br />
<div class="fn">
<div style="text-align: center;">
<span class="item" style="font-size: x-large;"><b>Torta rovesciata di mele</b></span></div>
</div>
<div class="summary">
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-small;">Nella ricetta ho cercato di utilizzare ingredienti reperibili davvero ovunque, anche nel più piccolo dei centri abitati, ad eccezione dell'estratto di vaniglia: mi rifiuto di utilizzare vanillina o lievito vanigliato, ma s</span><span style="font-size: x-small;">e desiderate potete sostituirlo con i semi di un baccello di vaniglia o con della vaniglia in polvere.</span> </div>
</div>
</blockquote>
<blockquote>
<div class="summary">
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-small;">*Se volete ottenere un dolce ancor più buono sostituite la farina 00 con farina tipo 1 (io ho usato la farina Miracolo del Molino Grassi) e lo zucchero con zucchero di canna o, ancor meglio, zucchero di canna grezzo. </span></div>
</div>
</blockquote>
<blockquote>
<div class="summary">
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-small;">Io ho cotto la torta in uno stampo in allumino leggermente pesante. Con una teglia leggera, il tempo di cottura potrebbe essere differente.</span></div>
</div>
<div style="text-align: left;">
<span class="item">
</span>
</div>
</blockquote>
<br />
<blockquote>
<div style="text-align: left;">
Ingredienti per <span class="yield">uno stampo da 22 cm di diametro:</span></div>
<ul>
<li class="ingredient">
<span class="amount">40 g</span>
<span class="name">zucchero*</span></li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">1/2 cucchiaino scarso</span>
<span class="name">cannella macinata</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">5</span>
<span class="name">mele annurche (circa 500 g, detorsolate)</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">300 g</span>
<span class="name">farina 00*</span></li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">7 g</span>
<span class="name">lievito per dolci non aromatizzato</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">180 g</span>
<span class="name">zucchero*</span></li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">60 g</span>
<span class="name">olio extravergine dal sapore delicato o di riso, mais, girasole</span></li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">50 g</span>
<span class="name">marsala o altro vino liquoroso</span></li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">180 g</span>
<span class="name">acqua</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">1 cucchiaino</span>
<span class="name">estratto di vaniglia</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">1</span>
<span class="name">buccia d'arancia, grattugiata</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">1</span>
<span class="name">buccia di limone, grattugiata</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">1 pizzico</span>
<span class="name">sale</span>
</li>
</ul>
Procedimento:<br />
<ol class="instructions">
<li class="instruction">
Rivesti con carta forno una teglia da 22 cm di diametro e porta il forno a 180°.
</li>
<li class="instruction">
Mescola 40 g di zucchero con mezzo cucchiaino di cannella e cospargilo sul fondo della teglia.
</li>
<li class="instruction">
Togli il torsolo alle mele e tagliale a fette di mezzo cm scarso. Scegline sei o sette e usale per ricoprire il fondo della teglia. Taglia le altre a pezzetti e mettile da parte.
</li>
<li class="instruction">
Setaccia farina e lievito in un'ampia ciotola. Aggiungi 180 g di zucchero e mescola per distribuirlo in modo uniforme.
</li>
<li class="instruction">
Raccogli in un bicchiere l'olio, il marsala, l'acqua, l'estratto di vaniglia, le zeste degli agrumi e un pizzico di sale.
</li>
<li class="instruction">
Unisci gli ingredienti liquidi alle polveri pochi per volta, mescolando con una frusta a mano ed evitando di formare grumi.
</li>
<li class="instruction">
Aggiungi le mele e mescola per distribuirle in modo uniforme.
</li>
<li class="instruction">
Versa l'impasto nella teglia e livellalo.
</li>
<li class="instruction">
Cuoci la torta per un'ora, quindi testa la cottura forandola con uno stuzzicadenti: se esce pulito il dolce è pronto.
</li>
<li class="instruction">
Lascia riposare il dolce nel forno spento per quindici minuti, lasciando lo sportello leggermente aperto.
</li>
<li class="instruction">
Rovescia la torta su un piatto da portata e lasciala raffreddare.
</li>
</ol>
</blockquote>
</div>
<br />
<br />
<br />
<br /></td></tr>
</tbody></table>
<div class="separator" style="display: none;">
<img border="0" src="https://2.bp.blogspot.com/-YITzRoIHKRg/Vqs2SqUNT7I/AAAAAAAABWo/DeKv0a-rpfo/s1600/Vegan%2Bupside-down%2Bapple%2Bcake.png" /></div>
Alice Martinihttp://www.blogger.com/profile/02695151311218171606noreply@blogger.com7tag:blogger.com,1999:blog-86069501620211354.post-59455874504790862832016-01-19T09:10:00.000+01:002016-01-20T12:47:04.955+01:00Usare i datteri al posto dello zucchero: barrette con frutti rossi e fave di cacao | Vegan<div br="" class="hrecipe" gt="">
<div class="separator" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;">
<img border="0" class="photo" src="http://1.bp.blogspot.com/-0kNP_2k8rGA/Vp2R3I-a61I/AAAAAAAABVw/4c2cnA_aijY/s1600/Barrette%2Bsenza%2Bzucchero%2Bai%2Bfrutti%2Brossi%2Be%2Bfave%2Bdi%2Bcacao.jpg" /></div>
<br />
<br />
<br />
<span style="font-family: "helvetica neue"; font-size: 14px;">C’è chi già sta pensando al carnevale, io invece sono tra quelli che devono ancora finire di smaltire i rimasugli delle feste appena passate.</span><br />
<!--?xml version="1.0" encoding="UTF-8" standalone="no"?-->
<br />
<div style="font-family: 'Helvetica Neue'; font-size: 14px;">
Tra questi i <b>datteri</b>: dato il mio lato caritatevole <i>- coff, coff -</i> non posso fare a meno di accogliere le povere ballerine abbandonate da amici e familiari assieme ai loro rinsecchiti compagni.
</div>
<div style="font-family: 'Helvetica Neue'; font-size: 14px;">
<br /></div>
<div style="font-family: 'Helvetica Neue'; font-size: 14px;">
Probabilmente se si trattasse di medjool non sarebbero così negletti, fatto sta che mi sono ritrovata con una discreta quantità di datteri duri, un po’ passati e di qualità così così da dover <b>riciclare</b>.
</div>
<div style="font-family: 'Helvetica Neue'; font-size: 14px;">
<br /></div>
<div style="font-family: 'Helvetica Neue'; font-size: 14px;">
Farli finire in queste barrette è stato un attimo: una volta <b>ridotti in purea </b>si sono rivelati perfetti per tenere assieme il composto e apportare la giusta quantità di dolcezza.
</div>
<div style="font-family: 'Helvetica Neue'; font-size: 14px;">
Certo, non aspettatevi delle barrette particolarmente zuccherose: tra l’amarotico delle fave di cacao e l’acidità dei frutti rossi non è certo il dattero a spiccare. Quel che è certo è che anche se non siete amanti dei dolci difficilmente vi nauseeranno.
</div>
<span style="font-family: "helvetica neue"; font-size: 14px;"><br /></span>
<span style="font-family: "helvetica neue"; font-size: 14px;"><b>D</b></span><span style="font-family: "helvetica neue"; font-size: 14px;"><b>urano un paio di settimane</b> e p</span><span style="font-family: "helvetica neue"; font-size: 14px;">otete infilarle in borsa dimenticandole per qualche giorno, in attesa del primo attacco di fame improvviso. </span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue"; font-size: 14px;">Con queste dosi potete preparare <b>10 barrette morbide, decisamente cicciotte e nutrienti</b>, una sarà più che sufficiente per calmare i morsi della fame.</span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue"; font-size: 14px;"><br /></span>
<span style="font-family: "helvetica neue"; font-size: 14px;">Credo che con gli stessi ingredienti si possa realizzare una <b>versione crudista </b>utilizzando una quantità appena ridotta di liquidi, mettendo i datteri - magari di varietà Medjoul - in ammollo nella spremuta d'arancia appena tiepida e infine essiccandole, ma avendo finito le scorte di datteri non ho ancora avuto modo di provare: se qualcuno di voi si presta, mi faccia sapere :) </span><br />
<br />
<span style="font-family: "helvetica neue";"><span style="font-size: 14px;"><i>Dall'archivio, vi ricordo un'altra ricetta per preparare in casa le vostre barrette: questa volta con <b><a href="http://www.kitchenbloodykitchen.com/2010/07/barrette-energetiche-avena-cocco-e.html" target="_blank">cocco e frutta secca tropicale</a>.</b></i></span></span><br />
<br />
<br />
<table align="center" border="0" cellpadding="0" cellspacing="0" style="width: 100%;"><tbody>
<tr><td width="100%"><div style="-moz-background-inline-policy: continuous; background: none repeat scroll 0% 0% rgb(246, 246, 246); padding: 5px 8px;">
<blockquote>
<span class="item">
</span>
<br />
<div class="fn">
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-large;"><b>Barrette morbide con frutti rossi e fave di cacao</b></span> </div>
</div>
</blockquote>
<blockquote>
<div class="fn">
<div class="summary" style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-small;">Personalizzale usando le tue spezie preferite, sostituendo le fave di cacao con granella di frutta secca e i frutti rossi con altra frutta essiccata. </span></div>
</div>
</blockquote>
<blockquote>
<div class="fn">
<div class="summary" style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-small;">*I fiocchi d’avena piccoli sono semplicemente fiocchi d’avena spezzati. Se non li trovi puoi tritare grossolanamente dei fiocchi d’avena normali, utilizzando un cutter. </span></div>
</div>
</blockquote>
<blockquote>
<div class="fn">
<div class="summary" style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-small;">**Talvolta capita di dover comprare frutta o verdura al supermercato: conserva i guanti usa e getta per occasioni come questa. Ricordati di lavarli bene prima dell’uso.</span></div>
</div>
</blockquote>
<blockquote>
<div style="text-align: left;">
<b>Ingredienti per <span class="yield">10 barrette:</span></b></div>
<ul>
<li class="ingredient">
<span class="amount">200 g</span>
<span class="name">datteri snocciolati</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">200 g</span>
<span class="name">spremuta d'arancia</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">1/2 bacca circa</span>
<span class="name">fava tonka, grattugiata</span></li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">1/2 bacca circa</span>
<span class="name">pepe lungo di Java, grattugiata</span></li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">1 pizzico</span>
<span class="name">sale</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">150 g</span>
<span class="name">frutti rossi essiccati (fragole, amarene e mirtilli)</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">150 g</span>
<span class="name">fiocchi d'avena piccoli *</span></li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">50 g</span>
<span class="name">granella di fave di cacao</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">50 g</span>
<span class="name">semi di sesamo</span>
</li>
</ul>
<b>Procedimento:</b><br />
<ol class="instructions">
<li class="instruction">
Rivesti con carta forno uno stampo quadrato di 20x20 cm e porta il forno a 180°.
</li>
<li class="instruction">
Metti i datteri in una piccola pentola assieme alla spremuta d’arancia. Aggiungi la fava tonka, il pepe lungo di Java, un pizzico di sale e porta a bollore.
</li>
<li class="instruction">
Cuoci per 5 minuti, mescolando spesso e assicurandoti che tutti i datteri vengano ammorbiditi. Spegni il fuoco e frulla il composto fino ad ottenere un purée denso e appiccicoso.
</li>
<li class="instruction">
Trita grossolanamente i frutti rossi e mettili in una ciotola con i fiocchi d’avena, le fave di cacao e il sesamo.
</li>
<li class="instruction">
Aggiungi la crema di datteri e mescola dapprima con un cucchiaio e infine con le mani, strizzando bene fino ad ottenere un composto omogeneo e umido; il risultato sarà molto appiccicoso, se vuoi evitare di sporcarti usa un guanto usa e getta **.
</li>
<li class="instruction">
Assaggia il composto e regola le spezie, se necessario.
</li>
<li class="instruction">
Stendi il composto nella teglia in uno strato compatto, schiacciando e livellando con il dorso di un cucchiaio o aiutandoti con un tarocco.
</li>
<li class="instruction">
Cuoci in forno per 30 minuti o finché la superficie diventa dorata e i bordi iniziano a scurire appena.
</li>
<li class="instruction">
Lascia raffreddare nello stampo, infine ricava 10 barrette utilizzando un coltello affilato.
</li>
<li class="instruction">
Le barrette si conservano per circa due settimane in una scatola di latta, avvolte singolarmente con carta forno.
</li>
</ol>
</blockquote>
</div>
<br />
<br />
<br />
<br /></td></tr>
</tbody></table>
</div>
<div class="separator" style="display: none;">
<img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-pNWaC3zjxLE/Vp2T5m6YaJI/AAAAAAAABV8/PqXnrVzWN2k/s1600/Barrette%2Bvegan%2Be%2Bsenza%2Bzucchero%2Bai%2Bfrutti%2Brossi%2Be%2Bfave%2Bdi%2Bcacao_pinterest.jpg" /></div>
Alice Martinihttp://www.blogger.com/profile/02695151311218171606noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-86069501620211354.post-41858156729501531802016-01-12T10:00:00.000+01:002016-01-13T16:18:01.044+01:00Riso di cavolfiore con funghi shiitake<div class="hrecipe">
<div class="separator" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;">
<img border="0" class="photo" src="http://3.bp.blogspot.com/-IGVp3-4oZ90/VpRa7BqyrDI/AAAAAAAABVQ/PimzBtnqisQ/s1600/Riso%2Bdi%2Bcavolfiore%2Bcon%2Bfunghi%2Bshiitake.jpg" /></div>
<br />
<br />
In realtà questo post doveva essere pubblicato ieri, l’avevo scritto e programmato domenica sera per potergli dare una veloce occhiata prima della pubblicazione vera e propria che, si sa, gli strafalcioni sono sempre in agguato. <br />
Avevo scritto la mia bella introduzione, i motivi per cui sono sparita, qualche accenno a quel che è accaduto nel frattempo e ai progetti che mi stanno assorbendo in questo momento.
<br />
<br />
Lunedì, ufficio, pausa caffè, una veloce occhiata a Facebook e non ho potuto fare altro che annullare la pubblicazione.<br />
Abbastanza sciocco, se si pensa che non sono mai stata una grande fan di Bowie e che non lo conosco poi molto. O almeno così pensavo fino a ieri, quando mi sono resa conto di quanto mi sbagliassi e di quanto in realtà la sua musica sia sempre stata una presenza costante, una bizzarra certezza.
<br />
È abbastanza sciocco anche lo scriverne in questo post ma qualunque chiacchiera, oggi, sembra insensata: quando le certezze se ne vanno, si può solo rimanere in silenzio e ascoltare.
<br />
<br />
Vi lascio comunque la ricetta che avevo intenzione di pubblicare. Leggerissima, dai sapori forti, ingannatrice ma soddisfacente. Avrei voluto dedicargli qualche riga in più, ma oggi va così.<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<table align="center" border="0" cellpadding="0" cellspacing="0" style="width: 100%;"><tbody>
<tr><td width="100%"><div style="-moz-background-inline-policy: continuous; background: none repeat scroll 0% 0% rgb(246, 246, 246); padding: 5px 8px;">
<blockquote>
<span class="item">
</span>
<br />
<div class="fn">
<div style="text-align: center;">
<span class="item" style="font-size: x-large;"><b>Riso di cavolfiore con funghi shiitake</b></span></div>
</div>
<div style="text-align: left;">
<span class="item">
</span>
</div>
<div class="summary" style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-small;">Come mi ha insegnato <a href="http://cobrizoperla.blogspot.com/" target="_blank">Roberta</a>, degli gli shiitake freschi è possibile usare anche il gambo.
Li puoi acquistare in alcuni supermercati e negozi di prodotti biologici. </span></div>
</blockquote>
<br />
<blockquote>
<div style="text-align: left;">
Ingredienti per <span class="yield">2</span> porzioni:</div>
<ul>
<li class="ingredient">
<span class="amount">700 g</span>
<span class="name">cavolfiore</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">200 g</span>
<span class="name">funghi shiitake freschi</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">1 cucchiaino</span>
<span class="name">curcuma fresca grattugiata</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">1 cucchiaino</span>
<span class="name">zenzero fresco grattugiato</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">1 spicchio</span>
<span class="name">aglio</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">1</span>
<span class="name">cipollotto, solo la parte verde</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount"></span>
<span class="name">olio di arachidi</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount"></span>
<span class="name">shoyu (salsa di soia) o tamari per una versione senza glutine</span></li>
<li class="ingredient">
<span class="amount"></span>
<span class="name">peperoncino fresco</span>
</li>
</ul>
Procedimento:<br />
<ol class="instructions">
<li class="instruction">
Sbollenta il cavolfiore intero in abbondante acqua salata. Cuocilo per un minuto dalla ripresa del bollore, quindi scolalo e passalo in acqua fredda per fermarne la cottura.
</li>
<li class="instruction">
Elimina le foglie, dividilo in pezzi e tritalo nel mixer utilizzando la funzione pulse fino a ottenere dei pezzetti della dimensione di un chicco di riso. Tritalo in due o tre volte per non rischiare di ridurlo in purea, quindi mettilo da parte.
</li>
<li class="instruction">
Affetta i funghi e mettili da parte.
</li>
<li class="instruction">
Scalda un cucchiaio d’olio in un wok, aggiungi mezzo spicchio d’aglio e un pezzetto di peperoncino tritato.
</li>
<li class="instruction">
Non appena si sprigiona il profumo aggiungi i funghi e falli saltare a fuoco vivace finché non si ammorbidiscono.
</li>
<li class="instruction">
Bagna i funghi con un cucchiaio scarso di shoyu, quindi continua a cuocerli a fiamma alta finché non si asciugano.
</li>
<li class="instruction">
Togli i funghi dal wok, elimina l'aglio e mettili da parte.
</li>
<li class="instruction">
Trita il rimanente mezzo spicchio d’aglio con lo zenzero e la curcuma, quindi falli soffriggere nel wok a fuoco vivo assieme a un cucchiaio d’olio.
</li>
<li class="instruction">
Quando si sprigiona il profumo aggiungi il cavolfiore tritato. Cuocilo a fiamma alta mescolando e rimestando di continuo in modo che si dori in modo uniforme, continuando finché non è ben insaporito.
</li>
<li class="instruction">
Aggiungi i funghi che avevi precedentemente messo da parte, lascia insaporire qualche istante e regola il sale, se necessario.
</li>
<li class="instruction">
Servi immediatamente, cospargendolo con un po’ di verde di cipollotto tritato e qualche scaglia di peperoncino fresco.
</li>
</ol>
</blockquote>
</div>
<br />
<br />
<br />
<br /></td></tr>
</tbody></table>
</div>
<div class="separator" style="display: none;">
<img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-ALBEfVgtkok/VpZqY5j7hKI/AAAAAAAABVg/wY5AOtbUpQI/s1600/cauliflower%2Brice.jpg" /></div>
Alice Martinihttp://www.blogger.com/profile/02695151311218171606noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-86069501620211354.post-90355329643715583842015-06-24T10:41:00.000+02:002016-01-12T17:01:01.810+01:00Zuppa di miso con shiitake, bok choy e lemongrass<div class="hrecipe">
<div class="separator" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;">
<img border="0" class="photo" src="http://3.bp.blogspot.com/-1fXP6yrJYEY/VYnZ7RcIDBI/AAAAAAAABQ0/uVA9TxaJvGA/s1600/Zuppa%2Bdi%2Bmiso%2Bcon%2Bshiitake%252C%2Bbok%2Bchoi%2Be%2Blemongrass.jpg" /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<br />
<br />
<br />
<br />
Con questa ricetta credo di potermi davvero meritare il titolo di miss tempismo. Che insomma, sì, c'è appena stato il solstizio, è a tutti gli effetti arrivata l'estate e io pubblico ricette di zuppe. Non gazpacho, minestroni freddi (amo il minestrone freddo, zeppo di verdurine primaverili e estive e tanto, tanto, ma proprio tanto basilico) o zuppette-tiepidine-per-seratine-fresche, no: zuppa di miso, bella brodosa e da servirsi rigorosamente bollente. Miss tempismo, dicevamo, no?<br />
<br />
Mi salvo solo grazie alla serata di ieri, particolarmente e fresca e decisamente ventosa: qui al quarto piano sembrava stesse per scoppiare il finimondo e perfino l'intrepida Agrimonia, che normalmente si fa un baffo di tuoni, fulmini e fuochi d'artificio, è andata a nascondersi sotto le lenzuola, spaventata dall'ululare del vento.<br />
Devo dire che le ho fatto compagnia molto volentieri, rannicchiata sotto il plaid, guardando l'ultima serie di The following con la mia ciotolona di zuppa bollente: se c'è una cosa che non sopporto è il rimanere a finestre chiuse, e finché non si arriva ad avere temperature sotto i dieci gradi è difficile che riesca a convincermi a serrare le imposte.<br />
<br />
C'è anche un'altra cosa che mi salva, probabilmente, ovvero che gran pochi di voi avranno a disposizione <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Lentinula_edodes" target="_blank">shiitake</a> freschi, <a href="https://en.wikipedia.org/wiki/Bok_choy" target="_blank">bok choy</a> (chiamati anche pak choy) e <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Cymbopogon" target="_blank">lemongrass</a>: in pratica non mi si filerà nessuno... ma pazienza: io vi lascio comunque la ricetta, magari tra voi c'è qualche intrepido frequentatore di mercatini etnici. <br />
Un intrepido frequentatore di mercatini etnici <i>infreddolito</i>, per giunta.<br />
<br />
<br />
<br />
<table align="center" border="0" cellpadding="0" cellspacing="0" style="width: 100%;"><tbody>
<tr><td width="100%"><div style="-moz-background-inline-policy: continuous; background: none repeat scroll 0% 0% rgb(246, 246, 246); padding: 5px 8px;">
<blockquote>
<span class="item">
</span>
<br />
<div class="fn">
<div style="text-align: center;">
<span class="item" style="font-size: x-large;"><b>Zuppa di miso con shiitake, bok choy e lemongrass</b></span> </div>
</div>
</blockquote>
<blockquote>
<div class="fn">
<div style="text-align: center;">
<div class="summary">
<span style="font-size: x-small;">Ho pesato tutti gli ingredienti, ma chiaramente le dosi sono indicative</span> </div>
</div>
</div>
</blockquote>
<blockquote>
<div class="fn">
<div style="text-align: center;">
<div class="summary">
<span style="font-size: x-small;">* <a href="http://cobrizoperla.blogspot.it/" target="_blank">Roberta</a> mi ha insegnato che è possibile consumare anche il gambo degli shiitake freschi, cosa decisamente sconsigliabile con i funghi secchi perché l'essiccazione li fa diventare particolarmente duri e fibrosi.</span></div>
</div>
</div>
</blockquote>
<blockquote>
<div class="fn">
<div style="text-align: center;">
<div class="summary">
<span style="font-size: x-small;">** Io utilizzo un preparato per brodo fatto in casa, decisamente poco salato: meglio preparare un brodo molto leggero, potrai sempre aggiungere sale o miso alla fine. </span></div>
</div>
</div>
</blockquote>
<blockquote>
<div class="fn">
<div style="text-align: center;">
<div class="summary">
<span style="font-size: x-small;">*** Io utilizzo il silk *firm* tofu, più solido del tofu seta che si trova di solito nei negozi di prodotti bio italiani. Se non lo trovi avrai bisogno di pressare il tuo tofu: avvolgilo con delicatezza in un tovagliolo (lavato senza utilizzare ammorbidenti o detersivi profumati), appoggialo su un piatto e pressalo con un peso (un pacco di pasta o una lattina di pelati saranno più che sufficienti) per almeno mezz’ora, in modo che possa espellere parte dell’acqua.</span></div>
</div>
</div>
<div style="text-align: left;">
<span class="item">
</span>
</div>
</blockquote>
<br />
<blockquote>
<div style="text-align: left;">
<b>Ingredienti per <span class="yield">4</span> porzioni:</b></div>
<ul>
<li class="ingredient">
<span class="amount">100 g circa</span>
<span class="name">cipollotto, inclusa la parte verde</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">80 g</span>
<span class="name">funghi shiitake freschi, inclusi i gambi *</span></li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">2</span>
<span class="name">baby bok choy (circa 80 g)</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">1 cucchiaio</span>
<span class="name">olio di sesamo</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">1 spicchio</span>
<span class="name">aglio, tritato</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">1 cucchiaino</span>
<span class="name">zenzero fresco, grattugiato</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">800 g</span>
<span class="name">brodo vegetale bollente **</span></li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">1 stelo</span>
<span class="name">lemongrass</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">5 cm</span>
<span class="name">alga kombu</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">30 g</span>
<span class="name">carote, pelate e tagliate a julienne</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">300 g</span>
<span class="name">tofu seta (silk tofu o kinugoshi tofu), meglio se del tipo firm ***</span></li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">1 cucchiaio circa</span>
<span class="name">miso scuro</span>
</li>
</ul>
<b>Procedimento:</b><br />
<ol class="instructions">
<li class="instruction">
Affetta finemente il cipollotto: ti serviranno sia la parte bianca che quella verde, separatamente.
</li>
<li class="instruction">
Taglia gli shiitake e i bok choy a fettine di mezzo cm e mettili da parte.
</li>
<li class="instruction">
Taglia il tofu a cubetti di uno o due cm di lato.
</li>
<li class="instruction">
Scalda l’olio di sesamo in una pentola sufficientemente capiente e soffriggi a fuoco vivace aglio, zenzero e la parte bianca dei cipollotti per una trentina di secondi.
</li>
<li class="instruction">
Aggiungi i funghi e i bok choy, quindi falli insaporire a fuoco vivace finché non saranno dorati, ricordandoti di mescolare con delicatezza.
</li>
<li class="instruction">
Aggiungi il brodo, lo stelo di lemongrass tagliato a metà per il lungo, l’alga kombu precedentemente sciacquata, le carote tagliate a julienne e il tofu.
</li>
<li class="instruction">
Fai sobbollire dolcemente per circa 5 minuti o finché le verdure saranno cotte ma ancora leggermente croccanti.
</li>
<li class="instruction">
Spegni il fuoco e preleva un bicchiere di liquido dalla pentola: usalo per sciogliere il miso, quindi riuniscilo al resto della zuppa.
</li>
<li class="instruction">
Elimina lo stelo di lemongrass, l’alga kombu (se preferisci puoi tagliarla a striscioline e aggiungerla alla zuppa) e aggiungi altro miso, se lo ritieni necessario.
</li>
<li class="instruction">
Servi la zuppa cospargendola con la parte verde dei cipollotti che avevi messo da parte.
</li>
</ol>
</blockquote>
</div>
<br />
<br /></td></tr>
</tbody></table>
</div>
<div class="separator">
</div>
<div class="separator" style="display: none;">
<img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-_laZ2JI6WF8/ViZyFZb6s7I/AAAAAAAABTA/XuHVoPgDLag/s1600/Zuppa%2Bdi%2Bmiso%2Bcon%2Bshiitake%252C%2Bbok%2Bchoi%2Be%2Blemongrass_pinterest.jpg" /></div>
Alice Martinihttp://www.blogger.com/profile/02695151311218171606noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-86069501620211354.post-81156525686125468822015-06-09T11:28:00.000+02:002015-06-09T11:28:43.105+02:00Insalata di quinoa, miglio e riso selvaggio all'arancia<div class="hrecipe">
<div class="separator" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;">
<img alt="Insalata vegan di quinoa, miglio e riso selvaggio all'arancia" border="0" class="photo" src="http://2.bp.blogspot.com/-bhz2EObHn_U/VXak0g44PgI/AAAAAAAABQM/BI-gC472TnU/s1600/Insalata%2Bdi%2Bquinoa%252C%2Bmiglio%2Be%2Briso%2Bselvaggio%2Ball%2527arancia.jpg" title="Insalata vegan di quinoa, miglio e riso selvaggio all'arancia" /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<br />
Yotam, sempre Yotam. Ormai ha completamente preso possesso di questo blog, me ne rendo conto... ma mi ritrovo a cucinare talmente di rado che, quando accade, si tratta quasi sempre di farlo per qualche ospite.<br />
E, se si hanno ospiti, non si può certo toppare: già si prestano ad assaggiare sapori spesso inusuali... che sì, a "noi" la quinoa pare una cosa da tutti i giorni -anzi, per quando ho fretta considerati i ridotti tempi di cottura- ma là fuori c'è ancora gente, tanta gente, che non ha mai assaggiato altro che non sia pasta, riso, cuscus e forse farro e orzo, e anche se probabilmente non era questo il caso preferisco andarci con i piedi di piombo: manca solo di toppare in toto la ricetta finale!<br /><br />
Questa volta non l'ho proprio seguito alla lettera ma ho utilizzato il suo <a href="http://www.amazon.it/gp/product/160774418X/ref=as_li_ss_tl?ie=UTF8&camp=3370&creative=24114&creativeASIN=160774418X&linkCode=as2&tag=kitche-21" target="_blank">Ottolenghi: the cookbook</a> solo come traccia, adattando la ricetta del suo<i> Camargue red rice and quinoa with orange and pistachios</i> a quanto avevo in dispensa.<br />
Ne è uscito un piatto molto dolce, che va bilanciato con una giusta dose di sale e succo di lime oltre che dalla rucola -che avrei preferito un po' più selvatica e pungente, ma quella c'era-.<br /><br />Attenzione all'uvetta: quella di Corinto fino a poco fa era introvabile, qui nel profondo nord, ora finalmente si riesce a reperire nei negozi di prodotti bio. Piccolissima, molto gustosa, dal colore quasi nero e dal sapore acidulo e dolciastro, mi piace moltissimo nei piatti salati.<br />
<br />
<br />
<table align="center" border="0" cellpadding="0" cellspacing="0" style="width: 100%;"><tbody>
<tr><td width="100%"><div style="-moz-background-inline-policy: continuous; background: none repeat scroll 0% 0% rgb(246, 246, 246); padding: 5px 8px;">
<blockquote>
<span class="item">
</span>
<br />
<div class="fn">
<div style="text-align: center;">
<span class="item" style="font-size: x-large;"><b>Insalata di quinoa, miglio e riso selvaggio all'arancia</b></span></div>
</div>
<div class="summary" style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-small;"></span></div>
</blockquote>
<br />
<blockquote>
<div class="summary" style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-small;">-Puoi preparare l'insalata con un giorno di anticipo. Condiscila ma aggiungi la rucola e regola di sale, pepe, olio e succo di limone solo al momento di servire.</span> </div>
</blockquote>
<blockquote>
<div class="summary" style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-small;">- Puoi sostituire il miglio con altra quinoa, oppure con del riso nero o rosso; in questo caso lessali come di consueto.</span> </div>
</blockquote>
<blockquote>
<div class="summary" style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-small;">- Il riso selvaggio può essere sostituito da riso venere, riso rosso, thai o basmati integrali, per i tempi di cottura affidati a quanto indicato sulla confezione.</span> </div>
</blockquote>
<blockquote>
<div class="summary" style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-small;">- Io preferisco cuocere separatamente miglio e quinoa, nonostante abbiano cotture simili: questo mi permette di rimediare in caso di piccoli errori sulle tempistiche. Nonostante le cotture indicate diano un risultato perfetto nel 99% dei casi talvolta potrebbe essere necessario prolungarle leggermente.</span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-size: x-small;"><span class="item">
</span>
</span></div>
</blockquote>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<blockquote>
<div style="text-align: left;">
<b>Ingredienti per <span class="yield">4</span> porzioni:</b></div>
<ul>
<li class="ingredient">
<span class="amount">160 g</span>
<span class="name">quinoa</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">80 g</span>
<span class="name">miglio</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">80 g</span>
<span class="name">riso selvaggio</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">1</span>
<span class="name">cipolla bionda, circa 150 g al netto degli scarti</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">50 g</span>
<span class="name">spremuta d'arancia</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">1,5 cucchiaini</span>
<span class="name">zeste d'arancia</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">20 g circa</span>
<span class="name">succo di lime</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">1 spicchio</span>
<span class="name">aglio, piccolo</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">80 g</span>
<span class="name">uvetta di corinto</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">50 g</span>
<span class="name">pinoli</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">70 g</span>
<span class="name">cipollotto, al netto degli scarti e inclusa la parte verde</span>
</li>
<li class="ingredient"><span class="amount">50 g </span>
<span class="name">rucola, al netto degli scarti</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount"></span>
<span class="name">olio extravergine d'oliva</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount"></span>
<span class="name">pepe nero</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount"></span>
<span class="name">sale</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount"></span>
<span class="name">fiori di mentuccia romana (facoltativo)</span>
</li>
</ul>
<b>Procedimento:</b><br />
<ol class="instructions">
<li class="instruction">
Lava molto bene la quinoa, scolala e mettila in pentola con 300 g di acqua fredda e 1/2 cucchiaino di sale. Metti il coperchio e porta a bollore. Trasferisci la pentola sul fuoco più piccolo che hai, tenuto al minimo, e continua la cottura per 15 minuti senza mai aprire il coperchio. A questo punto il liquido dovrebbe essere completamente assorbito: lascia riposare per 5 minuti, sempre coperto, quindi sgrana la quinoa con una forchetta e mettila su un piatto piano e largo in modo che si raffreddi in fretta.</li>
<br />
<li class="instruction">
Tosta il miglio con un filo d'olio, mescolando continuamente, fino a quando inizierai a sentire un leggero aroma di nocciola. Aggiungi 1/4 di cucchiaino di sale e 170 g di acqua, metti il coperchio e trasferisci la pentola sul fuoco più piccolo che hai, tenuto al minimo; continua la cottura per 15 minuti senza mai aprire il coperchio. A questo punto il liquido dovrebbe essere completamente assorbito: lascia riposare per 5 minuti, sempre coperto, quindi sgrana il miglio con una forchetta e mettilo su un piatto piano e largo in modo che si raffreddi in fretta.</li>
<br />
<li class="instruction">
Lessa il riso selvaggio in abbondante acqua bollente salata: dopo 20 minuti inizia ad assaggiare, dovrebbero volerci tra i 20 e i 30 minuti per ottenere una cottura leggermente al dente. Scolalo e mettilo a raffreddare allargandolo su uno strofinaccio pulito in modo che l'acqua in eccesso venga assorbita.</li>
<br />
<li class="instruction">
Mentre i cereali cuociono prepara il condimento:
scalda un cucchiaio d'olio in una padella, aggiungi la cipolla affettata finemente, sale e pepe. Metti il coperchio e cuoci su fuoco medio-basso per dieci minuti o finché la cipolla sarà morbida e dorata, ricordandoti di mescolare una o due volte. Lascia raffreddare.</li>
<br />
<li class="instruction">
Prendi una grande ciotola e mescola assieme 50 g di spremuta e il cucchiaino e mezzo di zeste d'arancia, il succo di mezzo lime, lo spicchio d'aglio privato dell'anima e spremuto, 15 g di olio e 1/4 di cucchiaino di sale, pepe nero.
</li>
<br />
<li class="instruction">
Aggiungi quinoa, miglio e riso selvaggio, freddi o appena tiepidi, 80 g di uvetta di corinto, 50 g di pinoli, 70 g di cipollotto affettato finemente e mescola bene. Regola il sale.</li>
<br />
<li class="instruction">
Al momento di servire aggiungi la rucola (spezzettata, se serve) e un ulteriore filo d'olio, quindi assaggia e aggiungi ulteriore sale o succo di lime per bilanciare la dolcezza del piatto.</li>
<br />
<li class="instruction">
Servi a temperatura ambiente, se li hai a disposizione cospargi ogni piatto con un cucchiaino o due di fiori di mentuccia.
</li>
</ol>
</blockquote>
</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<br /></td></tr>
</tbody></table>
</div>
Alice Martinihttp://www.blogger.com/profile/02695151311218171606noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-86069501620211354.post-85026959124851162212015-04-29T12:04:00.000+02:002015-04-29T12:04:52.808+02:00Mango lassi vegan con curcuma fresca e zenzero<div class="hrecipe">
<br />
<div class="separator" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;">
<img alt="Mango lassi con curcuma fresca e zenzero" border="0" class="photo" src="http://3.bp.blogspot.com/-T_qlmm1ZD1o/VT_8OMGXjhI/AAAAAAAABOg/JCnf1x0_71s/s1600/Mango%2Blassi%2Bcon%2Bcurcuma%2Be%2Bzenzero%2Bfreschi.jpg" title="Mango lassi con curcuma fresca e zenzero" /></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<br />
Non ho mai amato il mango, né ho mai capito esattamente perché molte persone ne diventassero matte. Certo, ho sempre immaginato che mangiato in loco, maturato sull'albero, potesse essere completamente diverso, dolce e succoso, ma non sono mai riuscita a comprare un mango e azzeccare il momento in cui passa dall'essere completamente duro e insapore al marcio senza speranza, l'unica strada percorribile che avevo trovato era quella di utilizzarlo leggermente immaturo e cuocerlo (magari per farne un bel <a href="http://www.kitchenbloodykitchen.com/2010/05/crumble-di-fragole-e-mango-al-rosmarino.html" target="_blank">crumble con le fragole</a>).<br />
Poi, beh: mi hanno suggerito i manghi via aerea. <br />
<br />
Fa specie pensare di acquistare qualcosa che non solo ha fatto tanta strada ma l'ha anche percorsa in un modo così inquinante però... oh, ragazzi. Non potete capire. O forse sì, nel caso abbiate ceduto anche voi alla tentazione di acquistarli.<br />
È stato amore a primo assaggio, un lusso che ho deciso di concedermi di tanto in tanto e senza troppi sensi di colpa.<br />
<br />
Quando si incontra un mango perfettamente maturo, morbido al punto giusto e dal profumo inebriante non credo esista modo migliore di consumarlo se non a temperatura ambiente, al naturale, possibilmente con le mani e con il succo che gocciola sul mento: per me sono bandite anche le forchette.<br />
Ma se siete così bravi da non finirlo tutto in due bocconi e desiderate provare qualcosa di diverso, ecco qua: una bevanda fresca, dissetante e nutriente che sicuramente vi conquisterà.<br />
Promettetemi solo che la proverete con un mango degno di essere chiamato tale.<br />
<br />
<br />
<ul>
<li>Non sapete cos'è un lassi o come affettare un mango? Non posso che rimandarvi da Chiara e alla sua versione di <a href="http://www.corriereasia.com/cucina/mango-lassi" target="_blank">mango lassi</a>.</li>
<li>Yogurt di soia: ho (finalmente!) iniziato a farlo in casa. Pigrizia, la mia... ma ho dovuto capitolare quando <a href="https://ravanellocurioso.wordpress.com/" target="_blank">La Ravanella</a> mi ha spiegato la ricetta a prova di ingnavia per farlo con il bimby. Se avete il bimby sollecitatela, visto che non si è ancora decisa a pubblicare il procedimento (ora mi odierà, lo so :D ). Se non lo avete, affidatevi al libro <a href="http://www.amazon.it/gp/product/8871066391/ref=as_li_ss_tl?ie=UTF8&camp=3370&creative=24114&creativeASIN=8871066391&linkCode=as2&tag=kitche-21" target="_blank">Formaggi veg</a> della meravigliosa Grazia che ne sa sempre una più del diavolo. Se siete pigrissimi come me e senza bimby, compratelo e ciao ;) .</li>
<li>Ho scoperto da poco le magiche proprietà della curcuma, grazie anche a un articolo di Daniela su <a href="http://www.gastronomiamediterranea.com/2014/03/virtu-e-usi-della-magica-curcuma/" target="_blank">Gastronomia Mediterranea</a>. </li>
<li>Se non avete mai visto la curcuma fresca provate a cercarla negli alimentari etnici o presso i negozi di prodotti biologici.</li>
</ul>
<br />
<br />
<br />
<table align="center" border="0" cellpadding="0" cellspacing="0" style="width: 100%;"><tbody>
<tr><td width="100%"><div style="-moz-background-inline-policy: continuous; background: none repeat scroll 0% 0% rgb(246, 246, 246); padding: 5px 8px;">
<blockquote>
<span class="item">
</span>
<br />
<div class="fn">
<div style="text-align: center;">
<span class="item" style="font-size: x-large;"><b>Mango lassi con curcuma fresca e zenzero</b></span></div>
</div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-size: x-small;"><span class="item">
</span>
</span><br />
<div class="summary">
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-small;"><span class="item">Se non hai un frullatore sufficientemente potente fai attenzione al ghiaccio perché potrebbe rovinare le lame: per evitare problemi tritalo prima di unirlo agli altri ingredienti, avvolgendolo in uno strofinaccio pulito e pestandolo con un batticarne o un matterello pesante.</span> </span></div>
</div>
</div>
</blockquote>
<blockquote>
<div style="text-align: left;">
<div class="summary">
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-small;"><span class="item">A piacere puoi dolcificare il lassi con un po' di zucchero o sciroppo d'agave.</span> </span></div>
</div>
</div>
</blockquote>
<blockquote>
<div style="text-align: left;">
<span class="item"><b>Ingredienti per <span class="yield">1 o 2 porzioni</span>:</b></span><br />
<ul><span class="item">
<li class="ingredient">
<span class="amount">200 g</span>
<span class="name">mango maturo, al netto degli scarti</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">125 g</span>
<span class="name">yogurt di soia al naturale e non dolcificato</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">5 cubetti</span>
<span class="name">ghiaccio</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">1 cucchiaino circa</span>
<span class="name">curcuma fresca grattugiata</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">1 cucchiaino circa</span>
<span class="name">zenzero fresco grattugiato</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">1/4 di cucchiaino</span>
<span class="name">di fior di sale</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount"></span>
<span class="name">menta fresca</span>
</li>
</span></ul>
<span class="item"><b>
Procedimento:<br />
</b></span><br />
<ol class="instructions"><span class="item"><b>
</b>
<li class="instruction">
Inserisci tutti gli ingredienti in un frullatore, aggiungi 100 g di acqua fresca e frulla fino a ottenere un composto perfettamente cremoso.
</li>
<li class="instruction">Se lo ritieni necessario aggiungi ancora un po' di acqua. Assaggialo e regola sale, zenzero e curcuma.
</li>
<li class="instruction">
Versa il lassi nei bicchieri, guarniscilo con qualche fogliolina di menta fresca e, se ti fa piacere, con una grattatina di curcuma fresca.
</li>
</span></ol>
<span class="item">
</span></div>
</blockquote>
</div>
<br />
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<br /></td></tr>
</tbody></table>
</div>Alice Martinihttp://www.blogger.com/profile/02695151311218171606noreply@blogger.com12tag:blogger.com,1999:blog-86069501620211354.post-74948544038866261002015-04-16T10:21:00.000+02:002015-04-16T10:21:00.055+02:00Stufato nordafricano di zucca e ceci<div class="hrecipe">
<br />
<div class="separator" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;">
<img alt:="" alt="Stufato nordafricano di zucca e ceci, vegan" border="0" ceci="" class="photo" src="http://4.bp.blogspot.com/-M12PaarUK-4/VS7RfVQX9fI/AAAAAAAABMs/YaY_z-Xm4gk/s1600/Stufato%2Bdi%2Bzucca.jpg" title="Stufato nordafricano di zucca e ceci, vegan" /></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<br />
<br /></div>
<br />
Toh, chi si rivede! Ormai sono più i post di ritorno che non quelli standard. E sono difficili, difficilissimi da scrivere, perché se da un lato avrei solo voglia di buttare lì la ricetta senza dire ne ah ne bah, dall'altro ci sarebbero tante cose da raccontare, ma risulta sempre ostico riprendere confidenza con un mezzo che diventa più estraneo man mano che i giorni avanzano.<br />
<br />
Ho pensato tante volte di abbandonare questo blog: un po' perché non riconosco più me stessa e mi ritrovo spesso a chiedermi chi sono ora: certo non quella di un tempo, perennemente impegnata a provare mille ricette e a leggere avidamente qualunque cosa sia legata al cibo. Non quella curiosa che prova, acquista e si riempie la dispensa di qualunque alimento particolare trovi nei dintorni. Non quella che esprime tutto il proprio amore con un mestolo in mano.<br />
<br />
Non mi riconosco più, tanto da avere difficoltà a presentarmi alle poche nuove persone che mi è capitato di incontrare: com'è possibile permettere ad altre persone di conoscermi quando sono la prima a non sapere chi sono? Quando non solo le mie emozioni, ma soprattutto le mie reazioni sono così diverse da come sarebbero state un tempo e quando non ho la più pallida idea di come funzionino ora? Cosa potrei raccontare, chi ero una volta?<br />
<br />
Sono cambiata io ma non solo, il web è in perenne fermento e credo ci siano tante persone bravissime, blogger e non, che hanno veramente molto da dare... ma io, io ho ancora qualcosa da dire -sempre che l'abbia mai avuto-? Non credo, no.<br />
<br />
Mi chiedo se riprendere in mano questo blog abbia un senso, e la verità è che non lo so.<br />
Però so che questa volta avevo davvero voglia di farlo. Durerà? Non ne ho idea. Non prometto più nulla, né a me né agli altri. L'unica cosa che ho capito della <i>nuova me</i> è che è troppo volubile per prendere impegni di qui a due ore, figuriamoci per impegnarsi anche solo con sé stessa a cucinare, fotografare, scrivere.<br />
<br />
Però qualche tempo fa, dopo un pieno e lunghiiiiiissimo periodo quattrosalti (avete presente? Quelli in cui anche solo cuocere la pasta è impresa troppo ardua) mi sono ritrovata con una zucca in mano.<br />
Invece di spiaccicarla senza se e senza ma nel piatto crisp (bona eh, comunque pure così è buona!) mi sono ricordata della mia libreria su <a href="http://www.eatyourbooks.com/member/azabel">Eat Your Books</a> e, dando un'occhiata a quel che avrei potuto fare con ciò che avevo in casa, sono arrivata a una ricetta contenuta in <i>River Cottage Veg Every Day! </i>di Hugh Fearnley-Whittingstall, che è stato tradotto anche in italiano in <a href="http://www.amazon.it/gp/product/8858006925/ref=as_li_ss_tl?ie=UTF8&camp=3370&creative=24114&creativeASIN=8858006925&linkCode=as2&tag=kitche-21">Vegetariano Gourmand</a>.<br />
Mi sono rimessa, titubante, ai fornelli, riadattandola un po' in base a quel che -non- avevo in casa.<br />
E, una volta arrivata l'ora di cena... beh, mi sono commossa.<br />
Mi ero quasi scordata di quanto potesse essere buono un piatto semplice, speziato, avvolgente come questo.<br />
Mi sono commossa così tanto che mi è venuta persino voglia di fotografarlo, <i>pensaunpo</i>'.<br />
E quindi son qui. Non so per quanto, ma sono qui :)<br />
<br />
(uh, ecco: mi son stufata di fare pure la versione stampabile. Per chi ne sente la mancanza, sappiate che da qualche anno c'è un pulsantino laggiù in basso, poco prima dei commenti, con il disegnino di una stampante e la scritta "print": cliccateci su, vi si aprirà una pagina in cui potrete eliminare le parti di post che non intendete stampare semplicemente cliccandoci sopra).<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<table align="center" border="0" cellpadding="0" cellspacing="0" style="width: 100%;"><tbody>
<tr><td width="100%"><div style="-moz-background-inline-policy: continuous; background: none repeat scroll 0% 0% rgb(246, 246, 246); padding: 5px 8px;">
<blockquote>
<span class="item">
</span>
<br />
<div class="fn">
<div style="text-align: center;">
<span class="item" style="font-size: x-large;"><b>Stufato nordafricano di zucca e ceci</b></span></div>
</div>
</blockquote>
<blockquote>
<div style="text-align: left;">
<div class="summary">
<span style="font-size: x-small;">Io ho utilizzato metà lenticchie rosse e metà lenticchie rosse decorticate. Dovendo scegliere solamente una delle due opterei per il secondo tipo, che dona una certa cremosità al piatto.</span> </div>
</div>
</blockquote>
<blockquote>
<div style="text-align: left;">
<div class="summary">
<span style="font-size: x-small;">Ho provato questa ricetta sia con zucca butternut (violina) che delica (mantovana), il risultato è stato piacevole in entrambi i casi.</span> </div>
</div>
</blockquote>
<blockquote>
<div style="text-align: left;">
<div class="summary">
<span style="font-size: x-small;">Se preferisci una versione gluten free elimina l'orzo o sostituiscilo con un altro cereale, unendolo allo stufato in base al tempo di cottura. Se invece preferisci usare orzo perlato aggiungilo 10 minuti dopo aver aggiunto zucca e brodo.</span> </div>
</div>
</blockquote>
<blockquote>
<div style="text-align: left;">
<div class="summary">
<span style="font-size: x-small;">Se accompagnato da cuscus o riso diventa un piatto unico per 6 persone. Io ho preferito mangiarlo da solo, in tal caso sarà sicuramente sufficiente per quattro persone.
Aggiungendo una maggiore quantità di brodo diventa una sostanziosa zuppa.</span></div>
</div>
</blockquote>
<blockquote>
<div style="text-align: left;">
<b>Ingredienti per <span class="yield">4-6 porzioni:</span></b></div>
<ul>
<li class="ingredient">
<span class="amount">250 g</span>
<span class="name">cipolla</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">2 spicchi</span>
<span class="name">aglio</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">50 g</span>
<span class="name">sedano</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">una manciata</span>
<span class="name">prezzemolo</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">15 g</span>
<span class="name">zenzero fresco (o un cucchiaino di zenzero in polvere)</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">15 g</span>
<span class="name">curcuma fresca (o un cucchiaino di curcuma in polvere)</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">1/2 cucchiaino</span>
<span class="name">cannella appena macinata</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount"></span>
<span class="name">pepe nero</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">400 g</span>
<span class="name">di pomodori pelati con il loro succo</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">400 g</span>
<span class="name">ceci cotti</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">100 g</span>
<span class="name">lenticchie rosse (metà intere e metà decorticate, o solamente decorticate)</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">60 g</span>
<span class="name">orzo decorticato (per una versione glutenfree eliminalo o sostituiscilo con un altro cereale)</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">300 g</span>
<span class="name">zucca</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">400 g</span>
<span class="name">brodo vegetale bollente</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">1 foglia</span>
<span class="name">alloro</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">4 cucchiaini circa</span>
<span class="name">harissa</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount"></span>
<span class="name">cilantro (foglie di coriandolo) o altro prezzemolo</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount"></span>
<span class="name">facoltativo: yogurt di soia al naturale, per servire</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount"></span>
<span class="name">facoltativo: riso bianco o cuscus per servire</span>
</li>
</ul>
Procedimento:<br />
<ol class="instructions">
<li class="instruction">
Trita cipolla, aglio, sedano e prezzemolo, mantenendoli separati. Grattugia lo zenzero e la curcuma freschi, se li usi.
</li>
<li class="instruction">
Scalda l'olio in una casseruola sufficientemente grande (io ho usato la mia <a href="http://www.staub.fr/it/articledetails/category/cocottes--392/color/basilico--2/shape/circolare--28/size/22/items/40509-354-0.html" target="_blank">cocotte in ghisa da 22 cm</a>). Unisci la cipolla e saltala a fuoco medio finché inizia a diventare dorata.
</li>
<li class="instruction">
Abbassa il fuoco e aggiungi aglio, zenzero, curcuma, cannella e una macinata abbondante di pepe nero. Lascia insaporire qualche istante, mescolando.
</li>
<li class="instruction">
Non appena le spezie iniziano a sprigionare il loro profumo aggiungi il sedano. Fai insaporire per un paio di minuti, continuando a mescolare.
</li>
<li class="instruction">
Aggiungi i pomodori pelati e schiacciali direttamente nella pentola, utilizzando una forchetta. Unisci ceci, lenticchie, orzo e prezzemolo, mescola, metti il coperchio e lascia cuocere a fuoco basso per 15 minuti.
</li>
<li class="instruction">
Nel frattempo taglia la zucca a cubetti abbastanza grossi, di 2 o 3 cm di lato, quindi aggiungila agli altri ingredienti assieme al brodo bollente e alla foglia di alloro.
</li>
<li class="instruction">
Metti il coperchio, porta il fuoco al minimo e cuoci per 30 minuti o finché lenticchie e orzo saranno cotti. Ricordati di mescolare una o due volte durante la cottura e di controllare la quantità di liquido: dovrai ottenere uno stufato decisamente umido ma non acquoso.
</li>
<li class="instruction">
Regola sale e pepe, quindi servi lo stufato con una cucchiaino di harissa, una spolverata di cilantro o prezzemolo tritato e, se ti fa piacere, con una cucchiaiata di yogurt e/o del riso o cuscus per accompagnarlo.
</li>
</ol>
</blockquote>
</div>
<br />
<br />
<br /></td></tr>
</tbody></table>
Alice Martinihttp://www.blogger.com/profile/02695151311218171606noreply@blogger.com9tag:blogger.com,1999:blog-86069501620211354.post-47824468050179389002014-10-06T11:21:00.000+02:002014-10-06T12:02:41.184+02:00Insalata di farro e peperoni arrostiti di Y. Ottolenghi<br />
<div class="separator" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;">
<img alt="Insalata vegan di farro e peperoni" border="0" class="photo" src="http://2.bp.blogspot.com/-NPhThg22ow8/VDG_ggEVtOI/AAAAAAAABJQ/c4YccLvcQ2Q/s1600/Insalata%2Bdi%2Bfarro%2Be%2Bpeperoni.jpg" title="Insalata vegan di farro e peperoni" /></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<br />
<div class="hrecipe">
<br />
<br />
<br />
Lasciar andare: è una cosa che forse, forse sto imparando a fare.<br />
Quel che è certo è che finché non si lascia andare non si può essere pronti a ricevere, ci avete mai pensato?<br />
Talvolta non è per nulla facile, altre volte serve semplicemente tempo, accettazione, pazienza e la forza di abbandonarsi per poi ritrovarsi poco più in là, senza incaponirsi nel voler a tutti i costi mantenere la rotta... a volte diventa persino necessario permettere ad altri di prendere il timone e accompagnarci quel tanto che basta per superare la tempesta, quando siamo così spaventati da non accorgerci che basterebbe spostarsi di qualche passo per essere nuovamente in grado di prendere le redini. E ritornare a casa. O incominciare un nuovo viaggio.<br />
A volte basta permettere a qualcuno di prenderci per mano, accudirci, dirci che va tutto bene e mostrarci la via.<br />
In effetti credo di essere fortunata. Molto fortunata perché di mani tese ne ho trovate molte, stavano solo aspettando che allungassi la mia. Alcune erano conosciute, altre inaspettate, altre nuove, alcune dalla presa forte e sfacciata, altre timide e rispettose.<br />
E sorrido :)<br />
<br />
L'estate però... ecco, quella sto davvero facendo fatica a lasciarla andare. Da un lato me la sono davvero goduta, dall'altro non l'ho nemmeno sentita arrivare. Soprattutto dal punto di vista culinario: pensate solo che in tutti questi mesi non ho assaggiato nemmeno un pezzettinino di melanzana fritta. Nemmeno uno. Sacrilegio!<br />
Mi ritrovo quindi un po' in ritardo e mi sto affannando nel recuperare, o lo so che tra pochissimo mi mangerò le mani per non aver goduto appieno dei regali di questa stagione.<br />
Fortuna che il periodo di peperoni, melanzane e zucchine non è ancora finito, anche se ormai è proprio agli sgoccioli.<br />
Se volete farmi compagnia vi lascio questa ricetta di Ottolenghi (ancora, sì), non sto nemmeno a dirvi quant'è buona. Affumicata, aspra, salata, dolce, complessa eppur semplicissima... come solo lui è in grado di fare.<br />
L'originale lo trovate <a href="http://www.guardian.co.uk/lifeandstyle/2009/mar/14/wheat-farro" target="_blank">qui</a>, ma a <a href="http://francescaspalluto.blogspot.it/2011/08/insalata-di-farro-ai-peperoni-di-y.html" target="_blank">Francesca</a> va il mio grazie sia per avermela fatta conoscere che per il consiglio di abbondare con sale e succo di limone per supplire alla sapidità della feta. Pensandoci bene credo sia stata la prima <span style="font-size: x-small;">-o la seconda, se non erro nello stesso momento preparai l'<a href="http://www.kitchenbloodykitchen.com/2014/07/insalata-vegan-di-cuscus-fregola-pomodori.html" target="_blank">insalata di fregola e cuscus</a>-</span> ricetta di Ottolenghi che ho preparato... e fu amore al primo assaggio.<br />
<br />
<br />
<br />
<table align="center" border="0" cellpadding="0" cellspacing="0" style="width: 100%;"><tbody>
<tr><td width="100%"><div style="-moz-background-inline-policy: continuous; background: none repeat scroll 0% 0% rgb(246, 246, 246); padding: 5px 8px;">
<blockquote>
<span class="item">
</span>
<br />
<div class="fn">
<div style="text-align: center;">
<span class="item" style="font-size: x-large;"><b>Insalata di farro e peperoni arrostiti</b></span></div>
</div>
<div style="text-align: left;">
<div class="summary">
</div>
</div>
</blockquote>
<br />
<blockquote>
<div style="text-align: left;">
<div class="summary">
Io preferisco usare il farro decorticato ma puoi usare anche quello perlato, naturalmente. </div>
</div>
</blockquote>
<blockquote>
<div style="text-align: left;">
<div class="summary">
Tra gli ingredienti ho indicato genericamente "succo di limone" perché è difficile stabilirne la corretta quantità: io ho usato il succo di un limone e mezzo, ma potrebbe bastare quello di uno o potrebbero servirne due. Prepara il condimento con uno, poi potrai sempre aggiungerne altro: considera che il risultato dovrà essere decisamente aspro e salato per bilanciare il resto degli ingredienti. </div>
</div>
</blockquote>
<blockquote>
<div style="text-align: left;">
<div class="summary">
Scegli peperoni dalla forma regolare, senza anse, altrimenti non riuscirai ad arrostirli bene. </div>
</div>
</blockquote>
<blockquote>
<div style="text-align: left;">
<div class="summary">
Se non hai un fornello a gas puoi arrostire i peperoni in forno, utilizzando il grill. Posizionali in alto in modo che ricevano una forte quantità di calore e voltali quando diventano bruciacchiati: la pelle si deve iniziare a staccare, ma la polpa deve rimanere il più soda possibile. </div>
</div>
</blockquote>
<blockquote>
<div style="text-align: left;">
<div class="summary">
Per pulire i peperoni cotti non cedere alla tentazione di sciacquarli sotto l'acqua o perderanno gran parte del sapore: aiutati con un pezzetto di scottex e tieni a portata di mano una bacinella piena d'acqua per sciacquarti spesso le mani.</div>
</div>
</blockquote>
<br />
<blockquote>
<div style="text-align: left;">
<b>Ingredienti per <span class="yield">4 porzioni:</span></b><br />
<ul>
<li class="ingredient">
<span class="amount">200 g</span>
<span class="name">farro decorticato</span>
</li>
<li class="ingredient"><span class="amount">400 g</span>
<span class="name">peperoni rossi e gialli dalla forma regolare</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount"></span>
<span class="name">succo di limone</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">6 cucchiai</span>
<span class="name">olio extravergine d'oliva</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">2 cucchiai</span>
<span class="name">di sciroppo d'acero (o succo d'agave, o miele per una versione non vegan)</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">1 cucchiaino</span>
<span class="name">pimento (allspice) macinato</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">1 cucchiaino</span>
<span class="name">pimenton (paprika affumicata)</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">1 spicchio</span>
<span class="name">aglio, privato dell'anima e spremuto o ridotto in crema</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">2 manciate</span>
<span class="name">olive taggiasche</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">1</span>
<span class="name">cipollotto grande o due piccoli</span></li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">2 rametti</span>
<span class="name">timo fresco</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount"></span>
<span class="name">sale</span>
</li>
</ul>
<b>Procedimento:</b><br />
<ol class="instructions">
<li class="instruction">
Sciacqua il farro e mettilo in pentola con almeno il doppio del suo volume d'acqua a temperatura ambiente. <br />Quando l'acqua inizierà a bollire aggiungi sale q.b. e cuocilo per circa 25 minuti o finché sarà cotto. <br />Quando il farro è pronto scolalo, raffreddalo in acqua fredda e quindi scolalo di nuovo, asciugandolo bene.
</li>
<li class="instruction">
Mentre il farro cuoce prepara i peperoni: se hai un fornello a gas togli il bruciatore più grande e rivesti il piano con un foglio di alluminio in modo da poter raccogliere con facilità lo sporco. <br /> Riposiziona il bruciatore, appoggiaci sopra una retina frangifiamma (di quelle a rete) e mettici sopra i peperoni interi. Accendi il fuoco a fiamma medio-alta e arrostisci i peperoni, girandoli quando la pelle diventa piena di bolle e bruciacchiata.<br /> Falli arrostire bene su tutti i lati quindi mettili in un piatto, coprili e lascia che si raffreddino.<br /> Puliscili eliminando buccia, gambo, semi e filamenti bianchi, quindi tagliali a striscioline.
</li>
<li class="instruction">
Preparara il condimento: mescola il succo di un limone, l'olio, lo sciroppo d'acero, il pimento, il pimenton, l'aglio e un cucchiaino di sale.
</li>
<li class="instruction">
Metti in una ciotola il farro, i peperoni, le olive, il cipollotto affettato finemente e il condimento.
</li>
<li class="instruction">
Aggiungi il timo, mescola bene e regola sale e succo di limone (io ho aggiunto ancora mezzo cucchiaino di sale e il succo di mezzo limone).
</li>
<li class="instruction">
Servi a temperatura ambiente.
</li>
<li class="instruction">
Questa insalata si conserva in frigorifero per un paio di giorni: ricordati di mescolare molto bene prima di servire, il condimento tende a finire sul fondo assieme al succo rilasciato dai peperoni.
</li>
</ol>
</div>
</blockquote>
</div>
<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<b><u><span style="font-size: large;"><a href="https://sites.google.com/site/kitchenbloodykitchen/insalata-di-farro-e-peperoni-di-y-ottolenghi" target="_blank">Visualizza la versione stampabile della ricetta</a></span></u></b></div>
<br />
<br /></td></tr>
</tbody></table>
</div>
Alice Martinihttp://www.blogger.com/profile/02695151311218171606noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-86069501620211354.post-90983911016001865392014-08-06T08:37:00.000+02:002014-08-06T08:37:00.130+02:00Spaghetti aglio, olio e peperoncino... e pinoli, e uvetta: le mie spaghettate di mezzanotte<div class="hrecipe">
<div class="separator" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;">
<img alt="Spaghetti aglio, olio, peperoncino, pinoli e uvetta" border="0" class="photo" src="http://4.bp.blogspot.com/-0beesNjJMXY/U866NkEXhSI/AAAAAAAABGw/hIMiSesbOIk/s1600/Aglio,+olio,+peperoncino,+uvetta+e+pinoli.jpg" title="Spaghetti aglio, olio, peperoncino, pinoli e uvetta" /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<br />
<br />
<br />
<br />
Agosto per me è il tempo delle uscite con gli amici, degli aperitivi che si prolungano fino a tarda ora, dei concerti. Dei weekend che finiscono sempre troppo in fretta, zeppi di eventi tra cui non si riesce a scegliere, delle giornate passate a bighellonare per casa.<br />
Il tempo delle chiacchiere protratte fino a notte fonda anche durante i giorni lavorativi perché, in fondo, anche se non si è in ferie nell'aria se ne sente il profumo.<br />
Ma è anche tempo di serate passate davanti al computer, con i vestitini da casa che fuori non metterei nemmeno se mi pagassero <i><span style="font-size: x-small;">-ne ho persino uno rosso, rosso fuoco con i fiorellini bianchi, omioddio-</span></i>, con i piedi scalzi che cambiano continuamente posizione per cercare un po' di refrigerio sul pavimento <i><span style="font-size: x-small;">-si si, lo so che alcuni di voi si lamentano per il freddo ma no, non sono decisamente tipa da spiaggia/lago/piscina e per me fa ancora troppo caldo nonostante quest'estate me la stia godendo un sacco, olè.-</span></i>, delle pulizie forsennate per rimediare all'assalto delle farfalline che, per la prima volta e nonostante tutte le misure del caso, si sono presentate più feroci che mai, della ristrutturazione <i><span style="font-size: x-small;">-chiamiamola così, anche se il tutto si limita a scatoloni da riordinare, qualche lavoretto di idraulica, montaggio mobili e olio di gomito per dipingere-</span></i> del mio nuovo studio.<br />
<br />
Spessissimo mi capita di accorgermi che, ups, sono le 23 e non solo non ho ancora cenato ma non ho nemmeno pensato a cosa potrei cucinare.<br />
O di tornare da un concerto o da uno degli aperitivi di cui sopra, con nello stomaco qualche mojito e un paio di patatine raminghe, la sveglia che suona tra poche ore, la consapevolezza di dover costringermi ad andare a nanna al più presto e la necessità di riempire lo stomaco.<br />
<br />
Che ci sia qualcuno a farmi compagnia o meno, generalmente questo è quello che preparo: aglio, olio e peperoncino, uno dei grandi classici della cucina italiana ma con una piccola personalizzazione che lo rende inaspettato.<br />
Alla fine si tratta di un piatto davvero semplice, veloce, per cui non serve fare la spesa perché gli ingredienti spesso si trovano già in casa, ma se fatto a modino dà sempre grandi soddisfazioni e permette di servire in quattro e quattr'otto qualcosa di interessante se per caso non si sta affrontando la spaghettata di mezzanotte in solitudine.<br />
<br />
Le porzioni sono un filino abbondanti visto che il condimento non fa volume e che lo servo sempre come piatto unico.<br />
Chiaramente gestite la quantità di peperoncino a piacere e, se non l'avete mai fatto, provate a seguire il procedimento così come l'ho scritto: il tempo di esecuzione risulterà forse più lungo di un minuto o due, ma vale davvero la pena perderli per risottare gli spaghetti in padella: l'amido dell'acqua di cottura renderà leggermente cremoso il condimento e farà la differenza tra un piatto buono e uno sublime, anche se, chiaramente, la qualità degli ingredienti di partenza è imprescindibile.<br />
<br />
Io faccio una sola, piccola, ulteriore modifica: faccio colorire qualche scaglietta di aglio, al limite della bruciatura, quindi lo metto da parte e lo inserisco alla fine assieme al prezzemolo. Ma io in questo sono eretica, l'aglio bruciacchiato mi piace anche se secondo chi cucina <i>perdavero</i> nonono, non si fa.<br />
<br />
<br />
<table align="center" border="0" cellpadding="0" cellspacing="0" style="width: 100%;"><tbody>
<tr><td width="100%"><div style="-moz-background-inline-policy: continuous; background: none repeat scroll 0% 0% rgb(246, 246, 246); padding: 5px 8px;">
<blockquote>
<span class="item">
</span>
<br />
<div class="fn">
<div style="text-align: center;">
<span class="item" style="font-size: x-large;"><b>Spaghetti aglio, olio, peperoncino, pinoli e uvetta</b></span></div>
</div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-size: x-small;"><span class="item">
</span>
</span><br />
<div class="summary">
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-small;">Se il tuo peperoncino è eccessivamente piccante diminuisci la quantità e/o elimina i semi e le cuticole interne, se invece hai un palato particolarmente resistente usane di più. </span></div>
</div>
</div>
</blockquote>
<blockquote>
<div style="text-align: left;">
<b>Ingredienti per <span class="yield">2</span> porzioni:</b><br />
<ul>
<li class="ingredient">
<span class="amount">200 g</span>
<span class="name">di spaghetti</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">20 g</span>
<span class="name">di pinoli</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">1 spicchio</span>
<span class="name">d'aglio sbucciato</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">1 </span>
<span class="name">peperoncino secco o fresco</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">30 g</span>
<span class="name">di uvetta (meglio passolina, ma al limite anche della sultanina andrà bene)</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">1 cucchiaio</span>
<span class="name">di prezzemolo fresco tritato</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount"></span>
<span class="name">olio extravergine d'oliva</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount"></span>
<span class="name">sale</span>
</li>
</ul>
<b>Procedimento:</b><br />
<ol class="instructions">
<li class="instruction">
Ammolla l'uvetta in un bicchiere di acqua tiepida.
</li>
<li class="instruction">
Metti sul fuoco una pentola con abbondante acqua e portala a bollore.
</li>
<li class="instruction">
Nel frattempo tosta i pinoli in padella, mescolando continuamente per uno o due minuti o finché inizieranno a dorare, quindi mettili da parte.
</li>
<li class="instruction">
Taglia l'aglio e il peperoncino a fettine sottili, mettili in padella con due cucchiai di olio, l'uvetta ben strizzata e accendi il fuoco. Scalda il tutto molto lentamente, senza soffriggere, in modo da far sprigionare all'aglio tutto il suo aroma.
</li>
<li class="instruction">
A questo punto l'acqua dovrebbe essere arrivata a ebollizione: salala e bolli gli spaghetti per metà del tempo indicato sulla confezione.
</li>
<li class="instruction">
Poco prima di scolare gli spaghetti preleva l'uvetta e l'aglio -ma non l'olio- e mettili da parte.
</li>
<li class="instruction">
Scola la pasta tenendo da parte l'acqua di cottura e versali nella padella.
</li>
<li class="instruction">
Finisci di cuocerli aggiungendo l'acqua di cottura tenuta da parte, uno o due mestoli per volta, come se stessi preparando un risotto. Alla fine gli spaghetti non dovranno rimanere troppo asciutti ma nemmeno brodosi, si deve formare una leggerissima crema.
</li>
<li class="instruction">
Poco prima che la pasta sia pronta aggiungi pinoli, aglio e uvetta, lascia insaporire qualche istante, quindi spegni il fuoco e aggiungi il prezzemolo.
</li>
<li class="instruction">
Servi immediatamente.
</li>
</ol>
</div>
</blockquote>
</div>
<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<b><u><span style="font-size: large;"><a href="https://sites.google.com/site/kitchenbloodykitchen/spaghetti-aglio-olio-peperoncino-pinoli-e-uvetta" target="_blank">Visualizza la versione stampabile della ricetta</a></span></u></b></div>
<br />
<br /></td></tr>
</tbody></table>
</div>
Alice Martinihttp://www.blogger.com/profile/02695151311218171606noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-86069501620211354.post-44856596027201573182014-07-09T17:14:00.000+02:002014-07-22T21:25:10.505+02:00Tomato party: insalata di fregola, cuscus e pomodori<div class="hrecipe">
<div class="separator" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;">
<img alt="Insalata di pomodori, cuscus e fregola" border="0" class="photo" src="http://4.bp.blogspot.com/-f0HrVsiXXdI/U7xBS_Aje0I/AAAAAAAABF4/MQKtFDM9lzo/s1600/Insalata+di+cuscus+e+fregola.jpg" title="Insalata di pomodori, cuscus e fregola" /></div>
<br />
<br />
<br />
<br />
Non ho osato italianizzare il nome di questa meravigliosa insalata di <a href="http://www.theguardian.com/theguardian/2007/aug/18/weekend7.weekend6?INTCMP=SRCH" target="_blank">Ottolenghi</a> perché di questo parliamo: una grande festa che ha per protagonista il re dell'estate.<br />
<br />
Un vero e proprio gioco di sapori e consistenze: due formati di "pasta" in qualche modo simili e un tripudio di pomodori di varietà diverse, con cotture che ne esaltano differenti aspetti. <br />
Io ho semplicemente cambiato le varietà di pomodoro utilizzate, adattandole a quel che offre il nostro mercato -<i> ho scelto tutte varietà piccole, ma potete usare quelle che preferite... come detto si tratta di un gioco!</i>-, e sostituito una cottura semi rapida con una lunga canditura al forno che magnifica la naturale dolcezza dei pomodori.<br />
<br />
Si tratta di un piatto dolce, come dolci dovrebbero essere dei buoni pomodori maturati al sole. È l'unico, vero consiglio che vi lascio: scegliete un'ottima materia prima, la migliore che trovate. Questa insalata verrebbe buona comunque, ma probabilmente non riuscirebbe a raggiungere le vette di quella che è la mia insalata estiva preferita da anni (e per questo devo ringraziare <a href="http://francescaspalluto.blogspot.it/2011/08/insalata-di-mograbiah-e-couscous-di-y.html" target="_blank">Francesca</a>, che per prima la propose).<br />
<br />
<br />
<br />
<table align="center" border="0" cellpadding="0" cellspacing="0" style="width: 100%;"><tbody>
<tr><td width="100%"><div style="-moz-background-inline-policy: continuous; background: none repeat scroll 0% 0% rgb(246, 246, 246); padding: 5px 8px;">
<blockquote>
<span class="item">
</span>
<br />
<div class="fn">
<div style="text-align: center;">
<span class="item" style="font-size: x-large;"><b>Tomato Party</b></span></div>
</div>
<div style="text-align: left;">
<div class="summary" style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-small;">Varia a tuo piacimento le erbe aromatiche e scegli il metodo di cottura dei ciliegini confit in base al tempo che hai a disposizione: io preferisco il metodo più lungo, ma verranno molto buoni anche con la versione "veloce". Visto che il forno rimarrà acceso a lungo, ti consiglio di prepararne più di quelli necessari per questa ricetta: anche su una semplice bruschetta saranno buonissimi.
</span></div>
</div>
</blockquote>
<blockquote>
<div style="text-align: left;">
Ingredienti per <span class="yield">4</span> porzioni: <br />
<ul>
<li class="ingredient">
<span class="amount">300 g</span>
<span class="name">di pomodori ciliegini (Pachino)</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">1/2 cucchiaino</span>
<span class="name">di zucchero di canna</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">1 cucchiaino</span>
<span class="name">di aceto balsamico giovane (o una varietà da supermercato)</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">150 g</span>
<span class="name">di pomodori mini San Marzano</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">150 g</span>
<span class="name">di cuscus</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">150 g</span>
<span class="name">di fregola sarda media</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">1 spicchio</span>
<span class="name">d'aglio, privato dell'anima e spremuto o ridotto in pasta</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">100 g</span>
<span class="name">di pomodori datterini</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">2 </span>
<span class="name">pomodori marinda, verdi</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">1 cucchiaio</span>
<span class="name">di foglie di origano fresco</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">1 cucchiaio</span>
<span class="name">di dragoncello fresco</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">2 cucchiai</span>
<span class="name">di menta fresca</span>
</li>
</ul>
Procedimento:<br />
<ol class="instructions">
<li class="instruction">
Prepara con largo anticipo i ciliegini confit: tagliali a metà e disponili su una teglia rivestita di carta forno. Condiscili con un pizzico di sale, lo zucchero, l'aceto balsamico e un filo d'olio. Per la cottura scegli a seconda del tempo che hai a disposizione: li puoi infornare a 60° per 6/8 ore (il metodo che preferisco) oppure cuocerli a 120° per 2:30/3 ore. In entrambi i casi non devono colorire ma dovranno risultare morbidissimi e gran parte dell'acqua dovrà essere evaporata. Lasciali raffreddare.
</li>
<li class="instruction">
Prepara i mini San Marzano: tagliali a metà, disponili su una teglia rivestita di carta forno, condiscili con un pizzico di sale e un filo d'olio. Cuocili in forno a 200° per 12 minuti o finché non saranno appena arrostiti ma ancora ben sodi, quindi lasciali raffreddare.
</li>
<li class="instruction">
Prepara il cuscus secondo le indicazioni che trovi sulla confezione. Per me il metodo più rapido e semplice è questo: versalo in una ciotola resistente al calore, aggiungi sale fino e copri con acqua bollente superando di qualche millimetro il livello raggiuto dal cuscus. Copri immediatamente la ciotola e lascia riposare il tutto per 10 minuti. Sgrana il cuscus con una forchetta, aggiungendo un filo d'olio durante l'operazione.
</li>
<li class="instruction">
Cuoci la fregola in acqua bollente salata per il tempo indicato sulla confezione. Scolala, passala rapidamente sotto acqua corrente per raffreddarla, quindi disponila in un solo strato su un canovaccio asciutto in modo che si asciughi senza assorbire ulteriore acqua.
</li>
<li class="instruction">
Riunisci in una ciotola fregola e cuscus. Condiscili con l'aglio spremuto e un filo d'olio.
</li>
<li class="instruction">
Aggiungi i ciliegini confit, i mini San Marzano, i datterini tagliati a metà, i marinda ridotti a cubetti e le erbe tritate grossolanamente.
</li>
<li class="instruction">
Mescola con molta delicatezza, regola il sale e aggiungi ulteriore olio se necessario.
</li>
<li class="instruction">
Qualche ora di riposo farà bene a questa insalata, ma la puoi conservare in frigo per un giorno o due. Servila a temperatura ambiente.
</li>
</ol>
</div>
<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<b><u><span style="font-size: large;"><a href="https://sites.google.com/site/kitchenbloodykitchen/tomato-party" target="_blank">Visualizza la versione stampabile della ricetta</a></span></u></b></div>
<br />
<br /></blockquote>
</div>
</td></tr>
</tbody></table>
</div>
Alice Martinihttp://www.blogger.com/profile/02695151311218171606noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-86069501620211354.post-31843937397747714972014-06-26T12:08:00.000+02:002014-07-22T20:22:16.376+02:00Sbriciolata alla crema di nocciole<div class="hrecipe">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;">
<img alt="Sbriciolata alla nutella vegan" border="0" class="photo" src="http://3.bp.blogspot.com/-Lj5wBwt6GT4/U86rsRE8dbI/AAAAAAAABGg/qvFugSzXNRg/s1600/Sbriciolata+alla+crema+di+nocciole.jpg" title="Sbriciolata alla nutella vegan" /></div>
<br />
<br />
<br />
<br />
Certo che la vita è strana: sono andata a vivere da sola <i><span style="font-size: x-small;">-sola sola, intendo, non fuori casa per l'università-</span></i> a 17 anni, a 21 ho comprato casa con il mio compagno di allora e mo', a 32 suonati, mi sto apprestando a ospitare emeriti sconosciuti sul <strike>divano</strike> pavimento di casa e a programmare soggiorni a casa di persone che non conosco e con cui probabilmente avrò difficoltà a scambiare una parola, vista la mia scarsissima capacità di comprendere l'inglese parlato.<br />
<br />
Immagino che molti di voi conoscano il <a href="https://www.couchsurfing.org/" target="_blank">couchsurfing</a>: io ne avevo sentito parlare da un paio di persone ma non mi ero mai soffermata sulla possibilità di praticarlo, ma credo che ora sia arrivato il momento. Mi manca ancora un divano, certo, ma non soffermiamoci sui dettagli :D<br />
Ho davvero voglia di conoscere persone nuove, culture diverse, fare esperienze altrimenti impossibili, sia da ospite che da viaggiatrice. Trovate il mio profilo <a href="https://www.couchsurfing.org/profile.html?id=5I17J9TGK" target="_blank">qui</a>, anche se è ancora incompleto... magari state pensando di venire a visitare la città di Giulietta ;).<br />
<br />
Per ora è ancora tutto in fase progettuale, non mi è ancora capitato di ospitare nessuno né di essere ospitata, ma a nemmeno una settimana dall'iscrizione sono stata letteralmente trascinata ad un evento organizzato proprio qui a Verona dai couchsurfer locali, e assoldata nel gruppetto che si occupava delle cibarie. Persone accomunate da un'indole un pochino gipsy, che amano conoscere persone nuove, e poi cibo, musica, danze a piedi scalzi e birra a fiumi... ok, per quest'ultima passo non essendo certo tra le mie bevande preferite, ma per il resto è stata una bellissima serata e un'ottima occasione per fare nuove conoscenze. Tra queste, anche qualcuno che mi ha bonariamente sgridato perché spesso passa su KBK ma non trova aggiornamenti... <i>L., che ne dici di un dolcetto</i>?<br />
<br />
Non si tratta di una realizzazione recente ma di uno dei dolci che avevo pensato per i corsi di cucina, messo da parte quando si è trattato di definire il programma definitivo. Non so da voi, ma qui il temporale di ieri ha rinfrescato l'aria a sufficienza per pensare di accendere il forno.<br />
Si tratta di un dolce semplicissimo e che sicuramente molti di voi conoscono già: un guscio di frolla, in questo caso profumata con nocciole, che racchiude un cuore morbido e lussurioso. Chiamatela nutella fatta in casa, chiamatela crema di nocciole, sapete tutti a cosa mi sto riferendo!<br />
<br />
<br />
<ul>
<li>Potete usare una crema di nocciole comprata, ce ne sono di vegan molto buone, ma se la volete fare in casa trovate la mia ricetta qui: <a href="http://www.kitchenbloodykitchen.com/2008/02/crema-di-nocciole-o.html" target="_blank">crema di nocciole vegan</a>.</li>
</ul>
<ul>
<li>Io da molti anni preferisco la ricetta di Adriano, ma non tutti hanno a disposizione il glucosio. Sostituisco il latte con latte di soia non dolcificato, lo zucchero con zucchero a velo e l'olio di arachidi con quello di riso. Trovate la ricetta sul <a href="http://www.gennarino.org/forum/viewtopic.php?f=10&t=12085&hilit=nutella&start=60#p176724" target="_blank">forum di Gennarino</a>.</li>
</ul>
<ul>
<li>Se vi avanzano un po' di nocciole e siete persone votate al salato, come me, vi suggerisco questi <a href="http://www.lericettedipepi.it/2014/03/una-pioggia-di-lune-salate.html" target="_blank">biscottini salati</a>: io li devo ancora provare, ma mi sono stati suggeriti da un'amica e credo mi piaceranno tantissimo!</li>
</ul>
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<table align="center" border="0" cellpadding="0" cellspacing="0" style="width: 100%;"><tbody>
<tr><td width="100%"><div style="-moz-background-inline-policy: continuous; background: none repeat scroll 0% 0% rgb(246, 246, 246); padding: 5px 8px;">
<blockquote>
<span class="item">
</span>
<br />
<div class="fn">
<div style="text-align: center;">
<span class="item" style="font-size: x-large;"><b>Sbriciolata alla crema di nocciole</b></span></div>
</div>
<div style="text-align: left;">
<span class="item">
</span>
<br />
<div class="summary">
</div>
</div>
</blockquote>
<br />
<blockquote>
<div style="text-align: left;">
<div class="summary" style="text-align: center;">
*Se non hai farina di nocciole, frulla pari peso di nocciole tostate e spellate con un cucchiaio o due di farina presi dal totale.
Per tostare le nocciole: versale in una teglia ricoperta di carta forno e cuocile a 180° per 5/10 minuti o finché non saranno leggermente dorate e profumate. Per eliminare la pellicina, strofinale vigorosamente con un canovaccio pulito. <br />
**Ovviamente puoi preparare la frolla anche a mano o nel mixer, ricordati soltanto di non lavorare eccessivamente l'impasto.</div>
</div>
</blockquote>
<br />
<blockquote>
<div style="text-align: left;">
Ingredienti <span class="yield">per una teglia da crostata dai bordi alti da 20 cm:</span><br />
<ul>
<li class="ingredient">
<span class="amount">70 g</span>
<span class="name">di olio di riso (o mais)</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">45 g</span>
<span class="name">di acqua</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">100 g</span>
<span class="name">di zucchero</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">1/2 baccello</span>
<span class="name">di vaniglia</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount"></span>
<span class="name">un pizzico di sale</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">250 g</span>
<span class="name">di farina 00</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">60 g</span>
<span class="name">di farina di nocciole*</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">1/4 di cucchiaino</span>
<span class="name">di lievito per dolci</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">150 g</span>
<span class="name">di <a href="http://www.kitchenbloodykitchen.com/2008/02/crema-di-nocciole-o.html" target="_blank">crema di nocciole</a></span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount"></span>
<span class="name">zucchero a velo</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount"></span>
<span class="name">nocciole pelate intere, per decorare</span>
</li>
</ul>
Procedimento:<br />
<ol class="instructions">
<li class="instruction">
Porta il forno a 180°.
</li>
<li class="instruction">
Inserisci nella planetaria** olio, acqua, zucchero, i semi estratti dal baccello di vaniglia e un pizzico di sale. Fai girare la frusta a foglia finché gli ingredienti saranno amalgamati.
</li>
<li class="instruction">
Setaccia farina, farina di nocciole e lievito. Versali nella ciotola della planetaria.
</li>
<li class="instruction">
Lavora brevemente l'impasto, finché non si formano dei grossi bricioloni.
</li>
<li class="instruction">
Versa i due terzi dell'impasto nello stampo. Schiaccialo sul fondo e lungo i bordi, in modo da formare una base di spessore abbastanza uniforme e senza buchi.
</li>
<li class="instruction">
Ricopri la base con la crema di nocciole: se la conservi in frigo, scaldala leggermente per renderla più fluida.
</li>
<li class="instruction">
Cospargi quel che resta dell'impasto sopra alla crema di nocciole: se necessario rompi i grumi più grossi in modo da ricoprirla in modo uniforme.
</li>
<li class="instruction">
Aggiungi qualche nocciola intera per decorare, quindi compatta leggermente la superficie premendola delicatamente con le mani.
</li>
<li class="instruction">
Inforna e cuoci per 40 minuti, o finché la superficie sarà dorata.
</li>
<li class="instruction">
Fai raffreddare completamente il dolce prima di estrarlo dallo stampo.
</li>
<li class="instruction">
Prima di servirlo, cospargilo con un po' di zucchero a velo.
</li>
<li class="instruction">
Puoi conservare questo dolce per qualche giorno, a temperatura ambiente.
</li>
</ol>
</div>
<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<b><u><span style="font-size: large;"><a href="https://sites.google.com/site/kitchenbloodykitchen/sbriciolata-alla-crema-di-nocciole" target="_blank">Visualizza la versione stampabile della ricetta</a></span></u></b></div>
<br />
<br /></blockquote>
</div>
</td></tr>
</tbody></table>
</div>
Alice Martinihttp://www.blogger.com/profile/02695151311218171606noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-86069501620211354.post-24152990961204666162014-05-21T09:38:00.001+02:002016-02-12T12:05:22.083+01:00Pizza in teglia al farro (di Bonci) con licoli, zucca e olive taggiasche<br />
<div class="separator" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;">
<img alt="Pizza in teglia al farro con zucca e olive taggiasche" border="0" class="photo" src="https://1.bp.blogspot.com/-zhCmpzSAzTw/U3u-FNwrt2I/AAAAAAAABC4/HUNIQ-7FBuM/s1600/Pizza+di+farro+con+zucca,+olive+nere+e+basilico.jpg" title="Pizza in teglia al farro con zucca e olive taggiasche" /></div>
<br />
<div class="hrecipe">
<br />
<br />
Se mi seguite su facebook sapete bene qual è il mio comfort food per eccellenza: <b>la pizza</b>. Al piatto, in teglia, alta, bassa, focacciosa, in pizzeria o fatta in casa, ma sono felicissima anche quando me la consegna l'omino delle pizze.<br />
In casi estremi, ebbene, lo ammetto: ultimamente cedo persino a quella surgelata, soprattutto in periodi come questo in cui mi ritrovo con tante cose da fare e una certa difficoltà nell'organizzazione dei pasti.<br />
<br />
Fino a qualche tempo fa ero molto più virtuosa: nel congelatore non mancavano mai basi per pizza al piatto preparate in casa, <b>congelate appena stese</b> e pronte da farcire e infornare. In realtà basta un pochino di organizzazione e conto di tornare presto a fare la formichina perché, diciamo la verità: cucinare è bello, ma talvolta tornare dal lavoro e non doversi preoccupare della cena è una vera e propria liberazione.<br />
<br />
Questa pizza ovviamente è fatta in casa e a lunga lievitazione, ma non vi spaventate: <b>preparate l'impasto con un giorno di anticipo</b>, poi basta scordarlo in frigo fino alla sera seguente per avere una pizza digeribilissima senza grossa fatica.<br />
<br />
Per la base ho adattato leggermente una ricetta tratta da <a href="http://www.amazon.it/gp/product/8817055190/ref=as_li_ss_tl?ie=UTF8&camp=3370&creative=24114&creativeASIN=8817055190&linkCode=as2&tag=kitche-21" rel="nofollow" target="_blank">Il gioco della Pizza</a> al licoli (lievito madre in coltura liquida) che mi è stato donato da un amico, ma <b>potete utilizzare il lievito che preferite</b>. Vi ho lasciato tutte le indicazioni nelle note della ricetta, subito sotto il titolo: sono indicazioni spannometriche e non strettamente necessarie viste le quantità, ma io di solito le metto in pratica.<br />
La farcitura è davvero semplice e accosta la dolce zucca a delle olive nere, forti e amarognole, con un tocco di basilico che ho scoperto stare davvero bene con la zucca. <br />
<br />
E se quest'ultima avanza?<br />
<br />
<ul>
<li>Un consiglio spassionato: se amate l'aglio provate il <a href="http://qbbq.wordpress.com/2014/03/17/gratin-di-zucca-alla-provenzale-tian-de-courge/" target="_blank">gratin di zucca alla provenzale</a> di Stefano, si tratta di un piatto libidinosissimo che profumerà l'intera casa.</li>
<li>Se invece avete voglia di qualcosa di un pochino più complesso in quanto a ingredienti e aromi, potete provare la <a href="http://www.kitchenbloodykitchen.com/2012/10/zucca-arrostita-con-salsa-alle.html" target="_blank">zucca arrostita con salsa alle melanzane e melassa di melograno</a></li>
<li>Non so voi ma io di questi tempi soffro, come tutti gli anni, di una certa nostalgia per i profumi invernali: il <a href="http://cuochidicarta.blogspot.it/2012/11/una-fetta-di-sole-un-pizzico-di-spezie.html" target="_blank">pain d'épices alla zucca</a> dei Cuochi di Carta è la cura perfetta. Potete usare malto di riso al posto del miele per una versione vegan.</li>
</ul>
<br />
<table align="center" border="0" cellpadding="0" cellspacing="0" style="width: 100%;"><tbody>
<tr><td width="100%"><div style="-moz-background-inline-policy: continuous; background: none repeat scroll 0% 0% rgb(246, 246, 246); padding: 5px 8px;">
<blockquote>
<span class="item">
</span>
<br />
<div class="fn">
<div style="text-align: center;">
<span class="item" style="font-size: x-large;"><b>Pizza in teglia al farro con zucca e olive taggiasche</b></span></div>
</div>
</blockquote>
<blockquote>
<div class="summary">
<br />
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-small;">*Il mio licoli è idratato al 100% (pari peso di farina e acqua)</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-small;">**Se usi lievito madre solido aggiungi 5 g di acqua.</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-small;">***Se usi lievito di birra fresco aggiungi 10 g di acqua e 10 g di farina tipo 1.</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-small;">****Prepara il paté di olive frullando finemente delle olive taggiasche conservate in olio extravergine</span></div>
<span style="font-size: x-small;">
</span></div>
</blockquote>
<blockquote>
<div style="text-align: left;">
<b>Ingredienti per <span class="yield">per una teglia (preferibilmente in ferro) da 24 cm di diametro:</span></b></div>
<ul>
- Per l'impasto:<br />
<li class="ingredient">
<span class="amount">25 g </span>
<span class="name">di licoli*, o 20 g di lievito madre solido**, o 1,5 g di lievito di birra fresco***</span></li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">100 g</span>
<span class="name">di acqua a temperatura ambiente</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">65 g</span>
<span class="name">di farina di farro integrale</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">65 g</span>
<span class="name">di farina tipo 1</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">3 g</span>
<span class="name">di sale</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">5 g</span>
<span class="name">di olio extravergine d'oliva</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount"></span>
<span class="name">semola di grano duro per spolverare il piano di lavoro</span>
</li>
<br />
- Per farcire:<br />
<li class="ingredient">
<span class="amount">250 g</span>
<span class="name">di zucca, al netto degli scarti</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">40 g</span>
<span class="name">di paté di olive taggiasche****</span></li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">1 cucchiaio</span>
<span class="name">di salsa di pomodoro</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">5</span>
<span class="name">olive taggiasche</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount"></span>
<span class="name">basilico fresco</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount"></span>
<span class="name">olio extravergine d'oliva</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount"></span>
<span class="name">sale</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount"></span>
<span class="name">pepe</span>
</li>
</ul>
<b>Procedimento:</b><br />
<ol class="instructions">
<li class="instruction">
Metti il licoli in una ciotola, aggiungi l’acqua, le farine setacciate e inizia a mescolare con un cucchiaio.
</li>
<li class="instruction">
Quando l’impasto è formato aggiungi il sale e l’olio. Continua a impastare per qualche minuto, finché olio e sale sono distribuiti in modo omogeneo e senza preoccuparti se il risultato sembra liquido e grumoso.
</li>
<li class="instruction">
Ungi bene una ciotola, versaci l’impasto, chiudi con pellicola da cucina e lascia riposare un’ora in un luogo tiepido.
</li>
<li class="instruction">
Rovescia l’impasto sul piano ben cosparso di semola di grano duro e appiattiscilo leggermente formando un rettangolo, quindi procedi con le pieghe : prendi il lato più lontano da te e ripiegalo verso il centro, quindi fai la stessa cosa con il lembo in basso. <br />Ruota l’impasto in modo che la giuntura risulti perpendicolare rispetto a te, appiattisci leggermente l’impasto, piega il lato superiore e poi quello inferiore verso il centro. <br />Ripeti questa procedura per 3 volte, ricordandoti di spolverare il piano di lavoro con ulteriore semola nel caso fosse necessario.</li>
<li class="instruction">
Rimetti l’impasto nella ciotola unta, lasciando la giuntura sul fondo, e lascia riposare per 20 minuti coprendo sempre con pellicola da cucina.
</li>
<li class="instruction">
Ripeti altre due volte il ciclo di pieghe, lasciando passare 20 minuti tra un ciclo e l'altro.
</li>
<li class="instruction">
Prendi una ciotola ampia, grande almeno il doppio rispetto al volume dell’impasto, ungila bene e mettici l’impasto con la giuntura verso il basso.
</li>
<li class="instruction">
Ungi leggermente la superficie della palla, copri la ciotola con della pellicola da cucina e mettila in frigo, nel cassetto delle verdure, per 18/24 ore.
</li>
<li class="instruction">
Estrai l’impasto dal frigo e lascialo riposare 10 minuti, quindi capovolgilo sul piano di lavoro ben cosparso di semola.
</li>
<li class="instruction">
Fai una piega di rinforzo: lato superiore verso il centro, lato inferiore verso il centro, ruota di 90° e ripeti, facendo in modo che il panetto assuma una forma sferica.
</li>
<li class="instruction">
Lascia riposare l’impasto per circa un’ora e mezza o finché sarà nuovamente raddoppiato, coperto.
</li>
<li class="instruction">
Dopo 45 minuti circa accendi il forno al massimo della temperatura.
</li>
<li class="instruction">
Nel frattempo prepara la zucca: tagliala a cubetti di 1 cm di lato, condiscila con un cucchiaino d’olio extravergine, sale, pepe e mettila in una teglia (preferibilmente in ferro) che possa contenerla in uno strato solo.
</li>
<li class="instruction">
Quando il forno è caldo inforna la zucca e cuocila per 10 minuti, quindi falla raffreddare.
</li>
<li class="instruction">
Una volta che l’impasto è raddoppiato rovescialo sul piano di lavoro e stendilo con le mani, quindi trasferiscilo in una teglia (preferibilmente in ferro) leggermente unta (<a href="https://www.youtube.com/watch?v=Wnx5FmASACo" rel="nofollow" target="_blank">video su stesura e trasferimento nella teglia</a>).
</li>
<li class="instruction">
Mescola il paté di olive con un cucchiaio di salsa di pomodoro e spalmalo sulla pizza.
</li>
<li class="instruction">
Aggiungi la zucca e le olive.
</li>
<li class="instruction">
Metti la teglia sul ripiano più basso del forno e cuci per 10 minuti, quindi spostala su quello più alto e cuocila per altri 5 minuti circa.
</li>
<li class="instruction">
Estrai la pizza dal forno, condiscila con il basilico fresco e un giro d’olio e servila immediatamente.
</li>
</ol>
</blockquote>
</div>
</td></tr>
</tbody></table>
</div>
<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<b><u><span style="font-size: large;"><a href="https://sites.google.com/site/kitchenbloodykitchen/pizza-in-teglia-al-farro-con-zucca-e-olive-taggiasche" rel="nofollow" target="_blank">Visualizza la versione stampabile della ricetta</a></span></u></b></div>
<br />
<br />Alice Martinihttp://www.blogger.com/profile/02695151311218171606noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-86069501620211354.post-44846451732022278662014-05-05T10:02:00.000+02:002014-05-05T12:11:00.887+02:00Grano tenero con asparagi e nespole<div class="hrecipe">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;">
<img alt="Grano tenero, asparagi e nespole" border="0" class="photo" src="http://4.bp.blogspot.com/-F18rzZI_DU0/U2aqmq7amFI/AAAAAAAABCQ/2BxkDnsvOX4/s1600/Grano+tenero,+nespole+e+asparagi.jpg" title="Grano tenero, asparagi e nespole" /></div>
<br />
<br />
<br />
<a href="http://lacucinadellacapra.files.wordpress.com/2013/02/100-veg-monday-logo.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://lacucinadellacapra.files.wordpress.com/2013/02/100-veg-monday-logo.jpg" height="100" width="100" /></a>Credo non mi sia mai successo di pubblicare di lunedì, ma sono mesi e mesi che mi ripropongo di farlo per partecipare almeno una volta al <a href="http://lacucinadellacapra.wordpress.com/2013/02/18/100-vegetal-monday/" target="_blank">100% vegetal monday de La cucina della Capra</a>, un'iniziativa davvero carina in cui si invita a provare a mangiare vegan almeno un giorno a settimana... se non lo si fa già tutti i giorni ;)<br />
<br />
Tra le condizioni necessarie per partecipare vi è quella di scrivere due righe sulle proprie motivazioni: nel mio caso sul perché ho deciso di seguire questo stile di vita più che sulla partecipazione in sé.<br />
<br />
Vi dirò, è tutto molto più semplice di quel che sembra: non sono mai stata un'animalista particolarmente fervente, adoro i gatti -i miei compagni di vita passati e presenti, soprattutto-, ma affermare che amo -chennesò- le galline o le mucche... meh.<br />
<br />
Non le amo, certo, ma non per questo sento la necessità di cibarmene: una volta capito quanto la mia alimentazione provocava sofferenza ad altri esseri viventi mi sono semplicemente sentita incapace di proseguirla. In fondo a me non costava poi molto, allo stesso modo per cui non mi costa molto evitare di andare in giro a malmenare bambini soltanto perché gran parte di loro mi sta antipatica ;)<br />
<br />
Con il tempo si sono aggiunte altre motivazioni legate alla sostenibilità ambientale e sociale, ma la motivazione più forte e importante continua a essere questa: non trovo alcuna necessità di far del male ad altri esseri viventi visto che lo posso evitare.<br />
<br />
Tutto qui.<br />
Facile, no? ;)<br />
<br />
Veniamo alla ricetta di oggi: si tratta di un piatto davvero semplice ed estremamente rapido... certo, se non si conta il tempo di cottura del grano. Ma come dico sempre, mica bisogna stare a guardarlo tutto il tempo!<br />
Nel frattempo si può tranquillamente fare altro, così come, se preferite, potete cuocerlo in pentola a pressione dimezzando i tempi, o addirittura potete prepararlo in anticipo e riscaldarlo all'ora di cena immergendolo per qualche istante in acqua bollente salata: i suoi chicchi sono ben compatti e difficilmente scuocerà.<br />
Come condimento ho utilizzato degli asparagi verdi: personalmente non sono una grande fan né di quelli bianchi né di quelli estremamente grandi. Preferisco piuttosto l'asparagina dal fusto più sottile: non è mai necessario spellarla ed è decisamente economica.<br />
Assieme agli asparagi, le nespole: non quelle autunnali ma la varietà <i>del Giappone</i>, che matura in primavera. Spesso sono asprignole perché messe sul mercato ancora immature, il momento per raccoglierle sarebbe lo stesso in cui maturano le ciliegie ma a quel punto, ahimé, non si trovano più. Io ogni anno mi <i>faccio fregare</i>, per poi ritrovarmi a doverle riciclare in altro modo perché così non mi dicono molto. In questo caso apportano una nota leggermente aspra e aromatica interessante, che ben bilancia la leggera amarezza erbacea degli asparagi.<br />
Per completare il tutto l'harissa, che mi risparmia dalla "gran fatica" di andare a pescare nel mio espositore delle spezie e apporta una buona dose di piccantezza... ma senza strafare, usata in piccole quantità è adatta anche a palati poco avvezzi al peperoncino come il mio ;)<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<table align="center" border="0" cellpadding="0" cellspacing="0" style="width: 100%;"><tbody>
<tr><td width="100%"><div style="-moz-background-inline-policy: continuous; background: none repeat scroll 0% 0% rgb(246, 246, 246); padding: 5px 8px;">
<blockquote>
<span class="item">
</span>
<br />
<div class="fn">
<div style="text-align: center;">
<span class="item" style="font-size: x-large;"><b>Grano tenero con asparagi e nespole</b></span></div>
<div class="summary">
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-small;">L’harissa è una salsa aromatica e piccantissima a base di peperoncino fresco tipica del nord africa: la trovi nei supermercati più forniti o nei negozi etnici.
Puoi evitare di ammollare il grano, ma in questo caso il tempo di cottura sarà di oltre un'ora.</span> </div>
</div>
</div>
</blockquote>
<blockquote>
<div class="fn">
Ingredienti per <span class="yield">2</span> porzioni:<br />
<ul>
<li class="ingredient">
<span class="amount">150 g</span>
<span class="name">di grano tenero in chicchi</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">200 g</span>
<span class="name">di asparagi verdi (circa 100 g una volta puliti)</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">1 cucchiaino</span>
<span class="name">di harissa</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">2</span>
<span class="name">nespole del giappone</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">1 cucchiaio</span>
<span class="name">di olio extravergine d'oliva</span>
</li>
</ul>
Procedimento:<br />
<ol class="instructions">
<li class="instruction">
Controlla che il grano non contenga piccole pietruzze, mettilo in una ciotola, coprilo abbondantemente d’acqua fresca o a temperatura ambiente e lascialo riposare per circa 6 ore.
</li>
<li class="instruction">
Scola il grano, sciacqualo e lessalo in acqua bollente per 40-50 minuti o finché non sarà pronto, aggiungendo il sale a metà cottura.
</li>
<li class="instruction">
A 10/15 minuti dal termine della cottura del grano inizia a pulire gli asparagi: la parte di scarto si individua facilmente spezzandoli a metà, se non sono eccessivamente grossi non è necessario spellarli.
</li>
<li class="instruction">
Prendi una padella che li contenga a misura, versaci l’olio, l’harissa e mescolali bene. Aggiungi gli asparagi in un solo strato, chiudi con un coperchio e mettili su fuoco medio per 5 minuti o finché saranno teneri.
</li>
<li class="instruction">
Nel frattempo spella le nespole, elimina i semi e tagliale a cubetti.
</li>
<li class="instruction">
Taglia gli asparagi a rondelle, lasciando integre le punte.
</li>
<li class="instruction">
Quando il grano è pronto scolalo, mescolalo con le nespole e gli asparagi all’harissa. Non dovrebbe essere necessario aggiungere sale, mentre se preferisci puoi aggiungere un ulteriore giro d’olio.
</li>
<li class="instruction">
Servi caldo o a temperatura ambiente.
</li>
</ol>
</div>
<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<b><u><span style="font-size: large;"><a href="https://sites.google.com/site/kitchenbloodykitchen/grano-tenero-con-asparagi-e-nespole" rel="nofollow" target="_blank">Visualizza la versione stampabile della ricetta</a></span></u></b></div>
<br />
<br /></blockquote>
</div>
</td></tr>
</tbody></table>
</div>
Alice Martinihttp://www.blogger.com/profile/02695151311218171606noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-86069501620211354.post-81256229815514920712014-04-15T11:02:00.000+02:002014-04-16T14:33:21.135+02:00Fudge al cioccolato, dulce de leche di cocco e uvetta<div class="hrecipe">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;">
<img alt="Fudge al cioccolato, dulce de leche di cocco e uvetta" border="0" class="photo" src="http://1.bp.blogspot.com/-lOveodz9A_U/U0wpMn95BII/AAAAAAAABBo/UcIkXuXQQ4Y/s1600/Vegan+fudge_.jpg" title="Vegan fudge" /></div>
<br />
<br />
<br />
<br />
Mi ero riproposta di scrivervi qualche giorno fa, magari prima del corso, in modo da aggiornarvi sulla data nel caso qualcuno fosse interessato a partecipare.<br />
E invece, indovinate? Nada. Del resto è inutile, i miei buoni propositi vanno spesso in fumo e mi ci dovrei consapevolmente rassegnare.<br />
Così come dovrei aver ormai imparato che nelle due settimane precedenti un corso non sono fisicamente in grado di fare nulla che non sia girare in tondo urlando a squarciagola <i>"moriremo tutti, moriremo tuttiiiii!!!"</i>.<br />
Aggiungete un mestolo in una mano, una ciotola sotto al braccio, musica a palla di sottofondo e <i>qualche</i> baffo di cioccolato qui e lì e avrete una perfetta rappresentazione di me nei giorni scorsi.<br />
<i>"Un corsetto, 4-5 ricette, che sarà mai?"</i> direte voi.<br />
E avreste pure ragione, eh, mica lo nego.<br />
Se solo non avessi questa smania di prevenire qualunque problema e di testare e ri-testare ogni singola riga scritta nelle dispense che consegno ai partecipanti (e che dispense, posso dirlo? Non avendole fatte io, direi di si) probabilmente la vivrei con più serenità.<br />
Non che la cosa mi riesca particolarmente bene visto che ogni volta ci trovo un qualche errore nella grammatura, ma non si può dire che non ci provi.<br />
Sulla serenità ci stiamo lavorando (io, me e Agrimonia che ormai non sopporta più l'umana con cui è condannata a condividere l'esistenza).<br />
<br />
Insomma, all'ora dei conti posso dire che in queste due settimane non ho cucinato nulla che non fosse mera sussistenza o dolci al cioccolato, ritrovandomi con un grosso surplus dello stesso visto che, non riuscendo a trovare il mio "solito" Callebaut, ho acquistato qualcosa come 5 marche diverse di fondente per trovare un possibile sostituto.<br />
Risultato?<br />
Attualmente ho in casa qualcosa come 1550 grammi di cioccolato fondente. E non è nemmeno un ingrediente che mi fa impazzire!<br />
<br />
Complice una ricetta di Nigella trovata su <a href="http://www.menuturistico.com/2012/11/god-bless-nigella-fudge-al-latte.html" target="_blank">Menu turistico</a> e un vasetto di dulce de leche de coco* sono riuscita ad utilizzarne una piccola parte per un dolce che si fa davvero in 3 minuti, riposo e ammollo permettendo.<br />
Ma se proprio avete fretta potete anche omettere l'uvetta ammollata o sostituirla con quel che vi pare: gli ingredienti fondamentali per ottenere un dolce vellutato, avvolgente e strepitosamente sensuale sono dulce de leche, cioccolato e olio di cocco, per il resto liberate pure la fantasia.<br />
<br />
<br />
*<i>Dulce...che?</i> Trovate la ricetta <a href="http://www.kitchenbloodykitchen.com/2011/03/dulche-de-leche-de-coco.html" target="_blank">qui</a>, mentre <a href="http://www.kitchenbloodykitchen.com/2011/03/quadrotti-al-dulce-de-leche-al-cocco.html" target="_blank">qui</a> trovate un'altra idea per utilizzarlo<br />
<br />
<br />
<table align="center" border="0" cellpadding="0" cellspacing="0" style="width: 100%;"><tbody>
<tr><td width="100%"><div style="-moz-background-inline-policy: continuous; background: none repeat scroll 0% 0% rgb(246, 246, 246); padding: 5px 8px;">
<blockquote>
<span class="item">
</span>
<br />
<div class="fn">
<div style="text-align: center;">
<span class="item" style="font-size: x-large;"><b>Fudge al cioccolato, dulce de leche di cocco e uvetta</b></span></div>
</div>
<div style="text-align: left;">
<span class="item">
</span>
</div>
</blockquote>
<br />
<blockquote>
<div style="text-align: left;">
Ingredienti per <span class="yield">una teglia quadrata da 20 cm di lato:</span><br />
<ul>
<li class="ingredient">
<span class="amount">50 g</span>
<span class="name">di uvetta</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">50 g</span>
<span class="name">di rum</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">250 g</span>
<span class="name">di <a href="http://www.kitchenbloodykitchen.com/2011/03/dulche-de-leche-de-coco.html" target="_blank">dulce de leche de coco</a></span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">250 g</span>
<span class="name">di cioccolato fondente (preferibilmente al 50/60%)</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">40 g</span>
<span class="name">di olio di cocco + quello per ungere la teglia</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">1/2 cucchiaino</span>
<span class="name">di fior di sale (facoltativo)</span>
</li>
</ul>
Procedimento:<br />
<ol class="instructions">
<li class="instruction">
Ammolla l'uvetta nel rum per almeno 15 minuti, o finché non sarà ben gonfia. Strizzala bene e mettila da parte.
</li>
<li class="instruction">
Ungi con pochissimo olio di cocco la teglia, quindi rivestila con carta forno: l'olio la farà aderire perfettamente.
</li>
<li class="instruction">
Sciogli dulce de leche, cioccolato fondente e olio di cocco in un pentolino dal fondo spesso, al microonde o a bagnomaria, mescolando di frequente.
</li>
<li class="instruction">
Versa il composto nella teglia, se ti fa piacere cospargilo con il fior di sale e lascialo raffreddare. Mettilo in frigorifero finché non sarà perfettamente solido.
</li>
<li class="instruction">
Sforma il fudge e taglialo a cubi di 3-4 cm di lato; per effettuare un taglio preciso riscalda a ogni taglio la lama di un coltello ben affilato: basta immergerla per qualche secondo in acqua calda e asciugarla per bene.
</li>
<li class="instruction">
Disponi i cubetti di fudge in alcuni pirottini di carta e servili freddi di frigo o a temperatura ambiente, se non fa troppo caldo.
</li>
</ol>
</div>
<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<b><u><span style="font-size: large;"><a href="https://sites.google.com/site/kitchenbloodykitchen/fudge-al-cioccolato-dulce-de-leche-di-cocco-e-uvetta" rel="nofollow" target="_blank">Visualizza la versione stampabile della ricetta</a></span></u></b></div>
<br />
<br /></blockquote>
</div>
</td></tr>
</tbody></table>
</div>
Alice Martinihttp://www.blogger.com/profile/02695151311218171606noreply@blogger.com17tag:blogger.com,1999:blog-86069501620211354.post-23015447381330820592014-03-13T09:12:00.000+01:002014-08-09T20:30:56.524+02:00Torta di mandorle e mele affondate<div class="hrecipe">
<div class="separator" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;">
<img border="0" class="photo" src="http://3.bp.blogspot.com/-ayMUoYgUnLc/UyDEBXW1VVI/AAAAAAAAA_I/-djf5DCtCwg/s1600/Torta+di+mele+affondate+e+mandorle.jpg" /></div>
<br />
<br />
<br />
È davvero tanto che non pubblico la ricetta di una torta: è passato praticamente un anno dalla ricetta della <a href="http://www.kitchenbloodykitchen.com/2013/03/pastiera-napoletana-vegan-senza-strutto-uova-ricotta.html" target="_blank">pastiera vegan</a>. La verità è che di dolci ne mangio gran pochi, da allora ne avrò fatti si e no un paio se non contiamo quelli studiati appositamente per i corsi. Potrei ammazzarmi di pizza, ma oltre la fettina di torta difficilmente vado.<br />
<br />
Eccezione: le torta di mele. Ne trovate tante qui su KBK, dalla <a href="http://www.kitchenbloodykitchen.com/2009/01/torta-ripiena-alle-mele.html" target="_blank">versione con lievito di birra</a> dolcificata con malto, passando per lo <a href="http://www.kitchenbloodykitchen.com/2012/10/strudel-di-mele-e-castagne.html" target="_blank">strudel senza zucchero</a>, la variante <a href="http://www.kitchenbloodykitchen.com/2011/10/torta-di-mele-semiintegrale-con.html" target="_blank">semi integrale</a>, quella con<a href="http://www.kitchenbloodykitchen.com/2011/01/torta-di-mele-carote-e-nocciole.html" target="_blank"> carote e nocciole</a>, un <a href="http://www.kitchenbloodykitchen.com/2011/07/cobbler-di-mele-e-mirtilli-pepe-rosa-e_20.html" target="_blank">cobbler con mirtilli</a>, un <a href="http://www.kitchenbloodykitchen.com/2010/08/crumble-di-mele-e-more-alle-noci-pecan.html" target="_blank">crumble con more e noci pecan</a>, fino a finire alla mia preferita in assoluto con <a href="http://www.kitchenbloodykitchen.com/2009/03/torta-di-mele.html" target="_blank">marsala, uvetta e pinoli</a> che però, vi avviso, non a tutti viene e non a tutti piace perché è melosissima e umidissima. C'è davvero l'imbarazzo della scelta e no, non credo di avere ancora finito ;).<br />
<br />
Questa variante comprende mandorle, tante mandorle, abbinamento già visto <a href="http://www.kitchenbloodykitchen.com/2011/03/torta-di-mele-e-mandorle-profumata-al.html" target="_blank">qui</a> ma declinato in modo decisamente diverso.<br />
Mentre stavo preparando l'ultimo corso mi sono ritrovata con un avanzo consistente di crema alle mandorle non ancora cotta, ed essendo arcistufa di quei dolci -chiamatemi maniaca, ma tra un aggiustamento e l'altro li ho provati almeno quattro volte prima di arrivare alla ricetta definitiva- l'ho fatta diventare un ingrediente di questo impasto.<br />
<br />
Si tratta di un dolce... dolce, sicuramente molto adatto a chi ama i dolci tradizionali ed è poco avvezzo a quelli *senza*: per me, perfetto assieme a una tazzona di caffè o tè, rigorosamente amari per compensarne la dolcezza.<br />
<br />
A proposito di corsi di cucina vegan: se siete nei dintorni di Verona vi consiglio di tenervi liberi l'11 aprile. O, meglio ancora, di iscrivervi alla newsletter dedicata, per essere sempre aggiornati sulle nuove date: trovate il modulo d'iscrizione a <a href="http://eepurl.com/0IOWX" target="_blank">questo link</a>.<br />
<br />
<br />
<table align="center" border="0" cellpadding="0" cellspacing="0" style="width: 100%;"><tbody>
<tr><td width="100%"><div style="-moz-background-inline-policy: continuous; background: none repeat scroll 0% 0% rgb(246, 246, 246); padding: 5px 8px;">
<blockquote>
<span class="item">
</span>
<br />
<div class="fn">
<div style="text-align: center;">
<span class="item" style="font-size: x-large;"><b>Torta di mandorle e mele affondate</b></span></div>
</div>
<div style="text-align: left;">
<span class="item">
</span>
</div>
</blockquote>
<br />
<blockquote>
<div style="text-align: left;">
Ingredienti per <span class="yield">uno stampo da 18/19 cm di diametro:</span></div>
<ul>
<li class="ingredient">
<span class="amount">2</span>
<span class="name">mele (circa 400 g al netto degli scarti)</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">80 g</span>
<span class="name">di farina di mandorle</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">60 g</span>
<span class="name">di fecola di patate</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">120 g </span>
<span class="name">di zucchero</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">1/2</span>
<span class="name">bacca di vaniglia o 1 cucchiaino di estratto di vaniglia</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">1 pizzico</span>
<span class="name">di sale</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">130 g</span>
<span class="name">di latte vegetale, preferibilmente al naturale e non dolcificato</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">30 g</span>
<span class="name">di olio di riso, mais o extravergine</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">110 g</span>
<span class="name">di farina 00</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">7 g</span>
<span class="name">di lievito per dolci non aromatizzato</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">20 g</span>
<span class="name">di mandorle in scaglie</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">q.b.</span>
<span class="name">zucchero a velo</span>
</li>
</ul>
Procedimento:<br />
<ol class="instructions">
<li class="instruction">
Portate il forno a 180°.
</li>
<li class="instruction">
Pelate le mele, tagliatele a metà e detorsolatele, quindi tagliatele a fettine di circa 2 mm.
</li>
<li class="instruction">
Mescolate in una piccola ciotola farina di mandorle, fecola, zucchero, i semi estratti dalla bacca di vaniglia, un pizzico di sale, il latte vegetale e l’olio.
</li>
<li class="instruction">
Mescolate bene per sciogliere tutti i grumi.
</li>
<li class="instruction">
In una ciotola più grande setacciate la farina con il lievito.
</li>
<li class="instruction">
Versate il composto liquido sulla farina, mescolando con un cucchiaio.
</li>
<li class="instruction">
Versate l’impasto nella tortiera rivestita di carta forno.
</li>
<li class="instruction">
Affondatevi le mele in verticale, inserendole molto ravvicinate tra loro ma facendo in modo che tra una fetta e l’altra ci sia un pochino di impasto. Componete prima di tutto una raggiera esterna, quindi riempite il centro con le fette più corte.
</li>
<li class="instruction">
Cospargete le mele con le mandorle in scaglie e spolverate il tutto con zucchero a velo.
</li>
<li class="instruction">
Infornate per circa 60 minuti o finché sarà dorata in superficie, quindi testate la cottura infilando uno stecchino nell’impasto: se esce pulito il dolce è pronto, altrimenti proseguite la cottura ancora per qualche minuto.
</li>
</ol>
</blockquote>
</div>
<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<b><u><span style="font-size: large;"><a href="https://sites.google.com/site/kitchenbloodykitchen/torta-di-mandorle-e-mele-affondate" target="_blank">Visualizza la versione stampabile della ricetta</a></span></u></b></div>
<br />
<br /></td></tr>
</tbody></table>
</div>
Alice Martinihttp://www.blogger.com/profile/02695151311218171606noreply@blogger.com22tag:blogger.com,1999:blog-86069501620211354.post-22146392543171413372014-02-18T09:37:00.000+01:002014-08-09T20:30:05.154+02:00Hummus con aglio arrostito e citron confit<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-hX0Xhz3_7UI/UwKTiX4VIOI/AAAAAAAAA-Q/tKwYq3l7yQk/s1600/Hummus+con+aglio+arrostito+e+citron+confit.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-hX0Xhz3_7UI/UwKTiX4VIOI/AAAAAAAAA-Q/tKwYq3l7yQk/s1600/Hummus+con+aglio+arrostito+e+citron+confit.jpg" /></a></div>
<br />
<br />
<br />
Avreste dovuto vedermi, mentre scattavo questa foto puntellandomi su scatole e scatoloni, un piede in un sacchetto e l'altro incastrato tra la scala e un ripiano della libreria, facendo mille contorsioni per riuscire a inquadrare la ciotolina in mezzo a tutto quel caos. Nonostante la mancanza di cavalletto e luci, con il sole ormai al tramonto e con l'unica finestra esposta quasi decentemente sommersa di scatoloni, sono riuscita a salvare almeno uno scatto. Oh, è l'unico venuto *non troppo* mosso, cosa affatto semplice vista la mia assoluta mancanza di fermezza, ma in tutta questa provvisorietà non credo davvero che avrei potuto fare di meglio e ci tenevo davvero a farvi avere questa ricetta svuota-dispensa.<br />
<br />
Ok, probabilmente <i>svuota dispensa</i> è leggermente fuorviante e richiama alla mente avanzi di verdure già cotte, formaggi o salumi... e no, vi fermo subito, non è così.<br />
La mia dispensa, tuttora in fase svuotamento, offre ben altro: sto provando a vedere se i semi per i germogli sono ancora vivi, tento di consumare i mille pacchettini di cereali e legumi, ma la vera priorità è il congelatore.<br />
Non c'era moltissimo a dire il vero, tendo a fare scorta più che altro di prodotti che sarebbe inutile preparare in piccole quantità: mi rimangono aglio arrostito, <a href="http://www.kitchenbloodykitchen.com/2010/02/red-curry-paste.html" target="_blank">pasta di curry rosso</a>, cubetti di succo di barbabietola... ma ho anche qualche tonnellata di rosmarino, salvia, lemongrass, foglie di kaffir lime: tutte cose che non si possono consumare in grosse quantità ma che vanno dosate a pizzichi, cucchiaini o al massimo cucchiai. Insomma, temo ne avrò ancora per un bel po'.<br />
<br />
Dal frigorifero è spuntato anche un vaso di <a href="http://www.montag.it/comida/archives/004177.html" target="_blank">citron confit </a>che avevo messo a riposare poco prima di trasferirmi e che ho ritrovato perfettamente pronti, morbidi, profumatissimi e salvifici: al ritorno dal lavoro, dopo aver passato pomeriggio e sera a riordinare e pulire, avevo voglia di tutto tranne che di cucinare. E cosa si fa in questo caso? Che domande: si mette a bruscare un po' di pane e si avvia il frullatore per preparare dell'hummus in una <a href="http://www.kitchenbloodykitchen.com/2009/12/ricette-in-viola-nobday-in-cucina.html" target="_blank">delle</a> <a href="http://www.kitchenbloodykitchen.com/2008/01/insalata-di-finocchi-e-arance-con.html" target="_blank">sue</a> <a href="http://www.kitchenbloodykitchen.com/2010/12/hummus-di-germogli-di-ceci_22.html" target="_blank">infinite</a> <a href="http://www.kitchenbloodykitchen.com/2009/05/hummus-ai-talli-daglio.html" target="_blank">varianti</a>.<br />
Peccato non avere aglio, tahina, e solo un piccolo spicchietto di limone mezzo raggrinzito.<br />
In compenso ho trovato i già citati aglio arrostito, citron confit e una boccettina (anzi, due: chissà cos'avevo in testa quando ho comprato la seconda, data la durata pressoché eterna!) di olio di sesamo tostato, intensamente aromatico.<br />
<br />
Ne è uscito qualcosa di vagamente simile all'hummus tradizionale, ma con un carattere tutto suo: sicuramente adatto a una cena per palati robusti o, in piccole dosi, perfetto su dei crostini da aperitivo.<br />
<br />
<br />
/comunicazione di servizio: stiamo programmando altri <b>corsi di cucina</b> vegan, se volete rimanere aggiornati vi potete <b>iscrivere alla newsletter dedicata</b> <a href="http://eepurl.com/0IOWX" rel="nofollow" target="_blank">cliccando qui </a>:)<br />
<br />
<br />
<br />
<table align="center" border="0" cellpadding="0" cellspacing="0" style="width: 100%;"><tbody>
<tr><td width="100%"><div style="-moz-background-inline-policy: continuous; background: none repeat scroll 0% 0% rgb(246, 246, 246); padding: 5px 8px;">
<blockquote>
<div class="hrecipe">
<span class="item">
</span>
<br />
<div class="fn">
<div style="text-align: center;">
<span class="item" style="font-size: x-large;"><b>Hummus con aglio arrostito e citron confit</b></span></div>
</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<span class="item">
</span>
<br />
Ingredienti per <span class="yield">4</span> porzioni:<br />
<ul>
<li class="ingredient">
<span class="amount">1/4</span>
<span class="name">di <a href="http://www.montag.it/comida/archives/004177.html" target="_blank">citron confit</a></span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">500 g</span>
<span class="name">di ceci lessati</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">1 testa</span>
<span class="name">d'aglio (per la ricetta ne servirà metà)</span></li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">1/2 cucchiaino circa</span>
<span class="name">di olio di sesamo tostato</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">q.b.</span>
<span class="name">di olio extravergine d'oliva</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">q.b.</span>
<span class="name">succo di limone</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">ingredienti facoltativi: </span>
<span class="name">sale, prezzemolo, peperoncino fresco o in fiocchi</span>
</li>
</ul>
Procedimento:<br />
<ol class="instructions">
<li class="instruction">
Portate il forno a 180º.
</li>
<li class="instruction">
Tagliate la testa d'aglio a metà, cospargetelo con un pizzico di sale, un filo d'olio e avvolgetelo in un doppio strato di alluminio, sigillando bene il cartoccio.
</li>
<li class="instruction">
Infornate per circa 30 minuti o finché, tastando il cartoccio, sentirete che l'aglio si è ammorbidito completamente. Aprite il cartoccio e lasciate raffreddare.
</li>
<li class="instruction">
Estraete la polpa, che con la cottura si sarà trasformata in una crema, dagli spicchi. Mettetene da parte metà per un'altra preparazione.
</li>
<li class="instruction">
Sciacquate il citron confit ed eliminate la polpa.
</li>
<li class="instruction">
Frullate finemente ceci, aglio, citron confit e l'olio di sesamo tostato.
</li>
<li class="instruction">
Aggiungete due cucchiai di olio extravergine, una spruzzata di succo di limone e, se serve, un pizzico di sale (attenzione: i citron confit sono già molto salati).
</li>
<li class="instruction">
Aggiustate la quantità di ingredienti a piacere, assaggiando man mano: potete anche aggiungere parte dell'aglio arrostito messo da parte, se lo gradite.
</li>
<li class="instruction">
Continuare a frullare fino a ottenere una crema liscia, aggiungendo un goccio d'acqua se necessario.
</li>
<li class="instruction">
Disponete l'hummus in una ciotola e decoratelo, a piacere, con prezzemolo e/o filetti di peperoncino fresco o in fiocchi.
</li>
<li class="instruction">
Condite con un filo d'olio extravergine e servite con crostini o pane tostato.
</li>
</ol>
</div>
</blockquote>
</div>
</td></tr>
</tbody></table>
<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<b><u><span style="font-size: large;"><a href="https://sites.google.com/site/kitchenbloodykitchen/hummus-con-aglio-arrostito-e-citron-confit" target="_blank">Visualizza la versione stampabile della ricetta</a></span></u></b></div>
<br />
<br />Alice Martinihttp://www.blogger.com/profile/02695151311218171606noreply@blogger.com13tag:blogger.com,1999:blog-86069501620211354.post-88529173663897827062014-01-23T09:17:00.000+01:002014-08-09T20:28:34.279+02:00Gnocchi di barbabietola e aglio arrostito + ultimi posti per il corso I dolci di casa (VR)<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div style="text-align: left;">
</div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://3.bp.blogspot.com/-TQQKQstdZCw/UuAINSvt4gI/AAAAAAAAA9w/H5lF5ZGgx5o/s1600/Gnocchi+di+barbabietola+e+aglio+arrostito.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-TQQKQstdZCw/UuAINSvt4gI/AAAAAAAAA9w/H5lF5ZGgx5o/s1600/Gnocchi+di+barbabietola+e+aglio+arrostito.jpg" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Post production: <a href="http://marcomdiodato.prosite.com/212700/about-me" target="_blank">Marco M. Diodato</a></td></tr>
</tbody></table>
<br />
<br />
<br />
Come vi accennavo nell'ultimo post, in questi giorni sono finalmente tornata a casa dopo mesi di lontananza. Tornare è stato davvero strano, ma nonostante la casa sia mezza vuota mi sento davvero bene... "a casa", per l'appunto ;)<br />
Sono ancora parecchio scombussolata, anche perché nel frattempo mi sono ammalata: eddai, un trasloco senza bronchite che trasloco è? Le mille rampe di scale per arrivare a casa sono dure, ancor più dure se non si riesce a smetterla un attimo di tossire... e quindi me la prendo con calma, prima o poi riporterò tutto qui e finirò i vari lavoretti necessari. Fortuna che non è un trasloco "vero" con tanto di mobili e che la maggior parte delle mie cose sono rimaste qui!<br />
<br />
Tra le altre cose sto tentando di impegnarmi nello smaltimento dispensa: non c'era molto, ammetto, ma voglio tentare di far fuori tutto quello che era rimasto qui in questi mesi prima di rifornirmi nuovamente... perché mi conosco: per quanto riguarda libri, caccavelle e alimenti ho una fortissima tendenza all'accumulo. Non vorremo forse ritrovarci senza farina di mandorle, vero? E dei semi di chia che me ne faccio? Non so, intanto pigliamoli che vedi mai, quella volta che ti serviranno sicuramente non li troverai! Un etto di cioccolato? Ma no, meglio un kg: se vuoi fare un dolce cioccolatosissimo due giorni di seguito non vorrai ritrovarti senza!<br />
<br />
Dire che sto mangiando in modo particolare è un eufemismo, del resto se ci si vuole arrangiare con quel che c'è bisogna adattarsi per forza di cose. Non che ci sia poca scelta... sono le combinazioni che spesso lasciano a desiderare, ma ho trovato anche un paio di soluzioni interessanti che tenterò di condividere: del resto si sa che la necessità aguzza l'ingegno.<br />
<br />
La prima sera, però -anzi, la seconda visto che la prima mi è venuta a trovare una cara amica con cui ho pasteggiato in modo salubrissimo a... sachertorte- ho trovato una porzione di questi gnocchi che stazionava nel congelatore semi deserto. Incredibilmente, ancora buoni dopo quasi sei mesi.<br />
Per una strana coincidenza -perché di solito tendo a perdere gli appunti- ho ritrovato il procedimento.<br />
Non ho ritestato la ricetta come il mio solito, ma da quello che ho scritto sembravo parecchio sicura di me quindi, per questa volta, la rischio e ve la lascio così come l'ho trovata: grossi strafalcioni non dovrebbero esserci.<br />
<br />
<table align="center" border="0" cellpadding="0" cellspacing="0" style="width: 90%;"><tbody>
<tr><td width="100%"><div style="-moz-background-inline-policy: continuous; background: none repeat scroll 0% 0% rgb(246, 200, 200); padding: 5px 8px;">
Ne approfitto anche per avvisarvi che ci sono ancora un paio di posti disponibili per il <b>corso "I dolci di casa"</b> che terrò al RETRObar (VR) il 7 febbraio. Si tratterà di un incontro di circa 4 ore sui<b> dolci semplici</b>, per allietare colazioni e merende: <b>crostate, torte e biscotti,</b> perfetto anche e soprattutto per chi ha iniziato da poco ad approcciarsi ai dolci vegan e non ha molta dimestichezza in cucina.<br />
Se siete interessati <b>scrivete a <a href="mailto:corsovegan@gmail.com">corsovegan@gmail.com</a></b> per ricevere informazioni: avrei voluto avvisarvi prima che i posti fossero quasi tutti esauriti ma sono stati prenotati in un baleno, anche perché abbiamo deciso di mantenere basso il numero di partecipanti per poter lavorare meglio.
<br /><br />
<b>Se desiderate essere aggiornati sui prossimi corsi, eventi, cene... o quel che sarà, vi consiglio di <a href="http://eepurl.com/0IOWX" target="_blank">iscrivervi a questa newsletter</a>.</b></div>
</td></tr>
</tbody></table>
<br />
<br />
<br />
<table align="center" border="0" cellpadding="0" cellspacing="0" style="width: 100%;"><tbody>
<tr><td width="100%"><div style="-moz-background-inline-policy: continuous; background: none repeat scroll 0% 0% rgb(246, 246, 246); padding: 5px 8px;">
<blockquote>
<div class="hrecipe">
<span class="item">
</span>
<br />
<div class="fn" style="text-align: center;">
<span class="item" style="font-size: x-large;"><b>Gnocchi di barbabietola e aglio arrostito</b></span></div>
<span style="font-size: x-large;"><b><span class="item">
</span>
</b></span><br />
<div class="summary" style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-small;">Se volete evitare di scottarvi pelando le patate basterà inserirle nello schiacciapatate tagliate a metà, con il taglio verso il basso e la buccia in alto: la buccia rimarrà nello schiacciapatate e dovrete solo ricordarvi di toglierla ogni paio di mezze patate schiacciate.</span></div>
<br />
Ingredienti per <span class="yield">4 o 5</span> porzioni:<br />
<ul>
<li class="ingredient">
<span class="amount">1300 g</span>
<span class="name">di patate farinose, se possibile non troppo grosse e di dimensioni simili</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">1 testa</span>
<span class="name">d'aglio</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">300 g</span>
<span class="name">di barbabietole già lessate</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">200/300 g</span>
<span class="name">di farina 00</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">due manciate</span>
<span class="name">di nocciole affettate o in granella</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">8 rametti</span>
<span class="name">di origano fresco</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount"></span>
<span class="name">sale grosso</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount"></span>
<span class="name">olio extravergine d'oliva</span>
</li>
</ul>
Procedimento:<br />
<ol class="instructions">
<li class="instruction">
Portate il forno a 180º.
</li>
<li class="instruction">
Preparate una teglia che possa contenere le patate intere in un unico strato rivestendola con un foglio di alluminio. Versate sul fondo uno strato di sale grosso spesso un paio di cm e disponetevi sopra le patate.
Coprite la teglia con un ulteriore foglio di alluminio, sigillandola.<br />
Tagliate la testa d'aglio a metà, cospargetelo con un pizzico di sale, un filo d'olio e avvolgetelo in un doppio strato di alluminio, sigillando bene il cartoccio.<br />
Infornate sia l'aglio che le patate: il primo sarà pronto dopo 30/40 minuti, per le patate invece serviranno 40/60 minuti a seconda delle dimensioni: testate la cottura con una forchetta.
<br />
</li>
<li class="instruction">
Aprite i due cartocci facendo attenzione al vapore e lasciate raffreddare l'aglio mentre schiacciate le patate: quest'operazione va fatta mentre sono ancora ben calde. Man mano che le schiacciate disponetele su una spianatoia allargandole bene, in modo che l'umidità residua possa evaporare.
</li>
<li class="instruction">
Riprendete l'aglio ed estraete la polpa -con la cottura si sarà trasformata in una crema- dagli spicchi.Frullatelo assieme alle barbabietole senza assolutamente aggiungere acqua.<br />
Impastate il composto di barbabietole e aglio con le patate e circa 250/300 g di farina; per sapere se questa quantità è sufficiente il metodo empirico è il migliore: mettete sul fuoco un pentolino d'acqua e quando bolle buttateci dentro un pezzo di impasto grande quanto uno gnocco. Se si sfalda aggiungete farina, se una volta tornato a galla trovate sia troppo morbido idem. Se è duretto, la prossima volta procedete con più cautela ;)
<br />
</li>
<li class="instruction">
Accertata la consistenza corretta, iniziate a formare e cuocere gli gnocchi. Avete due metodi tra cui scegliere: potete formare delle quenelle con due cucchiaini oppure riempire una poche à douille (senza beccuccio) con l'impasto, spremerne un pochino e tagliarlo con un coltello leggermente infarinato. In ogni caso, gettate gli gnocchi direttamente in acqua bollente salata e cuocetene pochi per volta.<br />
Man mano che saranno pronti verranno a galla. Lasciateli cuocere ancora un minuto prima di scolarli e passarli nella padella con il condimento.
<br />
</li>
<li class="instruction">
Mentre cuocete i primi gnocchi preparate il condimento: scaldate 4 cucchiai d'olio in una padella e aggiungete le nocciole, le foglioline di origano e un pizzico di sale. Lasciate tostare le nocciole qualche istante.
</li>
<li class="instruction">
Man mano che gli gnocchi sono pronti raccoglieteli con una schiumarola e passateli in padella con il condimento, sempre pochi per volta, per qualche istante: si insaporiranno e la poca acqua di cottura che gli rimane attaccata si emulsionerà al condimento.
</li>
<li class="instruction">
Servite all'istante!</li>
</ol>
</div>
</blockquote>
</div>
</td></tr>
</tbody></table>
<br />
<div style="text-align: center;">
<b><u><span style="font-size: large;"><a href="https://sites.google.com/site/kitchenbloodykitchen/gnocchi-di-barbabietola-e-aglio-arrostito" target="_blank">Visualizza la versione stampabile della ricetta</a></span></u></b></div>
<br />
<br />Alice Martinihttp://www.blogger.com/profile/02695151311218171606noreply@blogger.com31tag:blogger.com,1999:blog-86069501620211354.post-54768290696570809102014-01-13T09:29:00.000+01:002014-01-13T12:11:17.739+01:00Crema di peperoni gialli e topinambur<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span id="goog_799565346"></span><span id="goog_799565347"></span></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-nlooBbMUYps/UtFYici2b7I/AAAAAAAAA8o/3yRpDbbF438/s1600/Crema+di+peperoni+e+topinambur.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="Crema di peperoni gialli e topinambur" border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-nlooBbMUYps/UtFYici2b7I/AAAAAAAAA8o/3yRpDbbF438/s1600/Crema+di+peperoni+e+topinambur.jpg" title="Crema di peperoni gialli e topinambur" /></a></div>
<br />
<br />
<br />
Da che punto si ricomincia, dopo più di sei mesi di silenzio? Sei mesi lunghissimi, nonostante sembri ieri, eppure è cambiato tutto.<br />
Sei mesi durante i quali ho perso ogni voglia di cucinare e in cui spesso anche la fatica di accendere il forno per riscaldare qualcosa di comprato già pronto era troppo grande, sei mesi durante i quali ho tentato di iniziare a prendermi cura di me, in cui ho fallito miseramente ogni volta, in cui ho tentato di fare progetti per distrarmi ma su cui fatico enormemente a mantenere la concentrazione, in cui ho perso il mio punto di riferimento, in cui ne ho cercato di nuovi dentro di me ma... beh, a quanto pare la ricerca è ancora lunga. Prima o poi lo troverò, come mi sono ripetuta più e più volte prima o poi passa tutto.<br />
Perché alla fine non è successo davvero nulla di grave: nessuna brutta malattia, il lavoro c'è e di questi tempi non è poi così scontato, un tetto sopra la testa non manca anche se al momento non è quello di casa mia... devo solo imparare a cucinare unicamente per me stessa, non pensavo fosse così difficile :) <br />
<br />
Tra qualche giorno dovrei anche tornare a casa, cosa che sto vivendo con un misto di sollievo e puro terrore: da un lato temo moltissimo la solitudine nonostante l'abbia sempre cercata, dall'altro spero che quel che mi serve per rimettermi in sesto sia proprio il ritrovare i miei angolini, riavere finalmente i miei props, la grande libreria in cui stazionano tutti i miei libri, il mio router (<span style="font-size: x-small;">oh ragazzi, quattroorequattro per pubblicare un solo, dannatissimo post. Chiavetta, ti odio!</span>), la mia cucina ma soprattutto ritrovare Agrimonia, belvetta numero uno che rimarrà con me e che probabilmente mi aiuterà a sentirmi di nuovo a casa.<br />
A momenti alterni arriva anche l'entusiasmo: quello di avere una casa tutta per me, di poter ridisegnare i miei spazi e iniziare quella che sarà a tutti gli effetti un'altra, nuova avventura.<br />
<br />
Quest'ultimo è lo spirito del giorno, e aspettando che il momento arrivi mi è sembrato un buon suggerimento quello di iniziare con il ripristinare questa, di casa (<span style="font-size: x-small;">"aggiorna quella min***a di blog, ca**o!" Oh, io c'ho amiche dolci, ma così dolci che non potete capì :D</span>). Che poi, ridi e scherza, sono praticamente passati 6 anni da quando ho <a href="http://www.kitchenbloodykitchen.com/2008/01/buongiorno-mondo.html" target="_blank">iniziato a scrivere qui</a>. Nel frattempo son cambiate tante cose, tante altre son rimaste uguali, ma far morire questo spazio perché la padrona di casa c'ha il mal di vivere sarebbe un peccato no? :)<br />
<br />
E allora eccomi qui con un ricetta sfasata quasi quanto me, almeno quanto stagionalità. Si tratta di una ricetta di <a href="http://www.theguardian.com/lifeandstyle/2012/sep/28/iranian-rice-pepper-soup-recipe" target="_blank">Ottolenghi</a> che giace nel cassetto delle ricette dimenticate dallo scorso autunno. Non che non meriti, come sempre le sue ricette riescono a stupire il palato, ma per ora anche guardare il mondo da dietro un obiettivo sembra troppo difficile. Iniziamo con lo scrivere e poi speriamo che, a piccoli passi, arrivi anche tutto il resto ;)<br />
<br />
<br />
<table align="center" border="0" cellpadding="0" cellspacing="0" style="width: 100%;"><tbody>
<tr><td width="100%"><div style="-moz-background-inline-policy: continuous; background: none repeat scroll 0% 0% rgb(246, 246, 246); padding: 5px 8px;">
<blockquote>
<div class="hrecipe">
<span class="item">
</span>
<br />
<div class="fn">
<div style="text-align: center;">
<span class="item" style="font-size: x-large;">Crema di peperoni gialli e topinambur</span></div>
</div>
<span style="font-size: x-large;"><span class="item">
</span>
</span><br />
<div class="summary">
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-small;">Potete usare pane senza glutine per ottenere una ricetta adatta a chi soffre di celiachia (come sempre, consultate il <a href="http://www.celiachia.it/dieta/dieta.aspx?SS=185" target="_blank">prontuario AIC</a>)</span></div>
</div>
</div>
</blockquote>
<br />
<blockquote>
<div class="hrecipe">
Ingredienti per <span class="yield">4</span> porzioni:<br />
<ul>
<li class="ingredient">
<span class="amount">2</span>
<span class="name">cipolle</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">30 g</span>
<span class="name">di olio extravergine d'oliva + quello per servire</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">6</span>
<span class="name">peperoni gialli</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">500 g</span>
<span class="name">di topinambur</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">750 ml</span>
<span class="name">di brodo vegetale</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">1/2 cucchiaino</span>
<span class="name">di zucchero</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">q.b.</span>
<span class="name">sale</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">q.b.</span>
<span class="name">pepe</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">qualche foglia</span>
<span class="name">di cilantro (foglie fresche di coriandolo)</span>
</li>
</ul>
- Per il ripieno:<br />
<ul>
<li class="ingredient">
<span class="amount">1/2 cucchiaino</span>
<span class="name">di paprica</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">1/2 di cucchiaino</span>
<span class="name">di pepe garofanato (allspice) macinato</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">1/4 di cucchiaino</span>
<span class="name">di cumino macinato</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">50 g</span>
<span class="name">di pane, anche leggermente raffermo</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">q.b.</span>
<span class="name">olio extravergine d'oliva</span></li>
</ul>
</div>
Procedimento:<br />
<ol class="instructions">
<li class="instruction">
Scaldate l'olio in una pentola capiente.
Aggiungete le cipolle affettate, cospargetele con un pizzico di sale e soffriggete per 10 minuti a fuoco lento finché diventano tenere.</li>
<li class="instruction">
Nel frattempo pulite le verdure: sbucciate i topinambur, eliminate torsolo, semi e filamenti dai peperoni e tagliate il tutto a fette.</li>
<li class="instruction">
Aggiungete peperoni e topinambur alle cipolle soffritte, quindi lasciate insaporire per 5 minuti mescolando.</li>
<li class="instruction">
Aggiungete il brodo, lo zucchero, un cucchiaino circa di sale, una macinata di pepe e portate a bollore.
Cuocete per 15/20 minuti o finché i topinambur sono teneri.</li>
<li class="instruction">
Mentre la zuppa cuoce preparate i crostini: mescolate paprica e pepe garofanato, un pizzico di pepe, un grosso pizzico di sale e un cucchiaio o due di olio.
Tagliate il pane a cubetti e mescolateli con l'olio speziato.
Tostateli in forno o in padella finché diventano dorati.</li>
<li class="instruction">
Quando la zuppa è pronta aggiungete qualche foglia di cilantro e lasciatela riposare per 5 minuti.</li>
<li class="instruction">
Passate la zuppa con il frullatore a immersione, regolate il sale e servitela con i crostini, un giro d'olio extravergine e qualche foglia di coriandolo tritata.</li>
</ol>
</blockquote>
</div>
</td></tr>
</tbody></table>
<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<b><u><span style="font-size: large;"><a href="https://sites.google.com/site/kitchenbloodykitchen/crema-di-peperoni-gialli-e-topinambur" target="_blank">Visualizza la versione stampabile della ricetta</a></span></u></b></div>
<br />
<br />Alice Martinihttp://www.blogger.com/profile/02695151311218171606noreply@blogger.com42tag:blogger.com,1999:blog-86069501620211354.post-30208520639589799392013-07-03T10:06:00.005+02:002013-07-03T10:06:37.039+02:00Due ricette in una: sciroppo e confettura di fragole alla vaniglia<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-88s-JlfUqKA/UdMpjZWwi9I/AAAAAAAAA34/eogyAXE67Pc/s782/Sciroppo+di+fragole.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-88s-JlfUqKA/UdMpjZWwi9I/AAAAAAAAA34/eogyAXE67Pc/s1600/Sciroppo+di+fragole.jpg" /></a></div>
<br />
<br />
<br />
Sono ancora in tempo per proporvi una cosina con le fragole? Qui se ne trovano ancora, di provenienza trentina. A dire la verità anche quelle sul mio davanzale continuano a fiorire, ma dovessi affidarmi a loro potrei produrre solo ricette per lillipuziani ;)<br />
<br />
Si trovano, ma come avrete notato quest'anno, marciscano in frettissima: non durano più di un giorno, non c'è nulla da fare... del resto sono zuppissime d'acqua a causa delle abbondanti piogge che hanno caratterizzato questa primavera. <br />
Nonostante questo ho continuato a comprarle a casse visto il prezzo generalmente molto più conveniente, un po' le utilizzo subito e con le rimanenti preparo vasetti su vasetti della nostra <a href="http://www.kitchenbloodykitchen.com/2011/04/confettura-di-fragole-alla-vaniglia.html" target="_blank">confettura preferita</a>: tanto so che non arriveranno alla prossima primavera! <br />
<br />
Quest'anno ho deciso di ottimizzare i tempi, durante la preparazione della confettura ho preparato anche dello <b>sciroppo da utilizzare su gelati, yogurt e pancake</b>. Proprio perché volevo che fosse a <b>sbattimento zero </b>ho deciso di sfruttare uno degli step intermedi durante la preparazione della confettura.<br />
Con due kg di fragole si ottengono circa 400 ml di sciroppo e 1200 ml di confettura, leggermente più densa del mio solito ma sempre bella morbidina come piace a me: la mia super pigrizia approva, eccome :)<br />
Vi riscrivo quindi tutto quanto, per rendervi le cose il più semplici possibili... affrettatevi, perché siamo proprio agli sgoccioli e vi posso garantire che <b>non potete fare a meno né della confettura né dello sciroppo</b>!<br />
<br />
<br />
<table align="center" border="0" cellpadding="0" cellspacing="0" style="width: 100%;"><tbody>
<tr><td width="100%"><div style="-moz-background-inline-policy: continuous; background: none repeat scroll 0% 0% rgb(246, 246, 246); padding: 5px 8px;">
<blockquote>
<div class="hrecipe">
<span class="item">
</span>
<br />
<div class="fn" style="text-align: center;">
<span class="item" style="font-size: x-large;"><b><i>Sciroppo e confettura di fragole alla vaniglia</i></b></span></div>
<span class="item">
</span>
<br />
Ingredienti per 2 vasetti da 200 ml di sciroppo e 6 vasetti da 200 ml di confettura:<br />
<ul>
<li class="ingredient">
<span class="amount">2 kg</span>
<span class="name">di fragole, pulite</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">1 kg</span>
<span class="name">di zucchero</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">2</span>
<span class="name">limoni, solo il succo filtrato</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">1</span>
<span class="name">baccello di vaniglia</span>
</li>
</ul>
</div>
Procedimento:<br />
<ol class="instructions">
<li class="instruction">
Mettete un piattino nel congelatore, vi servirà per testare la consistenza di sciroppo e confettura. </li>
<li class="instruction">
Preparate anche i vasetti, sterilizzandoli: a mio parere il metodo più semplice è quello di sciacquarli, sgrondarli sommariamente e metterli nel microonde alla massima potenza per 3-5 minuti a seconda della quantità di vasetti; usciranno bollenti e perfettamente asciutti.</li>
<li class="instruction">
Tagliate le fragole a pezzi e mettetele in una pentola larga e a fondo pesante assieme allo zucchero e al succo di limone.
Aprite la stecca di vaniglia, estraetene i semi ed aggiungeteli alla frutta. Unite anche il baccello.</li>
<li class="instruction">
Mettete la pentola su fuoco vivace e portate a bollore, mescolando. Fate bollire per 15 minuti.</li>
<li class="instruction">
Spegnete il fuoco e lasciate riposare la frutta nella pentola. Una volta fredda trasferitela in una ciotola, coprite con pellicola da cucina e lasciate riposare in frigo per almeno una notte.</li>
<li class="instruction">
Utilizzando un colino, separate la frutta dallo sciroppo che si sarà formato. </li>
<li class="instruction">
Prelevate metà dello sciroppo e fatelo bollire a fuoco vivace per 5 minuti, dopodiché testatene la densità: fatene cadere una goccia sul piattino freddissimo, impiegherà un attimo a raffreddarsi e sarà facile capire se necessita ancora di qualche minuto di cottura o meno.
Invasate lo sciroppo bollente nei vasetti caldi; chiudeteli bene e metteteli su un ripiano, a testa in giù, finché non saranno completamente freddi.</li>
<li class="instruction">
Riprendete lo sciroppo rimanente e mettetelo sul fuoco. Fatelo bollire a fuoco vivace per 10/15 minuti. Aggiungere la frutta e fate bollire altri 5 minuti.Io preferisco lasciare la frutta intera, ma se preferite una confettura più omogenea a questo punto è possibile passarla tutta o in parte con qualche colpo di frullatore a immersione.</li>
<li class="instruction">
Fate la prova piattino per testare la consistenza della marmellata facendone cadere una goccia sul piattino freddissimo e se necessario cuocetela ancora per qualche minuto.</li>
<li class="instruction">
Invasate la confettura bollente nei vasetti caldi; chiudeteli bene e metteteli su un ripiano, a testa in giù, finché non saranno completamente freddi.
</li>
</ol>
</blockquote>
</div>
</td></tr>
</tbody></table>
<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<b><u><span style="font-size: large;"><a href="https://sites.google.com/site/kitchenbloodykitchen/sciroppo-e-confettura-di-fragole-alla-vaniglia" target="_blank">Visualizza la versione stampabile della ricetta</a></span></u></b></div>
<br />
<br />Alice Martinihttp://www.blogger.com/profile/02695151311218171606noreply@blogger.com19tag:blogger.com,1999:blog-86069501620211354.post-85503761528288966562013-06-17T12:03:00.000+02:002013-06-17T12:03:00.022+02:00Insalata di farro con talli d'aglio, zucchine e pinoli<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-HTtFbMjvcyM/Ub3GU7dpxcI/AAAAAAAAA3M/ZmOsZDAGR7U/s1600/Insalata+di+farro+con+talli+d'aglio,+zucchine+e+pinoli.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="Insalata di farro con talli d'aglio, zucchine e pinoli" border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-HTtFbMjvcyM/Ub3GU7dpxcI/AAAAAAAAA3M/ZmOsZDAGR7U/s1600/Insalata+di+farro+con+talli+d'aglio,+zucchine+e+pinoli.jpg" title="Insalata di farro con talli d'aglio, zucchine e pinoli" /></a></div>
<br />
<br />
<br />
Immagino di essere una delle poche persone che non si sono mai lamentate del freddo prolungato dell'ultimo periodo... si, ammetto, non ne potevo più di tutto quel grigiume, ma il caldo mi debilita completamente, stavo così bene con quelle temperature! Ora invece sono costantemente in crisi energetica. Avrei tante, tante, tante cose da fare, ma in questo periodo la cosa che mi riesce meglio è lo svacco sul divano.<br />
<br />
Largo quindi alle insalate: belle, sostanziose e saporite però, mi mancano le energie ma la gola mai ;-)<br />
Questa insalata di farro -ne ho tra le mani uno della Garfagnana veramente ottimo, che già da solo è spettacolare - la potete servire a temperatura ambiente, ma è buonissima anche calda... se avrete il coraggio di affrontarla, naturalmente!<br />
L'ingrediente segreto? Il mio amato <a href="http://www.staub.fr/it/prodotti-in-ghisa-category/items/wok--399.html" target="_blank">wok Staub</a>: grazie alla tipica forma del wok che permette di usare pochissimo olio e alle alte temperature raggiunte dalla ghisa, le verdure saltate vengono talmente buone da essere praticamente incomparabili.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-Wxa6w_JtMow/T7OFTlBPnwI/AAAAAAAAAkA/l8ThBSjn4eY/s1600/Salutiamoci.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="http://3.bp.blogspot.com/-Wxa6w_JtMow/T7OFTlBPnwI/AAAAAAAAAkA/l8ThBSjn4eY/s200/Salutiamoci.jpg" width="196" /></a></div>
Non sono certissima che questa ricetta possa essere accolta nella raccolta di Salutiamoci di questo mese: il protagonista di giugno è il bistrattato tofu, che resta invece uno dei miei ingredienti preferiti. In questa ricetta non è propriamente protagonista ma un gran comprimario, speriamo vada bene lo stesso: mi è dispiaciuto non riuscire più a partecipare. Intanto lo spedisco dritto dritto da <a href="http://galline2ndlife.blogspot.it/2013/06/un-anno-fa-esatto-ospitavo-un.html" target="_blank"> Lo, l'ospite di questo mese</a>... vediamo cosa dirà ;)<br />
<br />
<br />
<table align="center" border="0" cellpadding="0" cellspacing="0" style="width: 100%;"><tbody>
<tr><td width="100%"><div style="-moz-background-inline-policy: continuous; background: none repeat scroll 0% 0% rgb(246, 246, 246); padding: 5px 8px;">
<blockquote>
<div class="hrecipe">
<span class="item">
</span>
<br />
<div class="fn" style="text-align: center;">
<span class="item" style="font-size: x-large;"><i><b>Insalata di farro con talli d'aglio, zucchine e pinoli</b></i></span></div>
<span style="font-size: x-large;"><i><b><span class="item">
</span>
</b></i></span><br />
<div style="text-align: left;">
Ingredienti per <span class="yield">4 porzioni:</span></div>
<ul>
<li class="ingredient">
<span class="amount">250 g</span>
<span class="name">di tofu al naturale di buona qualità </span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">1 cucchiaio</span>
<span class="name">di aneto fresco tritato</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">30 g</span>
<span class="name">di succo di limone</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">100 g</span>
<span class="name">di talli d'aglio</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">250 g</span>
<span class="name">di farro decorticato</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">500 g </span>
<span class="name">di zucchine</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">40 g</span>
<span class="name">di pinoli</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">1 cucchiaino</span>
<span class="name">di pimento d'Espelette</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">4</span>
<span class="name">fiori di calendula (facoltativi)</span></li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">3 cucchiai</span>
<span class="name">di olio extravergine</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount"></span>
<span class="name">sale</span>
</li>
</ul>
Procedimento:<br />
<ol class="instructions">
<li class="instruction">
Tagliate il tofu a cubetti di 1/2 cm di lato e conditelo con un bel pizzico di sale, un cucchiaio di aneto fresco tritato e il succo di limone. Lasciatelo riposare.
</li>
<li class="instruction">
Tagliate i talli d'aglio a fettine di 1/2 cm e sbianchiteli in acqua bollente salata per 3-4 minuti, quindi scolateli e raffreddateli velocemente passandoli in acqua fredda.
</li>
<li class="instruction">
Sciacquate il farro e mettetelo in pentola con almeno il doppio del suo volume d'acqua a temperatura ambiente. Quando l'acqua inizierà a bollire aggiungete sale q.b. e cuocete per circa 20 minuti o finché il farro sarà cotto.
</li>
<li class="instruction">
Nel frattempo tagliate le zucchine a cubetti di 1/2 cm di spessore e mettetele da parte.
</li>
<li class="instruction">
Quando il farro sarà cotto scolatelo, raffreddatelo in acqua fredda e quindi scolatelo di nuovo.
</li>
<li class="instruction">
Scaldate il wok e tostate i pinoli, quindi metteteli da parte.
</li>
<li class="instruction">
Aggiungete nel wok, che sarà ancora rovente, due cucchiai di olio. Saltate le zucchine a fuoco vivace. Dopo quattro minuti aggiungete i talli d'aglio e un bel pizzico di sale.
</li>
<li class="instruction">
Saltate le verdure ancora per uno o due minuti: dovranno rimanere croccanti.
</li>
<li class="instruction">
Aggiungete il farro e un altro cucchiaio d'olio. Lasciate insaporire a fuoco vivace, sempre mescolando, quindi lasciate raffreddare.</li>
<li class="instruction">
Aggiungete il tofu assieme alla marinata, il pimento d'Espelette e regolate il sale.
</li>
<li class="instruction">
Servite cospargendo i piatti di petali di calendula.
</li>
</ol>
</div>
</blockquote>
</div>
</td></tr>
</tbody></table>
<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<b><u><span style="font-size: large;"><a href="https://sites.google.com/site/kitchenbloodykitchen/insalata-di-farro-con-talli-d-aglio-zucchine-e-pinoli" target="_blank">Visualizza la versione stampabile della ricetta</a></span></u></b></div>
<br />
<br />Alice Martinihttp://www.blogger.com/profile/02695151311218171606noreply@blogger.com11tag:blogger.com,1999:blog-86069501620211354.post-13898899401298875862013-06-10T09:37:00.000+02:002016-05-09T22:18:21.525+02:00Holunderblütensirup - Sciroppo di fiori di sambuco<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-fqYSCjXnpqU/UbM4JC1UjBI/AAAAAAAAA24/pX83FZQrCTY/s1600/Holundersaft.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="Sciroppo di fiori di sambuco" border="0" src="https://2.bp.blogspot.com/-fqYSCjXnpqU/UbM4JC1UjBI/AAAAAAAAA24/pX83FZQrCTY/s1600/Holundersaft.jpg" title="Sciroppo di fiori di sambuco" /></a></div>
<br />
<br />
<br />
<br />
Eccomi nuovamente, come al solito non so da dove iniziare: chi l'avrebbe mai detto che fosse questa la parte più difficile nello scrivere un post?<br />
È passato qualche tempo dall'ultima volta che sono passata di qui. Alcune cose sono cambiate, la mia vita sta subendo delle virate notevoli e prima la stanchezza e il bisogno di rigenerarsi, poi altre priorità, mi hanno tenuta lontano da questo angolino di web.<br />
Un angolino in cui continuo a sentirmi al sicuro, un vecchio amico che mi accompagna da tanti anni (più di cinque, chi l'avrebbe mai detto all'inizio di questa avventura?) a cui ora sento il bisogno di tornare anche se tra le mille peripezie della vita potrei avere la necessità di assentarmi nuovamente. Chi lo sa?<br />
<br />
Torno con una ricetta alquanto particolare e ve ne renderete conto non appena avrete letto la lista degli ingredienti: no, non sono ammattita :D<br />
Si tratta di una ricetta che mi ha passato <a href="http://www.trattoriadamartina.com/" target="_blank">Martina</a> un anno fa, quando mi ero ritrovata tra le mani dei profumatissimi fiori di sambuco regalatimi da una donna specialissima.<br />
Ammetto di aver tentennato: si è mai sentito di uno sciroppo che vada prima fatto <b>fermentare</b> e a cui poi è necessario aggiungere dell'aceto? <b>Aceto, si, avete letto bene</b>.<br />
Girovagando per il web ho scoperto che si tratta di uno sciroppo di <b>tradizione altoatesina</b>, chissà se qualcuno di voi conosce qualcosa di più al riguardo: la maggior parte delle informazioni che ho trovato sono in tedesco, e nonostante san google translator diventa difficile ripercorrerne la storia.<br />
<br />
Ad ogni modo, a un anno di distanza posso affermare con certezza che non è buono... di più! Quest'anno l'ho riprovato apportando alcune modifiche alla ricetta che mi è stata donata, una piccolissima personalizzazione che secondo me l'ha reso ancora più interessante.<br />
Se riuscite ancora a trovare dei <b>fiori di sambuco</b> questo potrebbe essere un buon modo di utilizzarli, per tutta l'estate avrete la possibilità di sorseggiare una <b>bevanda dissetante e profumata</b> o di stupire i vostri ospiti con un <b>aperitivo insolito</b>.<br />
<br />
Edit: pensavo che il nome di questo sciroppo fosse "holundersaft", invece su Facebook mi hanno fatto notare che questo termine indica il succo di sambuco, mentre il nome corretto dello sciroppo di fiori di sambuco è Holunderblütensirup.<br />
<br />
<br />
<br />
<br /><table align="center" border="0" cellpadding="0" cellspacing="0" style="width: 100%;"><tbody>
<tr><td width="100%"><div style="-moz-background-inline-policy: continuous; background: none repeat scroll 0% 0% rgb(246, 246, 246); padding: 5px 8px;">
<blockquote>
<div class="hrecipe">
<span class="item">
</span>
<br />
<div class="fn" style="text-align: center;">
<span class="item" style="font-size: x-large;"><b><i>Holunderblütensirup - Sciroppo di fiori di sambuco</i></b></span></div>
<span style="font-size: x-large;"><b><i><span class="item">
</span>
</i></b></span><br />
<div class="summary" style="text-align: center;">
Questo sciroppo si conserva tranquillamente un anno, in frigo.
Potete usarlo per preparare delle bevande dissetanti diluendolo con acqua ben fresca, naturale o gasata. Per un insolito aperitivo potete diluirlo con del buon prosecco.</div>
</div>
</blockquote>
<br />
<blockquote>
<div class="hrecipe">
Ingredienti <span class="yield">per circa 1,5 litri di sciroppo:</span><br />
<ul>
<li class="ingredient">
<span class="amount">40 g</span>
<span class="name">di fiori di sambuco (pesati senza lo stelo)</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">3</span>
<span class="name">limoni non trattati</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">1</span>
<span class="name">arancia non trattata</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">250 g</span>
<span class="name">di acqua</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">700 g</span>
<span class="name">di zucchero</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">250 g</span>
<span class="name">di aceto di mele</span>
</li>
</ul>
Procedimento<br />
<ol class="instructions">
<li class="instruction">
Affettate l'arancia e i limoni, eliminando i semi.
</li>
<li class="instruction">
Metteteli in un ampio vaso assieme ai fiori di sambuco e all'acqua. Chiudete il vaso e lasciatelo riposare per 5 giorni; non è necessario che ci sia buio, va benissimo lasciarlo appoggiato su un ripiano in cucina.
</li>
<li class="instruction">
Dopo cinque giorni il composto sarà leggermente fermentato: va tutto bene.
</li>
<li class="instruction">
Passato il tempo di riposo filtrate il composto, prima con usando un colino e poi una garza a maglie fini. I fiori e la frutta vanno eliminati.
</li>
<li class="instruction">
Aggiungete al liquido ottenuto lo zucchero e l'aceto. Mescolate finché lo zucchero sarà completamente sciolto, quindi imbottigliate.
</li>
<li class="instruction">
Attendete una quindicina di giorni prima di iniziare a utilizzarlo.
</li>
</ol>
</div>
</blockquote>
</div>
</td></tr>
</tbody></table>
<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<b><u><span style="font-size: large;"><a href="https://sites.google.com/site/kitchenbloodykitchen/holundersaft---sciroppo-di-fiori-di-sambuco" target="_blank">Visualizza la versione stampabile della ricetta</a></span></u></b></div>
<br />
<br />Alice Martinihttp://www.blogger.com/profile/02695151311218171606noreply@blogger.com19tag:blogger.com,1999:blog-86069501620211354.post-19293140762931870662013-04-19T09:32:00.000+02:002013-04-19T12:33:11.401+02:00Chips di batata (senza frittura)<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-EuJUp3u2Bco/UXBYElEcv0I/AAAAAAAAA1c/GATqNZ2jF6M/s1600/Chips+raw+di+batata.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-EuJUp3u2Bco/UXBYElEcv0I/AAAAAAAAA1c/GATqNZ2jF6M/s1600/Chips+raw+di+batata.jpg" /></a></div>
<br />
<br />
<br />
Oggi vi lascio un'ideuzza, più che una ricetta. Una di quelle cosine super easy e divertenti, sopratutto se avete dei bimbi a cui rifilare uno snack <b>sfizioso e colorato ma sanissimo</b>: l'unica cosa che vi serve è un <b>essiccatore</b>.<br />
Vorrei dirvi che potete farne a meno, ma mentirei: con il forno non si ottiene lo stesso risultato. Di buono c'è che un essiccatore scrauso ve lo portate a casa per <a href="http://www.amazon.it/gp/product/B001J6771E/ref=as_li_ss_tl?ie=UTF8&camp=3370&creative=24114&creativeASIN=B001J6771E&linkCode=as2&tag=kitche-21" target="_blank">una trentina di euro scarsi</a>. Una spesa che, se vi applicate un minimo iniziando a produrvi un po' di cosine (dal dado -anche se io preferisco quello "umido" e cotto- alla frutta essiccata, alle verdure da usare come base per sughi e risotti fuori stagione), si ammortizza in poco tempo.<br />
<br />
Ho provato a preparare queste chips anche in <b>versione dolce</b> facendo marinare le fette di batata in succo di mela concentrato e succo di limone: non male, il risultato ricordava i fiocchi di mais per la colazione. Ma io, l'avrò detto mille volte, sono più per il salato ;).<br />
<br />
Qui, per inciso, bimbi non ce ne sono: le abbiamo condite in parte con <b>pimentòn</b>, alcune con del <b>curry</b>, altre con <b>pepe voatsiperifery</b> e le abbiamo sgranocchiate sorseggiando un bel negroni, uno degli ultimi della stagione viste le temperature in rialzo.<br />
Insomma, <b>ciao ciao snack salutare</b>.<br />
<br />
Voi farete di meglio, lo so.<br />
<br />
<br />
<table align="center" border="0" cellpadding="0" cellspacing="0" style="width: 100%;"><tbody>
<tr><td width="100%"><div style="-moz-background-inline-policy: continuous; background: none repeat scroll 0% 0% rgb(246, 246, 246); padding: 5px 8px;">
<blockquote>
<div class="hrecipe">
<span class="item">
</span>
<br />
<div class="fn" style="text-align: center;">
<span class="item" style="font-size: x-large;"><b><i>Chips di batata (senza frittura)</i></b></span></div>
</div>
</blockquote>
<blockquote>
<div class="hrecipe">
<div style="text-align: left;">
Ingredienti:</div>
<ul>
<li class="ingredient">
<span class="amount">3</span>
<span class="name">batate arancioni</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">1</span>
<span class="name">limone (solo il succo)</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">1 cucchiaino</span>
<span class="name">di olio extravergine d'oliva</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount"></span>
<span class="name">pepe, pimentòn, curry o altre spezie a piacere (facoltativo)</span>
</li>
</ul>
Procedimento:<br />
<ol class="instructions">
<li class="instruction">
Pelate le batate e affettatele con una mandolina ricavando delle fette spesse non più di 2 mm (meglio 1).
</li>
<li class="instruction">
Mettetele in una ciotola, conditele con un pizzico di sale e il succo di limone, quindi aggiungete acqua fresca fino a coprirle a filo.
</li>
<li class="instruction">
Coprite un piattino e un peso, in modo che restino sommerse, e lasciate riposare in frigorifero per una notte o 24 ore.
</li>
<li class="instruction">
Scolate le batate e asciugatele bene: per eliminare la maggior parte dell'acqua potete sfruttare una centrifuga da insalata, quindi tamponatele con un canovaccio pulito.
</li>
<li class="instruction">
Condite le batate con un cucchiaino d'olio e, se volete, una spezia o un mix a vostro piacere.
</li>
<li class="instruction">
Mescolate bene con le mani in modo che il condimento sia distribuito in modo omogeneo.
</li>
<li class="instruction">
Disponetele sui ripiani dell'essiccatore in modo che le fette siano distribuite in un unico livello, senza che si sovrappongano.
</li>
<li class="instruction">
Per l'essiccazione sarà necessaria qualche ora, fino a 8 a seconda della temperatura raggiunta dal vostro essiccatore. Ricordatevi di girarle una volta, saranno pronte quando saranno perfettamente secche e croccanti.</li>
<li class="instruction">
Se necessario potete aggiungere altro sale e/o spezie.</li>
</ol>
</div>
</blockquote>
</div>
</td></tr>
</tbody></table>
<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<b><u><span style="font-size: large;"><a href="https://sites.google.com/site/kitchenbloodykitchen/chips-di-batata-senza-frittura" target="_blank">Visualizza la versione stampabile della ricetta</a></span></u></b></div>
<br />
<br />Alice Martinihttp://www.blogger.com/profile/02695151311218171606noreply@blogger.com19tag:blogger.com,1999:blog-86069501620211354.post-82711773089833735472013-04-04T09:32:00.000+02:002013-04-18T23:37:15.875+02:00Orzo alla caponata di carciofi<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/--AHrbw0AYs0/UVvkcEYvKBI/AAAAAAAAA08/OxiH2qz_otQ/s1600/_.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="Orzo con caponata di carciofi" border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/--AHrbw0AYs0/UVvkcEYvKBI/AAAAAAAAA08/OxiH2qz_otQ/s1600/_.jpg" title="Orzo con caponata di carciofi" /></a></div>
<br />
<br />
<br />
Se c'è una cosa odiosa nei carciofi è l'imbarazzante quantità di rifiuto umido che riescono a produrre. Lo ammetto, nonostante su <a href="http://www.amazon.it/gp/product/885800082X/ref=as_li_ss_tl?ie=UTF8&camp=3370&creative=24114&creativeASIN=885800082X&linkCode=as2&tag=kitche-21">La cucina a impatto (quasi) zero</a> siano presenti diverse ricette per utilizzare gli scarti di questa verdura son troppo pigra e mi ritrovo a buttare tutto. Non posso nemmeno giustificarmi con la produzione di compost casalingo: non essendo balconemunita mi limito a far esplodere il cestino dell'umido.<br />
Per questo non li compro molto spesso... ma quando lo faccio, si parla sempre di quantità industriali e ormai le eccezioni sono quasi solo due: i miei amati carciofini sott'olio a cui dedico un'intera giornata ogni anno -di solito si parla di 10 o 20 kg di carciofini, mica ciufoli- e la <a href="http://blog.giallozafferano.it/fornoincantato/caponata-vastasa-di-carciofi/" target="_blank">caponata di carciofi di Cinzietta</a>.<br />
<a href="https://www.facebook.com/VeggieShop" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 0em; margin-right: 1em; margin-top: 1.6em;" target="_blank" title="Veggie Shop"><img alt="Veggie Shop" src="http://1.bp.blogspot.com/-7i_2mD-lsoA/UT53OpElSJI/AAAAAAAAAyw/wfaVepq52YE/s1600/Logo+rotondo+100x100px.jpg" /></a><br />
Quest'anno l'ho proposta anche da <a href="https://www.facebook.com/VeggieShop" target="_blank">Veggie Shop</a>, l'abbiamo utilizzata come condimento per un'orzo buonissimo ma credetemi: <b>pane buono, scarpetta, e vi farete fuori 15 carciofi in men che non si dica;</b> è difficile -se non impossibile- fermarsi finché non si è ripulito tutto il piatto.<br />
Non vi consiglio di ridurre le dosi proprio per questo, al limite preparate meno orzo -difficile vi servano queste quantità, sfamano tranquillamente per 12-15 persone- ma se dovesse accadere Cinzietta dice che è tranquillamente congelabile... ma secondo la mia esperienza non serve, tanto non avanza MAI. Ricordatevi solo di preparare anche il pane, e che il giorno dopo è mille volte più buona ;)<br />
<br />
<br />
<table align="center" border="0" cellpadding="0" cellspacing="0" style="width: 100%;"><tbody>
<tr><td width="100%"><div style="-moz-background-inline-policy: continuous; background: none repeat scroll 0% 0% rgb(246, 246, 246); padding: 5px 8px;">
<blockquote>
<div class="hrecipe">
<span class="item">
</span>
<br />
<div class="fn" style="text-align: center;">
<span class="item" style="font-size: x-large;"><i><b>Orzo alla caponata di carciofi</b></i></span></div>
<i><b><span style="font-size: x-large;"><span class="item"></span></span></b></i><br />
<div class="fn" style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-small;">Le dosi indicate sono per 12-15 persone, ovviamente potete ridurre ma vi consiglio di preparare la dose intera di caponata e di servirla nei giorni seguenti, accompagnata semplicemente da un filone di pane.</span></div>
</div>
</blockquote>
<blockquote>
<div class="hrecipe">
Ingredienti per <span class="yield">12/15 porzioni:</span><br />
<ul>
<li class="ingredient">
<span class="amount">15</span>
<span class="name">carciofi</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">1 cuore</span>
<span class="name">di sedano</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">4 </span>
<span class="name">cipolle</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">400 g circa</span>
<span class="name">di concentrato di pomodoro (potrebbe servirne un po' meno a seconda delle dimensioni dei carciofi)</span></li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">1 tazzina</span>
<span class="name">di aceto</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">2 cucchiai</span>
<span class="name">di zucchero</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">300 g</span>
<span class="name">di olive verdi snocciolate</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">1 kg</span>
<span class="name">di orzo (perlato, decorticato o mondo, scegliete quello che preferite)</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount"></span>
<span class="name">farina</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount"></span>
<span class="name">sale</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount"></span>
<span class="name">pepe nero</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount"></span>
<span class="name">olio extravergine d'oliva</span>
</li>
</ul>
Procedimento:<br />
<ol class="instructions">
<li class="instruction">
Preparate una grossa bacinella piena d'acqua, in cui avrete sciolto due grosse manciate di farina.
</li>
<li class="instruction">
Pulite i carciofi eliminando le foglie più dure e le spine interne. Tagliateli a fettine e man mano che sono pronti metteteli in ammollo nella bacinella piena d'acqua e farina.
</li>
<li class="instruction">
Una volta che i carciofi sono tutti pronti, stufateli in padella con due cucchiai d'olio e un goccio d'acqua e un pizzico di sale, finché saranno teneri.
</li>
<li class="instruction">
Pulite il sedano e tagliatelo a fettine. Sbollentatelo per qualche minuto in acqua bollente salata, lasciandolo croccante.
</li>
<li class="instruction">
Affettate le cipolle finemente e fatele stufare in due cucchiai d'olio. Aggiungete il concentrato di pomodoro allungato con mezzo bicchiere d'acqua, il sedano, l'aceto e lo zucchero. Fate sobbollire un paio di minuti e regolate sale e pepe.
</li>
<li class="instruction">
Spegnete il fuoco e aggiungete le olive, mescolate e infine aggiungete i carciofi mescolando con dolcezza per non romperli.
</li>
<li class="instruction">
Lasciate riposare la caponata per qualche ora, l'ideale sarebbe consumarla il giorno seguente.
</li>
<li class="instruction">
Lessate l'orzo in abbondante acqua salata, facendo riferimento alle tempistiche indicate sulla confezione.
</li>
<li class="instruction">
Scolatelo e conditelo con la caponata di carciofi.
</li>
<li class="instruction">
Si può servire caldo, tiepido o a temperatura ambiente.</li>
</ol>
</div>
</blockquote>
</div>
</td></tr>
</tbody></table>
<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<b><u><span style="font-size: large;"><a href="https://sites.google.com/site/kitchenbloodykitchen/orzo-alla-caponata-di-carciofi" target="_blank">Visualizza la versione stampabile della ricetta</a></span></u></b></div>
<br />
<br />Alice Martinihttp://www.blogger.com/profile/02695151311218171606noreply@blogger.com24tag:blogger.com,1999:blog-86069501620211354.post-38944422911037754052013-03-27T09:32:00.000+01:002013-03-29T00:43:02.108+01:00Senza uova, ricotta e strutto. Pastiera?<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-ZMLbpVL_Kpg/UVI0CYUMYYI/AAAAAAAAA0s/c00Zof4CXok/s1600/Pastiera,+senza+strutto,+ricotta+e+uova.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="Pastiera senza strutto, ricotta e uova" border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-ZMLbpVL_Kpg/UVI0CYUMYYI/AAAAAAAAA0s/c00Zof4CXok/s1600/Pastiera,+senza+strutto,+ricotta+e+uova.jpg" title="Pastiera senza strutto, ricotta e uova" /></a></div>
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Si potrà ancora chiamare così?<br />
Io ho deciso di si: il sapore c'è, i profumi anche, la forma non ne parliamo nemmeno.<br />
Certo, sono passati parecchi anni dalla mia ultima pastiera vera. Vera si, perché nonostante sia vegetariana da -mah, chisseloricorda- un bel po' qui al nord nessuno avrebbe mai pensato che si potesse usare strutto in un dolce.<br />
Una volta scoperto ero comunque già entrata nel mood <i>fao tuto mi</i> e quindi ho iniziato a prepararla con burro, ma comunque anche dagli ultimi assaggi di pastiera "vegetariana" sono passati parecchi anni.<br />
I miei ricordi sono un pochino annebbiati dallo scorrere del tempo e mi manca una cavia partenopea <i>-magari mangiatutto-</i> a cui farla assaggiare, ma nonostante questo non credo di essermi discostata troppo da profumi e sapori originali che nei miei ricordi sono molto, molto vicini al risultato che ottengo ora.<br />
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Credo che questa sia la ricetta più lunga mai pubblicata ma fidatevi: <b>non c'è nulla di difficile</b>, come sempre mi piace raccontarvi la rava e la fava riguardo a questo o quel dettaglio ma non mi sembra il caso di farvi fermare dalla mia logorrea. La cosa che mi fa rabbia è che nonostante tutto riesco sempre a perdermi qualche dettaglino per strada: portate pazienza, io ce la metto tutta.<br />
In questo caso le piccole accortezze da raccontare sono molte e le ho imparate da altrettante persone o libri: <a href="http://www.scattigolosi.com/2012/03/il-primo-passo-del-nostro-percorso-tra.html" target="_blank">Teresa</a>, <a href="http://pasqualinaincucina.blogspot.it/search?q=pastiera" target="_blank">Pasqualina</a>, il forum di <a href="http://gennarino.org/forum/" target="_blank">Gennarino</a>, <a href="http://ravanellocurioso.wordpress.com/2012/04/03/pastiera-napovegana/" target="_blank">Ravanello Curioso</a>, <a href="http://www.erbaviola.com/" target="_blank">Erbaviola</a> sono le prime che mi vengono in mente.<br />
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C'è solo una cosa da sapere subito: <b>se la volete servire a Pasqua dovete prepararla domani che è giovedì santo</b> e, ahimè per la preparazione del grano è già troppo tardi. Usate quello precotto, a meno che non l'abbiate già pronto per chissà quale motivo. Se non erro le confezioni sono da 580 g, ho calibrato la ricetta su questo peso proprio per permettervi di prepararla anche se non avete il tempo di ammollare il grano.<br />
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<a href="https://www.facebook.com/VeggieShop" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 0em; margin-right: 1em; margin-top: 1.6em;" target="_blank" title="Veggie Shop"><img alt="Veggie Shop" src="http://1.bp.blogspot.com/-7i_2mD-lsoA/UT53OpElSJI/AAAAAAAAAyw/wfaVepq52YE/s1600/Logo+rotondo+100x100px.jpg" /></a><br />
Detto questo, sia chiaro: ho le ultime due da infornare, secondo tradizione, giovedì, poi non voglio più sentirne parlare almeno per un anno visto che negli ultimi giorni ne ho preparate trenta. TRENTA, non so se vi rendete conto. Non tutte per me ovviamente <i><span style="font-size: x-small;">-uhm, chi mi conosce potrebbe avere qualche dubbio al riguardo ma non è così-</span></i>, qui sono rimasti solo gli ultimi due test, fatti per ricalibrare in dosi umane la ricetta preparata per Veggie Shop.<br />
Era qualche anno che non la preparavo ma vi assicuro che mi sono tolta la voglia almeno per i prossimi due :D<br />
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<table align="center" border="0" cellpadding="0" cellspacing="0" style="width: 100%;"><tbody>
<tr><td width="100%"><div style="-moz-background-inline-policy: continuous; background: none repeat scroll 0% 0% rgb(246, 246, 246); padding: 5px 8px;">
<blockquote>
<div class="hrecipe">
<span class="item">
</span>
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<div class="fn" style="text-align: center;">
<span class="item" style="font-size: x-large;"><b><i>Pastiera napoletana, senza latticini e uova</i></b></span></div>
<b><i><span style="font-size: x-large;"><span class="item">
</span>
</span></i></b><br />
<div class="summary" style="text-align: justify;">
<div style="text-align: left;">
<span style="font-size: x-small;">-Tradizionalmente la pastiera viene preparata il giovedì santo per essere consumata la domenica di Pasqua. Necessita quindi di tre giorni di maturazione per sviluppare appieno gli aromi.
</span></div>
<div style="text-align: left;">
<br />
<span style="font-size: x-small;">-È possibile utilizzare il grano precotto per pastiera che si trova comunemente in commercio, ma se desiderate prepararlo in casa il procedimento è molto semplice: mettete in ammollo 300 g circa di grano tenero per tre giorni, cambiando l'acqua più volte al giorno. Sciacquatelo bene, mettetelo in pentola con abbondante acqua e un pizzico di sale, portate a bollore e cuocetelo per circa un'ora e mezza. Con questa dose ne avanzerà un po', ma meglio abbondare che ritrovarsi senza. La preparazione del grano vi porterà via altri tre giorni, tenetelo in considerazione.
</span></div>
<br />
<div style="text-align: left;">
<span style="font-size: x-small;">-Io preferisco usare le mie scorze d'arancia candite, ma andrebbero usati anche cedro e zucca.</span></div>
<br />
<div style="text-align: left;">
<span style="font-size: x-small;">-Agar agar e fecola danno risultati leggermente diversi: l'agar agar rende il ripieno leggermente meno cremoso, ma io lo preferisco. Scegliete quello che preferite anche a seconda di ciò che avete in casa.
</span></div>
<br />
<div style="text-align: left;">
<span style="font-size: x-small;">- Uno dei problemi della pastiera è la cottura: nei forni domestici tende a rimanere poco cotta sul fondo. Per questo motivo è meglio cuocere la pastiera appoggiando la teglia su una piastra refrattaria, preventivamente scaldata assieme al forno. Se non avete la refrattaria provate ad appoggiare la teglia sulla leccarda in dotazione con il forno. Se invece avete un forno a gas mettete la griglia su cui appoggerete gli stampi al livello più basso, in modo che il calore cuocia bene il fondo della frolla.</span></div>
</div>
</div>
</blockquote>
<blockquote>
<div class="hrecipe">
Ingredienti per <span class="yield">2 teglie da pastiera da 20 cm di diametro o una da 29:</span><br />
<ul>
</ul>
- Per l'impasto:<br />
<ul>
<li class="ingredient">
<span class="amount">260 g</span>
<span class="name">di zucchero a velo</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">120 g</span>
<span class="name">di latte di soia o mandorle, non aromatizzato né dolcificato</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">150 g</span>
<span class="name">di olio di riso o mais</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">530 g</span>
<span class="name">di farina 00</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">2 g</span>
<span class="name">di lievito per dolci non aromatizzato</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">1 pizzico</span>
<span class="name">di sale</span>
</li>
</ul>
- Per il ripieno:<br />
<ul>
<li class="ingredient">
<span class="amount">580 g</span>
<span class="name">di grano, già cotto</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">390 g</span>
<span class="name">di latte di soia o mandorle, non aromatizzato né dolcificato</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">15 g</span>
<span class="name">di burro di cacao (facoltativo)</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">2 </span>
<span class="name">limoni (solo la scorza)</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">500 g</span>
<span class="name">di tofu di buona qualità</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">230 g</span>
<span class="name">di zucchero</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">1</span>
<span class="name">bacca di vaniglia</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">1 pizzico</span>
<span class="name">di cannella macinata</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">4 g (due cucchiaini scarsi)</span>
<span class="name">di agar agar (oppure 12 g di fecola di patate)</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">80 g</span>
<span class="name">di canditi</span>
</li>
<li class="ingredient">
<span class="amount">30 g circa</span>
<span class="name">di acqua di fiori d'arancio</span>
</li>
</ul>
Procedimento:<br />
<ol class="instructions">
<li class="instruction">
Preparate l'impasto: mettete il latte nella ciotola della planetaria, aggiungete lo zucchero, un pizzico di sale e mescolate bene finché non saranno sciolti.
</li>
<li class="instruction">
Aggiungete l'olio e fate girare la foglia per qualche istante, finché il tutto risulterà ben omogeneo.
</li>
<li class="instruction">
Aggiungete la farina setacciata con il lievito e fate lavorare la planetaria per pochi secondi fermandovi prima che diventi un composto omogeneo; terminate di compattarlo a mano, senza lavorarlo eccessivamente.
</li>
<li class="instruction">
Chiudete l'impasto in un contenitore ermetico e lasciatelo riposare al fresco per almeno mezz'ora.
</li>
<li class="instruction">
Pesate 580 g di grano e mettetelo in pentola con 250 g di latte, il burro di cacao e un cucchiaio di zucchero preso dal totale.
</li>
<li class="instruction">
Prelevate con un pelapatate la buccia di un limone, eliminate l'albedo con un coltellino affilato e unitelo al grano.
</li>
<li class="instruction">
Cuocete il grano a fuoco basso, mescolando spesso, finché il latte non sarà stato quasi completamente assorbito e il composto risulterà ben cremoso. Lasciate raffreddare ed eliminate la buccia di limone.
</li>
<li class="instruction">
Portate il forno a 160º, lasciando la refrattaria all'interno in modo che si scaldi per bene.
</li>
<li class="instruction">
Frullate il tofu con lo zucchero rimanente, i semi della bacca di vaniglia, un pizzico di cannella, la buccia grattugiata del rimanente limone.
</li>
<li class="instruction">
Aggiungete l'agar agar (o la fecola) sciolto nei rimanenti 140 g di latte e frullate nuovamente per assicurarvi che non si siano formati grumi.
</li>
<li class="instruction">
Mescolate questo composto al grano.
</li>
<li class="instruction">
Aggiungete i canditi tagliati a piccoli cubetti e l'acqua di fiori d'arancio. La quantità è indicativa, nel mio caso perfetta ma dipende dalla fragranza della vostra acqua di fiori d'arancio: ricordatevi di assaggiare.
</li>
<li class="instruction">
Foderate lo stampo con l'impasto, tenendone da parte un po' per le strisce decorative.
</li>
<li class="instruction">
Versatevi l'impasto e livellatelo bene.
</li>
<li class="instruction">
Decorate con strisce di impasto disposte in modo da formare delle losanghe.
</li>
<li class="instruction">
Cuocete la pastiera per un'ora e mezza appoggiando la teglia sulla refrattaria. Controllatela di tanto in tanto, sarà pronta quando la superficie del ripieno sarà ben brunita; non temete se, soprattutto usando l'agar agar, sarà ancora morbida: raffreddandosi si rassoderà.</li>
<li class="instruction">
Spegnete il forno e lasciate riposare la pastiera per qualche minuto all'interno, lasciando lo sportello del forno socchiuso.
</li>
<li class="instruction">
Una volta raffreddata spolverizzate la superficie con zucchero a velo.
</li>
<li class="instruction">
Coprite la pastiera con un canovaccio e dimenticatela per 3 giorni su un ripiano della cucina (assolutamente non al chiuso, in frigo o chiusa in un sacchetto): trascorso questo tempo lo zucchero a velo si sarà sciolto lasciando una crosticina umida e profumata, indicando che la pastiera è matura e pronta per essere consumata.
</li>
</ol>
</div>
</blockquote>
</div>
</td></tr>
</tbody></table>
<br />
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<div style="text-align: center;">
<b><u><span style="font-size: large;"><a href="https://sites.google.com/site/kitchenbloodykitchen/pastiera-senza-uova-ricotta-strutto" target="_blank">Visualizza la versione stampabile della ricetta</a></span></u></b></div>
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<br />Alice Martinihttp://www.blogger.com/profile/02695151311218171606noreply@blogger.com42